CAPITOLO 7

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Il telefono mi suonò in piena mattina, erano le otto e trenta e io mi ero appena svegliato. Risposi:- pronto!- ciao Roby sono Stive. Quando vieni oggi?- dovevo pranzare da te e tu mi chiami alle otto del mattino?-beh, gli altri stanno già venendo.-ma come? Non era pranzo?! Non mi avevi detto che facevamo anche colazione!- perché l'abbiamo deciso adesso. Per te va bene? Giusto?-ce..ce..certo arrivo. A casa tua?-No,la colazione vorremmo farla fuori. Devi far venire anche i tuoi genitori in Piazza Villagese.- Per quale motivo anche i genitori?-dovranno conoscersi. A dopo.-a d..d..o..dopo-. Chiamai la mamma:-mamma! Potresti accompagnarmi a Piazza Villagese? Ti prego! Ne ho bisogno. Io e i miei nuovi amici dovremmo fare anche colazione insieme.- Ma ci sei andato ieri e sai dove si trova. - rispose la mamma -si ma devi conoscere i loro genitori. Ognuno ci sta andando coi suoi.- e va bene. Io non so neanche dove si trova questa "PIAZZA VILLAGESE"-mamma fece le virgolette con le sue dita. -io lo so. Papà viene?- certo! Ti sembra che mi faccia fare strada da un ragazzino di soli tredici anni?-domandò mamma. 

Ci recammo a PIAZZA VILLAGESE e Luis mi accolse con un largo sorrisetto. I genitori si diedero una stretta di mano e decisero di mandarci al BARDELLACOLAZIONE. Stive, che era l'organizzatore della giornata, doveva parlare ai genitori:-faremo colazione dove dite voi, faremo pranzo da me,poi Luis ci ha invitati da lei per qualche oretta, infine ci recheremo al GELATOREGALATO e la nostra giornata si conclude qua.-okay.-dissero in coro tutti i genitori. Io e i miei amici andammo al bar e mangiammo una granita. Dopo facemmo una corsa per smaltire la granita e non appena scattò mezzogiorno tutti ci dirigemmo a casa di Stive. Aprimmo la porta. -mamma cosa c'è da mangiare oggi? Siamo affamati.-certo dopo tutta quella corsa!-disse Moira. Nel fra tempo, io guardavo Pit , pallido e zitto. La signora Anderson ci servì un po' di pesce: calamari fritti e un po' di pollo. Certo che è un po strana! Come poteva cucinare due secondi? Mah! Meglio di sentire mamma parlare di frutti! Dopo aver mangiato toccava andare da Luis. -Luis cosa faremo di bello da te?- domandò Moira.- non lo so. Meglio andiamo direttamente al GELATOREGALATO perché io a casa non ho nulla.-ma no! Io allora? Non ho nulla!-disse Stive. -io a casa ho dei segreti preferisco che non entrate!- Luis iniziò a piangere correndo via, Pit pianse e camminò via infelice, Moira andò a consolare Luis e a chiederle spiegazioni e io e Stive corsmo da Pit. -che hai?-domandai. -perché piangi? Cosa c'entri con Luis?-domandò Stive. Lui non ci dette nemmeno un pochino di retta, tirò fuori dalla tasca dei suoi jeans un fazzolettino e si asciugò le lacrime poi proseguì e tornò a casa. Io e Stive corremmo allora da Luis:-dov'è Pit?-chiese impazzita. -è scappato.-dissi. -calmati!- urlò Moira che per consolarla la abbracciava. -Allora dovete dirmi cosa c'è sotto tra Luis e Pit.!-gridò Stive. Qualcuno bussò alla porta di Luis. Era Pit. -Piiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiit!-gridò  Luis. -mi spiace Piiiiiiiiit! Lo so Pit, ho sbagliato.. Perdonami!- continuò. Pit la guardava piangendo. -non capisco cosa succede!-gridammo in coro io, Moira e Stive. -Vi dico io cosa succede.- finalmente parlò Pit. -No Piiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiit! Ti prego! Tene ferò pentireeeeeee! Piiiiiiiiiiiit!- gridò Luis. -va bene, non lo farò,- tacque Pit. Moira restò lì, io e Stive corremmo a casa di Pit. Sua madre aprì la porta. -ditemi.- suo figlio Pit che cos'ha?- mio figlio Pit?-sì.-dissi. -Mio figlio è morto! Cioè è stato ucciso due anni fa da una ragazzina magra dai capelli neri e ricci.- LUIS- gridammo io e Stive.

Nella Casa Della Signora MemelonWhere stories live. Discover now