1 - L'inizio

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Colt POV

CALDOOOOOOH!!

Stavo camminando da ore in un territorio arido che non conoscevo.
Non ce la facevo più...però camminavo fiero e sicuro: non si sa mai, magari qualche banda di ricercati mi poteva fare un'imboscata e prendermi le armi, le gemme e le monete, se non addirittura ammazzarmi e lasciarmi lì a terra senza vita (che brutta visione T^T).
Scappare dalla mia città non è stata una buona idea...anche se ero ricercato.
Avrei preferito morire tra le sbarre piuttosto che morire di fame o di sete.
O forse mi avrebbero condannato a morte e via...allora forse è meglio che sia scappato!

Continuavo a camminare, ma nella mia testa c'era un turbinio di pensieri e preoccupazioni: Cosa fare? Dove andare? Di chi fidarsi? Chi invece evitare? Avrei avuto una vita tranquilla oppure una vita turbolenta e rischiosa come quella di prima?
La mia testa stava per esplodere, sia per il caldo che per i pensieri.
'L'ho fatta grossa...' pensai '...non posso tornare indietro, ma non so cosa ci sia davanti...'

Mentre camminavo mi voltai e mi parve di aver visto un cactus salutarmi.
'Ora sto diventando pazzo...mannaggia al noob, che bello yeeeeeeee :'D' pensai.
Nel dubbio, però, ricambiai il gesto, alquanto confuso.
Il cactus cessò di salutarmi e prese quel che sembrava uno squishy verde: lo strizzò con forza e dal cosetto verde spuntarono delle spine rosa acuminate.
Lo strano cactus lanciò quella cosa verde, ora somigliante a un mini cactus, verso di me.
Io ero paralizzato dalla paura, dallo stupore e dalla mancanza di forze allo stesso tempo.
'È la fine Colt...' pensai, ma evidentemente non lo fu: sentì una forza venirmi addosso e spingermi via dalla traiettoria del mini cactus, per poi trascinarmi dietro a un muretto.

Subito mi sedetti e vidi la persona che mi aveva salvato la vita: era una ragazza mediamente alta e di corporatura normale, capelli viola raccolti in una specie di coda, viso squadrato, spracciglia nere e spesse, occhi rotondi e neri, naso a punta, labbra sottili e con carnagione olivastra. Aveva un cerotto sulla guancia destra, un foulard giallo al collo, una t-shirt viola chiaro, dei jeans blu scuro con una striscia gialla sui fianchi e scarpe blu. In mano aveva un'enorme pistola, somigliante ad una piccola mitragliatrice.
La ragazza iniziò a sparare al cactus.
"Ma che succede!?" le chiesi confuso.
"Dopo ti spiego" rispose lei, agitata per via della situazione.
Il mini cactus toccò terra e esplose: era una fottuta bomba!!
Il cactus ne lanciò un'altra contro il muretto, facendolo esplodere e separando me dalla ragazza.
Finì davanti ad un piccolo dirupo con il fondo buio e pieno di nebbia.

Guardai meglio e notai un cimitero: in mezzo alle bare c'era quello che sembrava essere un vampiro.
Sembrava alto con un fisico abbastanza sviluppato, pallidissimo, capelli viola stile Dracula, sopracciglia grosse e nere, occhi stretti e gialli, naso alla francese, bocca abbastanza larga. Indossava un cilindro nero con una striscia viola, un mantello nero,e una specie di smoking.
Quell'essere strano stava scavando una fossa...e sulla lapide era inciso "YOU"!!
A quel punto il misterioso becchino mi guardò, agitò la sua pala e uno stormo di pipistrelli mi venne contro.
Iniziai a correre a perdifiato, cercando di scacciare le bestacce volanti più vicine.

All'improvviso, una raffica di note gialle venne verso di me, stanando quei brutti topacci con le ali.
Stavolta, la persona che mi aveva aiutato era uno scheletro giallo, un po' più basso di me, simile agli scheletri del Dia De Los Muertos celebrato in Messico: aveva piccoli "occhietti" bianchi, un sorriso stampato sulla faccia e indossava un sombrero nero con delle note presenti sui lati esterni e uno smocking nero con un papillon rosso.
La sua arma era una chitarra rosa e gialla.
Lo stavo per raggiungere e ringraziare dell'aiuto, ma un'enorme cactus spuntò dal terreno, centrando in pieno il piccolo scheletro.
Ne spuntavano sempre di più e fui nuovamente costretto a correre, ma poco dopo uno degli enormi cactus mi prese in pieno, facendomi rimbalzare in aria e scaraventandomi a terra, davanti ad un saloon.

Vidi una persona appoggiata a uno dei pali in legno e sembrava un uomo normale: non combatteva, non faceva nulla, se ne stava lì e basta.
"Ah, finalmente qualcuno normale..." dissi.
La persona si girò: non era un uomo, ma un corvo nero come la pece, alto, con occhi neri a mandorla e una cicatrice su un occhio.
Indossava una giacca blu scuro, pantaloni e stivali neri.
Ma ben presto il corvaccio estrasse dei coltelli e fece il verso di un corvo, prima di saltare, volare e lanciarmi coltelli.
Iniziai a correre a perdifiato, poi la ragazza di prima spuntò da una nube di gas verde e uccise il corvo con un colpo di pistola.
Iniziammo a combattare contro gli altri e mi scontrai con lo scheletro messicano, quasi cadendo.
Mentre combattevo, gli chiesi: "Cos'è questo posto?"
Mi rispose: "Dunqueeeeeee...c'è un cactus col gillet, pipstrelli becchini e un corvi motociclista! E se ti fermi a spiegare-" Fu interrotto da un'enorme cactus appuntito che emerse dal terreno sotto i suoi piedi, trafiggendolo "-sei spacciato!!"
Rimasi sbigottito nel vedere lo scheletrino ancora vivo.
COSA STRACAZZO STAVA SUCCEDENDO!?
Senza esitazioni, presi le mie pistole e dissi: "Chiaro"
Dopodiché la ragazza, lo scheletro ed io combattemmo fianco a fianco e sconfiggemmo quei 3.

Lo scheletro si avvicinò: "Allora...sei nuovo?"
"Ehm...si, ma di dove?"
"Beh, della nostra città, no?" si fermò un momento, probabilmente a causa del mio sguardo da mongoloide che avevo in quella situazione. Poi continuò: "Io sono..." suonò un accordo di chitarra a caso "...POCHO!"

La ragazza si unì alla discussione: "Che mi nascondete? Siete già in strane sintonie amorose?" disse ridendo.
"Come potremmo se io nemmeno ho-" Pocho venne fermato dalla pistolera "Si lo sappiamo e sappiamo anche il perché!"
Si girò verso di me: "Io sono Shelly. E tu?"
"Sono Colt" le strinsi la mano. Lo stesso feci con Pocho. "Grazie mille per prima. Questi mi avrebbero fatto a pezzi se non fosse stato per voi!"
Shelly rispose: "Non sarò una Epica o una Leggendaria, ma se voglio ci so fare...grazie del complimento!"

Epica? Leggendaria? Ma-?

Dopo qualche minuto di silenzio, Pocho disse: "Ti portiamo in periferia, nella zona di ritrovo di noi Brawler. Dobbiamo farti assolutamente conoscere la squadra!"

Just My Reality - Brawl Stars Fanfic ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora