Una ruotta di meno

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Mi irrigidisco al contatto della sua lingua sul angolo delle  mie labbra, apro gli occhi di scatto e vedo un sorriso enigmatico nel suo volto " mmmh , sai credo proprio che il cioccolata sia meglio così , su di te "si avvicina al mio orecchio , sento un breve respiro che mi blocca al improvviso il cuore "sai piccola , se continui così mi fai venire voglia di scoparti fino a raggiungere le stelle ". Silenzio , il mio cervello sta elaborando nonostante il mio viso sia bloccato in una smorfia imbarazzante , sento che la mia fronte assomiglia a quella di un gorilla . Forse mi sono sbagliata può essere che correndo come una pazza la mia pressione sia salita e che io abbia frainteso tutto, no a quanto pare ho capito benissimo. Armani qui presente , che ora è ufficialmente un idiota sta ancora sorridendo , presa da una forte  rabbia lo spingo via dal mio corpo. Non faccio in tempo a muovermi che mi è già addosso , mi imprigiona il polso , alzo lo sguardo noto che é serio una parte di me inizia a sudare . Mi sta fottendo il cervello,  prima che posso parlare o agire la mia assistente accompagna dal direttore finanziario entrano in bagno seguiti dai colleghi e il mio primo serial killer.Mi lascia velocemente il polso come se nulla fosse accaduto , ora il mio cervello sta emettendo fumo ne sono certa. Senza ascoltare ciò che sta succedendo intorno a me mi dirigo fuori dal bagno, sento Armani seguirmi , sta parlando ma il mio cervello si rifiuta di capire , troppe domande , sento ripetutamente la domanda « stai bene ? » « cos'è successo? » « ho sentito delle urla? » ignoro tutto e tutti. Vedo le porte del ascensore , mi fiondo dentro giusto in tempo prima che si chiudano , noto Armani prima che le porte si chiudano, sento che sbatte la mano sulla porta , starà sicuramente imprecando .
Cosa in aspettata mi accorgo che ho un sorriso , sarò ufficialmente impazzita non capisco niente . Ma di una cosa sono sicura , devo assolutamente passare dal mio medico . Una volta in parcheggio , il senso di ansia riaffiora , accelero il passo infilo le chiavi e esco dal parcheggio.  Senza alcuna idea di dove andare imbocco l'autostrada , il telefono squilla e io lo ignoro finché non smette . Dopo la quinta chiamata accosto e spengo il cellulare , nel bel mezzo delle strada mi ritrovo a singhiozzare sola senza capire il motivo . Il mio cervello non riesci a rielaborare il tutto, cosa sta succedendo , chi sono quei due e cosa vogliono da me ???
Mi rendo conto che le mie lacrime sono prosciugate , so dove andare .
Due ore e mezza dopo mi fermo in un autostazione , compro il necessario per mettermi in sento, del sapone , del profumo ovviamente scadente e qualche capo , inutile dire che sono orribili non siamo alla sfilata di Versace . Una volta uscita dal bagno del autostazione come una turista con tanto di profumo industriale mi dirigo nei reparti snack , compro qualcosa da mangiare vista la fame .
Trenta minuti dopo finalmente arrivò a destinazione , prima di scendere mi do un occhiata nel specchietto , inutile dire che ho l'aspetto di una pazza ma almeno sono riuscita a togliere le traccia di mascara dal viso . Sono sicura una volta entrate sarò tempestata da domande dai miei , farò finta che nulla sia successo questo posso farlo. Come mi aspettavo neanche il tempo di entrare che le domande cominciano  , ignoro i miei e salgo le scale diretta in camera . Lo so sono tremenda ma la testa mi scoppia , sono stanca e l'unico posto sicuro é la casa dei miei genitori . Mi sdraio nel mio vecchio letto , mi accorgo che qualcuno mi  ha seguito  sicuramente é mia madre, non fa domande mi osserva nonostante sia alle mie spalle sento i suoi occhi sulla schiena . Chiudo gli occhi e finalmente riesco a rilassarmi , si avvicina senza fare rumore  . Mi accarezza i capelli , facendomi le coccole . Finalmente posso dormire beatamente, qui sono e sarò sempre al sicuro .

Dopo tanto tempo ho aggiornato la storia, sperando di aver migliorato un po' ...

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