Ed era ora che vi proponessi qualcosa di animazione, per l'esattezza uno stop-and-motion (l'uso di particolari pupazzi e sceneggiature e movimenti prescritti e poi collegati nell'edit). Il titolo che vi propongo oggi è davvero caro nella mia memoria, lo rivedo con regolarità e ha un valore incredibile visto da adulti o ragazzi.
La storia semplificata è questa: Coraline e la sua famiglia si trasferiscono, e lei essendo una bambina curiosa e molto attiva, a volte è dimenticata dai suoi genitori pieni di impegni. Perciò lei esplora la sua abitazione e il luogo dove vive, così scopre una particolare porticina cui potrà accedere tramite i suoi sogni e la guida del suo gatto. Inoltre la porticina la porterà alla scoperta di bizzarri vicini di casa e di una vita parallela in cui vive con un'altra mamma e papà, dagli occhi abbottonati.
Nella sua riscoperta di questa alternativa, assieme ad animali particolari e avventure strambe, Coraline affronterà la verità del suo rapporto con la madre e il padre e maturerà una nuova comprensione. Prima di mettersi dei bottoni per occhi, riuscirà a sfuggire ad un mondo utopico creato sui suoi desideri?
Non so, andate a vederlo e ditemelo!
La particolarità di questo film non è solo l'animazione che è spettacolare, ma anche la trama che è attenta a farsi comprendere da un pubblico di bambini ma da essere abbastanza intricato da poter essere goduto da un pubblico adulto.
L'atmosfera è quasi burtoniana, ma è dello stesso regista di Nightmare Before Christmas, iconico come cartone animato per il suo genere. La scena è tetra e nasconde dei twist ad ogni minuto, scorre prima lentamente e poi casca tutto verso metà della pellicola in vicissitudini che hanno dell'assurdo ma ben relazionate. I colori e le tonalità, i personaggi e la musica, tutto si armonizza in uno stile indimenticabile.
Ha un valore sicuramente moralista ma anche di intrattenimento, visto la prima volta sicuramente porta a porsi delle domande a voler carpire ogni particolare nuovamente. Non è un semplice film di animazione, è una storia di maturazione e di relazioni umane, di quello che si nasconde nei nostri incubi e come resistervi.
In particolare noi volevamo evidenziarlo perché parla ovviamente di una protagonista femminile, che si esprime secondo la sua età: avventurosa, curiosa, monella e iperattiva. Una ragazzina che ci fa vedere che l'azione e il gioco non sono solo per i maschietti.
Inoltre si focalizza sul rapporto con la madre, che per Coraline è importante ma sembra essere assente e lei ne richiede la sua presenza. Si arriva perciò anche a capire la dualità di una madre che muore d'amore per la propria figlia, e che deve bilanciare i suoi affari. Infatti sarà proprio la sua seconda madre, nel mondo alternativo, a darle del filo da torcere nella sua decisione di tornare a casa propria.
Per una volta non è un messaggio apertamente femminista che vogliamo promuovere, vogliamo invece condividere una pellicola che ci fa vedere quanto è naturale parlare di donne come protagoniste di una storia.
Perché seguire immediatamente il mio consiglio e andarlo a vedere:
- Il finale vi prenderà come non ne avete neanche idea
- Coraline è un personaggio speciale e che vi piacerà subito, è la bambina che tutte noi ci sentivamo di essere e ha le avventure che tutte noi sognavamo da piccole, anche se paurose
- I personaggi sono complessi e i loro valori divergenti, donando uno spettro completo ed emotivo
- Ideale da guardare in famiglia o per conto proprio, non è mai il momento sbagliato per guardare Coraline e la porta magica.
Per il resto mi rimetto a voi, che genere di animazione guardate di solito? Avete anche voi una preferenza particolare per Coraline o l'avete già visto? E cosa consigliereste?
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WatcHer - Donne che bucano lo schermo
Non-FictionWatcHer - Donne che bucano lo schermo Di cosa parliamo? Eroine al centro della scena; donne reali rappresentate come tali; niente spalle, ma protagoniste. Vi chiediamo di trovare un personaggio femminile che vi ispira, di parlare dell'opera che gli...