Mi chiamo Davide sono un padre ed un marito, un uomo comune , come ce ne sono tanti, con un lavoro umile e nella media, sono onesto ed un po' introverso, rispettoso degli altri e della natura, amo i bambini ed ho tanti sogni , sono anche una vittima di violenza domestica e psicologica. La mia carnefice si chiama Mara ed è mia moglie
Ho scritto queste righe perché non so più che cosa fare per liberarmi da questa situazione che mi soffoca, mi deprime e mi sta lentamente annullando.
Ammetto che qualche volta ho pensato al suicidio, ho pensato persino come farlo.
Prendendo la macchina e lanciandomi a tutta velocità contro un palo o giù da un dirupo, oppure buttandomi giù da un ponte nel cuore della notte.
Alcune volte ho desiderato di farmi male seriamente e vedere se così lei mi avrebbe dedicato delle attenzioni e magari si sarebbe pentita delle sue ingiustizie nei miei confronti!!
Niente è mai successo e nemmeno ci sono andato ancora vicino al suicidio, l'ho solo pensato, so che è grave,ma il pensiero di mio figlio è più forte e non mi permette di lasciare questo mondo
Ho finito anche l'amore per me stesso, ma ho paura di perdere ogni cosa.
Economicamente sono a pezzi... non ho risparmi e il mio stipendio basta a malapena a coprire tutte le spese
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Solo
General FictionQuesta non è la solita storia di violenza sulle donne . È la storia di violenza subita da un uomo da parte di una donna,una storia nascosta, taciuta,segreta come tante, molte di più di quello che si pensa. Non si tratta solo di violenze fisiche ma s...