Le giornate trascorrevano spensierate sulle isole del destino, e Sora e Riku spendevano ogni minuto possibile in compagnia l’uno del l’altro da inseparabili amici quali erano. Insieme a loro vi era anche Kairi, una bambina arrivata da giardino radioso qualche tempo prima. I tre ragazzi erano legati da un fortissimo legame di amicizia, e condividevano il sogno di prendere il largo si una zattera e varcare oltre l’orizzonte per scoprire cosa esso celasse dietro di se. Il loro desiderio di lasciare le isole del destino era così forte, che un giorno decisero di passare dalle parole ai fatti. La sera della partenza Riku incontrò uno straniero, un uomo piccolo e avvolto in una tunica, egli gli mostrò la porta delle isole del destino. Attraverso quel passaggio Riku avrebbe potuto lasciare quelle isole per sempre, e incredibilmente, lui poteva evocare la chiave per aprire quella serratura.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Il giovane però non sapeva che aprendo il passaggio avrebbe permesso ai mostri dell’oscurità di entrare e distruggere il loro mondo.
Lo strano figuro incappucciato fece visita anche a Sora, e fu proprio li che il ragazzo presagì l’imminente pericolo.
Sulla spiaggia Sora incontrò Riku che raccontò orgoglioso quello che egli era riuscito a fare, ma prima che potesse finire il racconto un vortice di oscurità lo avvolse, Sora si lanciò al salvataggio del’amico sfiorandogli la mano, in quel preciso istante il Key-blade evocato da Riku scelse un altro padrone, materializzandosi nelle mani di Sora.
E mentre l’amico svaniva i pensieri di Sora volarono verso l’altra amica, Kairi.
La ragazza era all’interno di una grotta, davanti ad una porta che si spalancò violentemente alle sue spalle, fu questione di un attimo, Sora non fece in tempo a proferire parola che l’amica venne scagliata via dall’esplosione generate dalla porta, il giovane cercò di afferrare la ragazza spalancando le braccia ma Kairi si dissolse nell’aria come una nuvola di fumo.
Sora era cento di averla afferrata, aveva percepito nel suo petto il calore di Kairi eppure…lei era sparita, e pochi secondi dopo, anche Sora venne investito da quella potente energia nera vededo le isole del destino…scomparire davanti ai suoi occhi.
Il viaggio del ragazzo fu parecchio turbolento, e nel tragitto egli fu scagliato nella Città di mezzo, il luogo che accoglieva tutti gli abitanti dei mondi inghiottiti dall’oscurità.
E proprio li il giovane ormai solo fece la conoscenza degli amici nonché guardie fidate del re, Pippo e Paeperino.
Fu letteralmente impossibile per i due non accorgersi della bizzarra spada a forma di chiave di Sora, doveva per forza essere quella la chiave di cui parlare sua maestà.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
