Il telefono mi suonò in piena mattina, erano le otto e trenta e io mi ero appena svegliato. Risposi:- pronto!- ciao Roby sono Stive. Quando vieni oggi?- dovevo pranzare da te e tu mi chiami alle otto del mattino?-beh, gli altri stanno già venendo.-ma come? Non era pranzo?! Non mi avevi detto che facevamo anche colazione!- perché l'abbiamo deciso adesso. Per te va bene? Giusto?-ce..ce..certo arrivo. A casa tua?-No,la colazione vorremmo farla fuori. Devi far venire anche i tuoi genitori in Piazza Villagese.- Per quale motivo anche i genitori?-dovranno conoscersi. A dopo.-a d..d..o..dopo-. Chiamai la mamma:-mamma! Potresti accompagnarmi a Piazza Villagese? Ti prego! Ne ho bisogno. Io e i miei nuovi amici dovremmo fare anche colazione insieme.- Ma ci sei andato ieri e sai dove si trova. - rispose la mamma -si ma devi conoscere i loro genitori. Ognuno ci sta andando coi suoi.- e va bene. Io non so neanche dove si trova questa "PIAZZA VILLAGESE"-mamma fece le virgolette con le sue dita. -io lo so. Papà viene?- certo! Ti sembra che mi faccia fare strada da un ragazzino di soli tredici anni?-domandò mamma.
Ci recammo a PIAZZA VILLAGESE e Luis mi accolse con un largo sorrisetto. I genitori si diedero una stretta di mano e decisero di mandarci al BARDELLACOLAZIONE. Stive, che era l'organizzatore della giornata, doveva parlare ai genitori:-faremo colazione dove dite voi, faremo pranzo da me,poi Luis ci ha invitati da lei per qualche oretta, infine ci recheremo al GELATOREGALATO e la nostra giornata si conclude qua.-okay.-dissero in coro tutti i genitori. Io e i miei amici andammo al bar e mangiammo una granita. Dopo facemmo una corsa per smaltire la granita e non appena scattò mezzogiorno tutti ci dirigemmo a casa di Stive. Aprimmo la porta. -mamma cosa c'è da mangiare oggi? Siamo affamati.-certo dopo tutta quella corsa!-disse Moira. Nel fra tempo, io guardavo Pit , pallido e zitto. La signora Anderson ci servì un po' di pesce: calamari fritti e un po' di pollo. Certo che è un po strana! Come poteva cucinare due secondi? Mah! Meglio di sentire mamma parlare di frutti! Dopo aver mangiato toccava andare da Luis. -Luis cosa faremo di bello da te?- domandò Moira.- non lo so. Meglio andiamo direttamente al GELATOREGALATO perché io a casa non ho nulla.-ma no! Io allora? Non ho nulla!-disse Stive. -io a casa ho dei segreti preferisco che non entrate!- Luis iniziò a piangere correndo via, Pit pianse e camminò via infelice, Moira andò a consolare Luis e a chiederle spiegazioni e io e Stive corsmo da Pit. -che hai?-domandai. -perché piangi? Cosa c'entri con Luis?-domandò Stive. Lui non ci dette nemmeno un pochino di retta, tirò fuori dalla tasca dei suoi jeans un fazzolettino e si asciugò le lacrime poi proseguì e tornò a casa. Io e Stive corremmo allora da Luis:-dov'è Pit?-chiese impazzita. -è scappato.-dissi. -calmati!- urlò Moira che per consolarla la abbracciava. -Allora dovete dirmi cosa c'è sotto tra Luis e Pit.!-gridò Stive. Qualcuno bussò alla porta di Luis. Era Pit. -Piiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiit!-gridò Luis. -mi spiace Piiiiiiiiit! Lo so Pit, ho sbagliato.. Perdonami!- continuò. Pit la guardava piangendo. -non capisco cosa succede!-gridammo in coro io, Moira e Stive. -Vi dico io cosa succede.- finalmente parlò Pit. -No Piiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiit! Ti prego! Tene ferò pentireeeeeee! Piiiiiiiiiiiit!- gridò Luis. -va bene, non lo farò,- tacque Pit. Moira restò lì, io e Stive corremmo a casa di Pit. Sua madre aprì la porta. -ditemi.- suo figlio Pit che cos'ha?- mio figlio Pit?-sì.-dissi. -Mio figlio è morto! Cioè è stato ucciso due anni fa da una ragazzina magra dai capelli neri e ricci.- LUIS- gridammo io e Stive.
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Nella Casa Della Signora Memelon
AdventureLa storia parla di Frank Liborn, un ragazzo di tredici anni che per motivi di famiglia trasloca in America, lì trova un'amica che gli nasconde un segreto