Un canestro nel mio cuore

•Capitolo 8•

<<Non posso crederci>> urla Sam dopo averle raccontato tutto nei minimi dettagli
Sembra più contenta lei che io, quindi tra risate e urla fa un bel casino, infatti poco dopo la porta della sua camera si spalanca, rivelando un Chad apparentemente molto spazientito
<<Oh andiamo, ma sei ovunque>> dice alzando gli occhi al cielo mentre si passa una mano nei capelli arruffati; probabilmente stava dormendo nonostante sia pieno pomeriggio
<<Comunque sono venuto qui per dirvi di fare silenzio>> continua con tono brusco
<<Scusaci se abbiamo interrotto il tuo sonno di bellezza>> rispondo ironica, io mi sorprendo di me, se non mi sta dando fastidio, perché cerco lo stesso di spazientirlo? Sono masochista
Socchiude gli occhi con probabilmente l'intento di incenerirmi, ma aimè i suoi occhi rimangono blu e non rosso fuoco

<<Buonanotte fiorellino>> continuo, ma dopo questa esclamazione impreca sotto voce, e prima di andarsene sbatte violentemente la porta della sorella. Dopo qualche secondo Sam scoppia a ridere

<<Perché se non ti provoca lui lo fai te?>> mi domanda con ancora il sorriso. Io scrollo le spalle

<<Non lo so, è lui che ha iniziato>> rispondo con una maturità da bambina delle elementari
<<Ma perché dorme a quest'ora?>> continuo
<<Tra ieri e oggi si è allenato tanto e non aveva più energie cosi stava riposando per essere pronto per questa sera>>
Alzo un sopracciglio non avendo la più pallida idea a cosa si riferisse
<<Ah non te ne ho parlato hai ragione>> esclama dopo essersi resa conto della mia confusione
<<Questa sera ci sarà la prima partita dell'anno scolastico...e noi andremo a vederla e a fare il tifo per loro>> sorride mostrando tutti i suoi denti
<<Assolutamente no...non mi piace guardare gli sport, mi annoia fissare dei tizi che si passano un pallone con piedi o mani>>
Prova a dissuadermi dalla mia decisione, tira in ballo lo spirito di squadra e che quindi dovessimo andare a spalleggiare i nostri amici, dopo prova ad usare la carta Nate dicendo che se andassi lui sarebbe molto molto contento, ripete più volte la parola molto per enfatizzare il concetto, ma come ultima chance dice che la prima partita è importante e che quindi fa brava giornalista dovrei andare a documentarla o comunque vederla. Dopo le enormi motivazioni che mi ha fornito la guardo con talmente tanta serietà che alla fine cede e promette che non mi avrebbe più assillata su questa partita.

Alle sei entro a casa, e ad accogliermi trovo Mirtillo e mia madre che giocano con un gomitolo di lana.
<<Ho la serata libera, potremmo vedere un film, o giocare a Risiko, oppure mi racconti bene questa cosa del giornalismo>> esordisce mamma durante la cena
A causa del suo lavoro ci vediamo poco e dato che ha la serata libera non voglio sprecarla. Iniziamo a parlare del fatto che avessi iniziato il corso di giornalismo quando bussano alla porta, avendo Mirtillo che dormiva beatamente sulle mie gambe, ad aprire la porta va mamma.

<<Piacere io sono la mamma di Ella>> la sento dire
<<Oh hai ragione, ci siamo già conosciute, entra pure>> continua
Dopo pochi secondo vedo Sam fare irruzione in soggiorno accompagnata da mia madre che non smette di guardarla e sorridere, deve essere così contenta del fatto che io abbia fatto subito amicizia.
Sam è vestita con una canottiera che le sta enorme, è blu con due strisce gialle laterali che partono dall'ascella fino a fine indumento, per quanto riguarda i pantaloncini sono dello stesso colore della canotta. Mi saluta per poi fare una piroetta mostrando il numero 16 giallo enorme che aveva dietro la canottiera con sotto scritto Black.
Non ci metto molto a capire che sta indossando la divisa della squadra della scuola, o nello specifico quella di Ash.

<<Ma che fai ancora cosi, preparati>> mi dice
Alzo un sopracciglio non capendo a cosa si riferisse dato che avevamo esplicitamente detto che io non sarei venuta alla partita di questa sera
<<Ti avevo detto della partita>> continua
<<E io ti avevo detto che non sarei venuta>>