CAPITOLO 5

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-Vorresti venire da me domani?- mi chiese Pit al cellulare. -Certo! Volentieri!-fu la mia risposta. -Ci sarete tu, Luis, Moira e Stive. Mangeremo pollo da me, poi usciremo, andremo al GELATOREGALATO e infine passeggeremo e visiteremo la città. Volevo dirti, ho già chiesto agli altri, per te va bene il programma di domani?-Si certo, ho bisogno di parlarti. Qual'è il luogo più vicino a casa tua? Farò anche sforzi, ma devo parlarti urgentemente..- No tranquillo! Possiamo vederci in una via di mezzo tra la mia casa e la tua. Non c'è alcun bisogno che tu faccia sforzi per parlarmi. Dove abiti?- In via Crucileri numero ventotto. Te- in via Mucileri numero quattordici. Ci incontriamo in Piazza Villagese. La conosci?- Sì. Certamente. Vado a mettere le scarpe da tennis e parto. Ci vediamo lì.-okay.-

Arrivato, vidi correre verso di me Pit:-ehi! Amico!- urlò a squarciagola. Un povero vecchietto, seduto sulla panca infondo alla piazza, saltò in aria. Battemmo il cinque come gesto di amicizia. -Senti.. Ma Steve, è sordomuto?-domandai vergognato. -No, beh, lo pensavamo un po' tutti, ma poi col tempo notammo che non lo era. Ascoltava,rispondeva.. Non porta nessun apparecchio all'udito, sa parlare.. Abbiamo avuto la prova che non lo era.-ma allora perché non parla mai? A stento respira! Forse non mi conosce ed è timido? Quando siete soli, parla con voi?-No, è sempre stato così. Forse negli ultimi anni ha a stento detto ciao! Mi fa un po' tenerezza il fatto che forse si senta scartato, anche se non è vero, noi lo mettiamo al centro dell'attenzione, quando camminiamo si mette l'ultimo della fila. Quando oltre l'essere accanto a noi, c'è qualcun altro che non conosce subito o diventa pallido e tace per tutta la giornata, o altrimenti scappa. -disse. -Sarà un po' timido..- espressi una mia ipotesi. -Può darsi.-disse infine. 

Nella Casa Della Signora MemelonWhere stories live. Discover now