Chapter 43.

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Hey❣️ date un'occhiata a "REMIND ME🍁", avrei bisogno di un po' di opinioni.

Scusate lo stress, vi adoro io❤️
Spero la storia vi stia piacendo🌸

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Mi sveglio di colpo, sul mio letto con la fronte sudata e piena di ansia.

È stato tutto un sogno?
Il mio cellulare segna le 6.00 del mattino con tantissime notifiche, 30 chiamate di mia madre più tre messaggi.

Xxxx~ Namjoon oppa
Scusami, non avevo capito quel che hai detto in telefonata. Domani mattina ti passo a prendere.

Xxxx~ Jimin
Ho saputo solo ora, come stai? Che tragedia. Dopo ne parliamo.

Xxxx~ Seojoon
Taehyung è stato dichiarato colpevole ma ci sarà un processo per la sentenza, per oggi sta nella cella della polizia ma verrà spostato questa sera.

Evidentemente non è stato un sogno e mi trovavo comunque in un incubo. Come hanno fatto ad incastrare Taehyung in quel modo, come posso aiutarlo.

Andrò a costituirmi io, questo pomeriggio.

Mi vesto per andare a scuola e quando esco per prendere il pullman mi ricordo che Namjoon sarebbe passato a prendermi. Lo chiamo ma manco il tempo che squilli che mi appare davanti la sua moto attirando la mia attenzione con un colpo di clacson e io lo raggiungo.

:«Hey...» dice ma io salgo sulla moto e mi metto il casco.

Lo sento sospirare mentre mi tengo a lui dopodiché parte a tutta velocità. Mi accorgo che la moto che di solito mi fa bene questa volta non riesce a fare nessun tipo di effetto, aumenta solo la pressione sul mio cuore e non riesce neanche ad asciugare le lacrime che continuano ad uscire.

Namjoon si ferma davanti a scuola dove vedo Jimin, Min e Jungkook.
Alla vista del moro tolgo il casco di furia e mi precipito verso di lui sferrandoli quel mancato pugno del giorno prima.
Lui si tocca il labbro e Min mi ferma allarmata.

:«Cosa ci fate insieme a questo psicopatico?» chiedo continuando a fissarlo schifata.

:«Cosa dici Seo?» mi chiede Min mentre Jimin e Namjoon, che mi ha raggiunto, hanno un espressione confusa.

:«È questo il verme che mi mandava messaggi e mi minacciava ed è lui che ha rivelato i punti deboli di Taehyung a quello squilibrato di Choi» dico furiosa.

Namjoon mi dice di abbassare la voce ma lo ignoro.

:«Hai il coraggio di venire qua? Non ti hanno ancora esiliato dal paese?!» chiedo rivolgendomi a Jungkook.

:«Purtroppo per te bellezza mio padre è il capo del dipartimento di polizia di queste parti, quindi sono libero» dice con un ghigno sul volto.

Min lo guarda perplesso e si allontana da lui, ma non sa ancora che è stato quest'ultimo a provocarli quel incidente con la candeggina e io evito di dirle tutto prima che lo possa picchiare facendoli davvero male.

:«Jungkook non ti voglio vedere, penso che lo stesso vale per Namjoon» dice Jimin a denti stretti.

:«Ti conviene sparire non so quanto ancora riuscirò a controllarmi» Namjoon cerca di trattenere la sua rabbia ma vedo le vene delle sue mani gonfiarsi mentre stringe i pugni.

:«Andiamocene» dico prendendo Namjoon per il braccio mentre gli altri ci seguono. Dopo un piccolo tratto di silenzio assoluto Namjoon si stacca da me per raggiungere la sua classe mentre io, Jimin e Min entriamo nella mia classe. Noto felicemente l'assenza di Sun-hi, sarebbe morta se si fosse presentata oggi.

Le ore passano come lumache e io non riesco a concentrarmi neanche su una lezione, la mia testa continua ad immaginare Taehyung da solo nella cella al freddo e non riesco a stare in pace.

Quando all'ultima ora suona la campanella Namjoon vedendomi correre per il corridoio mi ferma prendendomi per un braccio.

:«Ti accompagno io da Taehyung» dice esitando un attimo ma facendomi strada, sembra quasi scocciato.

Raggiungiamo velocemente la sua moto e dopo essermi messa il casco parte a tutto gas come se avesse bisogno di sfogarsi, la sua velocità mi costringe ad afferrarmi a lui più saldamente per la paura di cadere. Il paesaggio intorno a me passa così velocemente che non riesco quasi a distingue una casa e all'aria così forte mi ci abituo finché ad un certo punto si ferma davanti ad un grosso palazzo: la centrale di polizia.

Scendo di fretta dal moto togliendomi il casco e appoggiandolo sul sedile mi avvio all'ingresso ma Namjoon mi afferra per il polso di nuovo facendomi perdere le staffe, voglio vedere Taehyung e non mi deve trattenere un minuto di più.

:«Oppa insomma! Basta!» dico liberandomi da quella presa e correndo dentro alla centrale senza ascoltare ciò che ha da dirmi.

I poliziotti mi guardano male ma io con lo sguardo lo cerco come se potesse essere lì in piedi, sto andando di testa senza poterlo vedere neanche un secondo.

:«Signorina chi sta cercando?» chiede un signore alto e pelato.

:«Kim Taehyung!» dico disperata e fiera di pronunciare quel nome.

Il signore mi mette le mani sulle spalle per fermare il mio sguardo su di lui e io faccio un passo indietro guardandolo storto.

:«Mi dispiace, ma la persona che sta cercando è già stato spostato in una cella più sicura, potrà avere notizie di lui il giorno del processo perché se non è un familiare non può farli visita per ora» l'uomo pronuncia quelle parole talmente lentamente che mi viene voglia di ucciderlo.

:«Chi lo dice questo?» chiedo sentendo il mondo cadermi addosso.

:«Kim Taehyung ha specificamente chiesto di non voler ricevere visite oltre ai suoi familiari e che se qualcuno viene di non dire neanche dove si trova, mi dispiace signorina» si scusa alla fine dopo avermi detto una delle cose peggiori della mia vita.

Sapeva che l'avrei cercato, che sarei andato da lui perché mi ha fatto questo.

Sapeva che l'avrei cercato, che sarei andato da lui perché mi ha fatto questo

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𝐂𝐚𝐧 𝐘𝐨𝐮 𝐅𝐞𝐞𝐥 𝐌𝐞?🌸[ᵏⁱᵐ ᵗᵃᵉʰʸᵘⁿᵍ]🌸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora