capitlo 3 -spesa

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Comincio a gridare come la persona fuori dalla porta che ad un certo punto mi salta addosso, la prendo in braccio e ci stringiamo di più.

<o mio dioo, tuuu aaah!!!>
<esatto iooo, sono tornataa!!>

Ros è tornata dal college. Ed in questo momento sembriamo due isteriche ma sono troppo felice. Quando Rosalba decise di andare al college aveva 16 anni, ma era da anni prima che mi diceva di volerci andare ed io l'ho sempre appoggiata; da allora ci sentivamo solo in chiamata ed ora è qui, davanti a me, finalmente.

***

Ora siamo tutti seduti sul divano a guardarci un film, tutti tranne Peter. Non so dove sia andato ma è uscito. Ros mi ha raccontato un po' del college, mi ha detto che è mooolto grande, c'è un laboratorio per tutto e le camerate sono super wow. Mi ha detto che ha incontrato tanti ragazzi ma ha preferito passare. Sono così felice che lei sia tornata.
Le ho raccontato di mio padre e di quanto sia stanca di stare qui. Mentre stavamo parlando bussano alla porta freneticamente, Malcom si alza per vedere chi c'è dietro e non appena apre la porta Peter entra con dei tagli sul viso e qualche livido, io mi alzo mentre Ros rimane seduta; Malcom gli sta facendo qaulche domanda sul cosa sia successo, mi guarda mentre poggia una mano sulla sua guancia, guarda la sua mano ma subito dopo guarda me.

<Peter cosa è successo, che hai fatto stavolta?>
<Sto bene Malcom, ho avuto solo una rissa ora se ti togli posso passare> scorbutico come sempre.

Mi avvicino a Malcom, sono agitata. Lo guardo non so cosa dire, lui mi guarda e poi va verso di lui. Io mi risiedo affianco a Ros e lei mi poggia una mano sul ginocchio.

<beh se quello e Peter e tu non vuoi fartelo, me lo faccio io ahaha> scherza e sorrido anche io tirandole un piccolo schiaffo sulla spalla. Vedo tornare Malcom e sembra preoccupato. Ho un brutto presentimento.

<Chris domani mattina non si lavora, devo risolvere una questione>
<va bene...> riesco a dire con poca voce.

Tutta questa situazione mi mette ansia, vorrei davvero sapere cosa sta succedendo ma non credo sia il momento giusto per chiedere. Dormiremo qui dato che da mio padre non ci torno, accompagno Ros nella mia stanza dove c'è anche un altro letto e lei si sistema.

<cosa pensi sia successo?>
<Non me ho idea Ros, ma il fatto che domani Malcom deve "risolvere una questione" mi preoccupa>
<vedrai che andrà tutto bene>
<Non lo so...>

***

Apro gli occhi, guardo l'orologio del telefono e sono le 3 di notte. Ho sete. Mi alzo dal letto e do un'occhiata a Ros, dorme. Mi dirigo verso la cucina ma sento che c'è qualcuno.

<no Richard, non ho tutti quei soldi ora, te li darò>
E Peter
<ascoltami testa di Cazzo, non mi devi stressare ti ho detto che te li darò>

Richard? Nah non può essere quel Richard.
Subito dopo silenzio. Decido di tornare in stanza ma mentre stavo per camminare Peter mi ferma.

<Che ci fai tu qui? E come mai sei sveglia alle> guarda l'orologio sul polso <alle 3:20?>

Cazzo e ora che gli dico, no sai Peter ho sentito la tua conversazione ma non stavo origliando giuro. Pensa, pensa, pensa.

<emh...Io so-sono appena uscita dalla mia stanza. Sta-stavo andando in bagno>
<hai sentito qualcosa?>
<no, no nulla>
Se la sarà bevuta!?

Ci guardiamo negli occhi, sembra come se volesse vedere sei dico la verità, non so perché ma il mio cuore ha cominciato ad accelerare il battito, ad un tratto comincia a camminare senza togliere i suoi occhi dai miei, si avvicina sempre più a me, quando è abbastanza vicino il mio respiro è più irregolare, siamo vicini ma non ci tocchiamo, non ci sfioriamo, con una mano mi sposta delle ciocche di capelli che mi sono ricadute sul viso, a quel contatto rabbrividisco. Dopo un po' sobbalza come se si fosse ripreso da uno stato di schock mi sussurra la buonanotte e torna in camera chiudendo la porta più in fretta possibile, io sono rimasta qui in piedi a fissare la sua porta.

Peter

Mi sono appena svegliato e sono le 10 e mezza. Scendo dal letto e vado in cucina, sono sicuro che le ragazze dormono ancora; apro il frigo e non c'è un Cazzo oltre all'acqua, dovrei andare a fare la spesa. Mentre torno in camera per cambiarmi ripenso a ieri sera, i sui occhi erano mozzafiato. Non so cosa mi sia preso ma avrei voluto baciarla, ma non posso farlo, non so il tipo che potrebbe essere romantico o cose del genere e soprattutto non sono il tipo che sa amare. Nel frattempo mi sono cambiato e decido di andare ad avvisare Christine. Busso ma non ricevo risposta, dopo qualche minuto decido di entrare, apro la porta ed è lì sul suo letto con una mano sotto il cuscino e l'altra sul materasso, ha entrambe le gambe ranicchiate ed i capelli castani sono sparsi ovunque. E così carina. Ma cosa diavolo sto pensando. Dopo un po' che la osservo si sveglia e mo guarda, non ha paura, non è agitata è come sapesse già che sono qui da un po', la guardo e lei si gira per guardarmi meglio.

<cosa ci fai qui?> è molto calma e assonnata
<volevo avvisarti che sto andando a fare la spesa> alla mia affermazione spalanca gli occhi
<vengo anche io> urla. Contemplo la sua affermazione...dovrei portarla
<per favore> mi supplica
<va bene ma sbrigati> dico tornando in cucina.

***

E da mezz'ora che sto aspettando ma non appena la vedo uscire dalla stanza mi sollevo, finalmente. Mi alzo dal divano e prendo le chiavi della macchina. E vestita con una maglietta bordeaux e dei jeans neri ed ha i capelli raccolti in una coda. Ci avviciniamo alla porta di casa e una volta, fuori mi affretto a chiudere. Entriamo nella mia BMW nera e partiamo.

<cosa devi comprare?>
<un po' di cose>

Annuisce e si rimette a guardare fuori. È molto carina, sembra una bambina. Distolto l'attenzione dai miei pensieri appena vedo il supermercato, scendo dall'auto e la chiudo mentre lei fa il giro per raggiungermi, entriamo e prendo il cartello, subito lei ci entra dentro ridendo.

<ma che fai?> le chiedo
<voglio stare nel carrello, dai portami in giro> mi ordina.
<Scendi subito> le ordino, sono abbastanza scazzato ma cerco di rimanere tranquillo.
<e dai però non sai divertirti> mi dice sbuffando mentre tenta di scendere dal carrello. Decido di fermarla, non voglio essere il solito guastafeste. Lei mo guarda e poi si risiede.
È molto strana questa ragazza ma la assecondo e comicnio a camminare, ha un sorriso stampato sulle labbra e si diverte molto a mettere il cibo nel carrello, ogni tanto si gira verso di me per mostrarmi quanto è felice ed ogni volta inconsciamente le sorrido, è contagiosa. Quando abbiamo preso quel che serve ci dirigiamo verso le casse. Una volta usciti dal supermercato lei è ancora nel carrello affianco alle buste della spesa, si è persino fatta comprare un lollipop. Arriviamo davanti alla macchina e scende dal carrello aiutandomi a mettere le buste in essa, subito dopo si siede in macchina dopo avermi ringraziato per il "giro" in carrello.

***

Christine

Una volta a casa disfo la spesa e noto che Ros si sta avvicinando, mentre Peter è al telefono.

<hey buongiorno>
<giorno, vedo che siete andati a fare la spesa>
<Già>
<allora che mi dici del ragazzo??> mi rivolge uno sguardo pervertito.
<cosa devo dirti siamo solo andati a fare la spesa> dico alzando le spalle.

Noto Peter che si sta avvicinando frettoloso.
<ragazze dobbiamo andare in ospedale, Malcom e lì>


HEYYY💕
Fine capitolo, che ne dite?.

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