~The maze in your eyes ~

Capitolo 3

                         ETHAN

<<Non dare peso a quelle due troie>> Trevor cerca di confortare mia sorella << non sei la prima né sarai l'ultima>>.
Siamo seduti a mensa, davanti a me c'è una poltiglia informe che fatico a mandare giù. Allontano il piatto arrendendomi, dopo prenderò qualcosa al bar.
<<Tu, però, non dovresti esporti così tanto >>Trevor si rivolge ad Audrey << meglio tenersele buone quelle là. >> <<Hai per caso paura di loro? >> ribatte lei, piegando leggermente la testa <<non ti facevo così... tu che ne pensi? >> . Mi fissa.

Ovvio che ha fatto bene a risponderle a tono, quella sciacquetta ha già rovinato il primo giorno di scuola a mia sorella. Dopo tutto quello che ha passato, eccola qui, accanto a me  mentre sorseggia un bicchiere di coca con lo  sguardo spento.
<Sei stata troppo gentile >> mi limito a dire. <<Visto? >>Audrey mi fa l'occhiolino e io ricambio con un debole sorriso. Sento gli occhi di Trevor puntati  su di me, ma non ci faccio caso, in fondo non ha nulla da temere.

<<Che cazzo ti guardi?! >>. Edith  è sul punto di disintegrare mio cugino. Capisco anche il motivo. Le due tipe di stamattina sono appena passate e hanno  preso  posto a un tavolo centrale, dove tutti possono vederle. Devo ammettere che hanno delle curve mozzafiato, ma di certo non paragonabili al culo di Luke.  Mi ha appena inviato una foto. Che peccato, vorrei così tanto essere con lui in questo momento a baciare e mordere le sue labbra.
<<Ma io non ho fatto niente... >> Jace fa il labbruccio per poi stampare un bacetto casto sulla guancia della  fidanzata.  Lei sospira.
<<Il fascino di Karen Wood  non risparmia neanche te >> Audrey canzona Trevor, che ricambia arricciando il naso. <<Non mi con lei  metterei neanche se mi pagasse >> risponde lui. Audrey tossisce, facendomi ridere.

<<Che cazzo ti guardi? >>Jace canzona la fidanzata. Lei è tutta rossa in volto, come del resto mezza scuola. Una mirabile visione.  Giacca di pelle, maglietta aderente, pantaloni attillati che regalano la vista di un culo perfetto.
<<Capelli biondi, viso tagliente, mi ricorda qualcuno... >>Brianna gira subito la testa. <<Bingo >> replica Audrey con gli occhi che sembrano uscire fuori dalle orbite. Accanto al primo tipo, il fratello gemello di Karen, c'è un ragazzo alto e anello, con i capelli castani mossi , piuttosto curato nell'abbigliamento. Carino. <<Che ne pensi? >> do una piccola gomitata a mia sorella, che neanche mi risponde. Ho capito tutto. Siamo punto a capo.

                         CALEB

Alzo il passo per raggiungerli. La mensa è stracolma di gente che, puntualmente, si zittisce quando entriamo. Mi piace essere considerato uno dei più fighi della scuola, ma cerco di non farlo notare troppo. Cameron mai farebbe una cosa del genere. Eccolo lì davanti a me, mentre sorride soddisfatto e fa occhiolini a destra e manca,  poiché  tutte le ragazze della scuola e pure qualche ragazzo  vorrebbero farselo. Non che io sia da meno, però un po' di contegno non guasterebbe.
Ètienne aspetta che io lo raggiunga <<Dov'eri finito? >>, mi chiede.

<<Camy! >, la sua voce irrita fortemente i miei nervi. <<Quante cazzo di volte ti ho detto di non chiamarmi così?! >>sbotta Cameron piazzandosi davanti al tavolo della sorella.
<<Che rompipalle, sedetevi con noi >> replica lei, facendo cenno con la mano. Cameron ed Ètienne prendono posto uno di fronte all'altro. Karen mi scruta aspettando che io mi sieda di fronte a lei. Mi volto per andare a mangiare da un'altra parte, ma Cameron mi trattiene per il polso <<Non fare cazzate davanti a tutti >> sibila. Sono costretto a sedermi, con lo stomaco chiuso. È una tortura quando uno dei tuoi migliori amici è il fratello della tua ex, la quale ti ha dato mille buoni motivi per lasciarla e soprattutto non vuole accettarlo.
Anzi, Karen si è fidanzata con il capitano della squadra di football giusto per cercare di farmi ingelosire: fa in modo di farsi trovare in momenti intimi sperando che io reagisca in qualche modo. Mi fa solo pena. Arrivo quasi a compatire Brandon Lynch, non sa quello che lo aspetta, soprattutto perché lei non è veramente interessata a lui.