Capitolo 1

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Sono le 07.00 del mattino, una giornata di pioggia infernale. Tipica giornata di pieno inverno.
Suona la sveglia, che palle dico tra me e me, la spengo e mi giro dall'altro lato, tutto d'un tratto penso, cavolo devo andare in conservatorio, ho mille lezioni oggi non posso saltarne nemmeno una, subito mi alzo dal letto, vado in bagno, mi preparo prendo borsa, chiavi, strumento, spartiti e chi più ne ha più ne metta..salgo in macchina e parto.
Che sbadata non mi sono ancora presentata, mi chiamo Lea, ho 23 anni, suono da ben 12 anni e ho mollato pure la scuola per la musica. Suono il clarinetto, ma suono anche il pianoforte da brava principiante! Frequento il conservatorio ormai da sei anni..è la mia seconda casa, passo più tempo là che a casa mia ahahah. Però devo dire che ho delle belle soddisfazioni, il mio professore di clarinetto è Romano, è bravissimo, non potevo desiderare di meglio.  Anche quello di piano è Romano, sono stata molto fortunata a trovare dei professori così. Ah dimenticavo, io sono siciliana.
Comunque ritorniamo a noi, finalmente sono arrivata in conservatorio, la lezione inizia tra un quarto d'ora così ho il tempo di andare al bar e prendere un caffè, sento il prof di piano parlare con il preside del conservatorio di un master, che viene un ragazzo da Roma apposta per questo, che sarà molto utile per noi ragazzi e così mi incuriosisco e intromettendomi nel discorso chiedo quando sarà questo master, mi risponde tra due giorni e durava tre giorni,e se volevo partecipare potevo liberamente saltare le altre lezioni anzi aggiunge devi per forza partecipare, rimarrai incantata. E così accetto, senza pensarci nemmeno due volte, senza pensare che sarei stata chiusa in quel conservatorio per tre lunghi giorni...finisco il mio caffè e vado a lezione di clarinetto. Quel giorno è passato praticamente velocissimo, sono le 19.49 ho finito tutte le mie lezioni esausta come sono mi metto in macchina e me ne ritorno a casa, accendo la radio e parte ' Ti dedico il silenzio. ' di Ultimo, Niccolò Moriconi, è il mio cantante preferito, diciamo che è un po' il mio tutto, mi rilassa, mi rende felice, esprime quello che sento, mi ha praticamente rapita. E quella canzone mi mette una carica che solo Dio sa. L'ascolto in silenzio e mi perdo nelle sue parole. Dopo un po' arrivo a casa e dico a mia madre del master e che starò tre giorni in conservatorio..
I due giorni senza lezioni passano velocemente e finalmente arriva quel famoso giorno del master, solita routine, sveglia che suona, mi alzo, bagno, e le solite cose, arrivo in conservatorio entusiasta e vado in aula magna pronta per l'inizio del master,quando dalla porta vedo entrare il professore e....

La mia stupida fragilità. // ULTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora