capitolo 2 -fuguara di merda

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Quando sono dentro l'appartamento di Malcom ho le lacrime agli occhi, ho ancora la mano incollata a quella di Peter e quando lui se ne accorge stacca subito la mano. Mi guarda solo ma non sta cercando spiegazioni. Mi siedo sul divano e ad un tratto Malcom esce dalla sua stanza, non stavano dormendo. Me ne accorgo da Malcom dato che è ancora vestito.

<Chris, di nuovo?> mi chiede Malcom preoccupato e sedendosi affianco a me, annuisco. Peter è ancora di fronte a noi, non riesco a capire cosa sta provando o pensando è impassibile.

<Se ce una cosa che odio sono gli uomini che picchiano le donne> ad un tratto parla Peter mentre serra la mascella, è nervoso. Un secondo dopo aver parlato si incammina per il corridoio e dopo poco sento la porta sbattere. Non capisco se è una cosa buona ho una cosa brutta quel che ha detto.
Malcom mi guarda e mi abbraccia rassicurandomi come sempre e dicendomi che posso stare da lui anche stanotte. Io e Malcom siamo amici sin da prima della morte di mia madre E mia madre è morta quando avevo 6 anni; Malcom è sempre stato al mio fianco, andavamo a scuola insieme, dormivo a casa sua e viceversa. Sua madre era la migliore amica della mia, suo padre è morto di overdose ed il mio a cominciato a drogarsi a bere dopo la morte della mamma, mio padre ha sempre incolpato me solo perché ero in macchina con lei. Mia madre veniva a prendermi da scuola Ed ogni volta accendeva la radio e cantavamo a squarciagola, quel giorno non lo fece, non accese la radio ed io mi sedetti triste, mia madre era nervosa, triste e preoccupata, aveva paura di qualcosa.  Qualunque cosa avesse la faceva ditrarre e questa cosa andò a finire male, andammo a sbattere con un'altra macchina, io mi salvai ma mia madre andò in coma, inutile dire che non si svegliò più. All'inizio ascoltavo mio padre che mi ha sempre incolpato, e la mamma di Malcom si prendeva cura di me e mi ha fatto capire che non dovevo sentirmi in colpa, ma tutt'ora un po' di colpa la sento.

***

Apro gli occhi e noto che non è la mia solita camera e poi ricordo che sono da Malcom, guardo l'orario e noto che sono le 10.
COOSAA?!! le 10!!

Scendo dal letto e corro in cucina, ma ci trovo Peter, mi guarda e spalanca gli occhi.

<forse dovresti copriti>

Mi guardo le gambe e noto che non ho i pantaloni, ho una maglietta lunga che mi arriva fino a metà cosce, forse è di Malcom, forse è stato lui a cambiarmi, che tenero. In ogni caso tiro la maglia più giù e chiedo a Peter se ha visto Malcom.

<emh...hai visto Malcom?>
<si è uscito a...fare la spesa> ci ha pensato un po' su prima di finire la frase.
<cosa? Non è a lavoro>
<è domenica>
Cazzo... Mi sono completamente dimenitcata che oggi è domenica. Mi tiro una mano in fronte e corro nella stanza di Malcom per cercare un pantaloncino, d'altronde sono ancora con questa maglietta. Cerco e trovo un pantaloncino nero dell'Adidas, sta anche bene con la maglietta bianca che indosso. Questa maglietta ha uno strano profumo non è lo stesso di Malcom, prima di andare in cucina faccio un salto in bango per vedere le mie condizioni. Mi guardo e mi sciolgo la coda, pettino i capelli castani che arrivano sul fondo schiena, mi sciacquo il viso e lavo i denti con lo spazzolino che Malcom mi compra sapendo che la sera finirò per dormire da lui, le mie lentiggini cominciano sempre di più a farsi vedere dato che sta arrivando l'estate. Dopo essere uscita dal bagno vado in cucina e Peter è seduto sul divano che guarda la tv, passo davanti ad essa per raggiungere il frigo, lo apro e ci trovo dentro una barretta di cioccolato, la prendo e mi appoggio al bancone in marmo mentre la scarto.

<Christine volevo chiederti scusa per l'ultima volta, sono stato scortese solo ero arrabbiato>
<oh stai tranquillo> si è scusato bene bravo ragazzo.
Dopo aver finito la barretta mi avvicino al divano, ma mentre stavo camminando inciampo nel tappeto, Peter si alza di scatto e mi afferra prima che possa toccare il suolo.
E la prima figura di merda è stata fatta.

<grazie...> riesco a dire con un filo di voce

Ci guardiamo negli occhi e i suoi sono così profondi, per un tratto mi soffermo sulle sue labbra. In questo momento il mio cuore sta esplodendo, siamo così vicini che ho paura possa sentirlo, e da diversi secondi che ci guardiamo.

<prego>

Dice lui spezzando quel momento, lui mi lascia andare e si risiede sul divano, posso tornare a respirare. Ad un tratto il mio telefono squilla, guardo ed è Malcom. Mi allontano da Peter e rispondo.

|in chiamata|

<buongiorno miss. Trimonaggine>
<buongiorno mr. Coglione>
<sono uscito per risolvere una cosa, tu da quanto sei sveglia?>
<Non eri uscito per fare la spesa?>
<oh...si cioè anche>
<mi stai mentendo>
<no>
<dai coraggio dimmi dove sei andato?>
<a fare la spesa>
<sai che dovrai dirmelo>
<dirti cosa?>
<sai bene di cosa sto parlando>
<si comunque, da quanto sei sveglia?>
<dalle 10 tipo>
<mh va bene sto tornando ci sentiamo>
<ciao>

|fine chiamata|

Torno in cucina e avviso Peter che Malcom sta tornando, mentre mi siedo sul divano. Dopo un po' di minuti suonano alla porta, vado ad aprire ma appena apro la persona che ci trovo dietro non mi sarei mai aspettata di trovarla...

Holaa💕
Nuovo capitolo, secondo voi chi ce dietro la porta?.

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