Diciamocelo
Io e lei dottore
Siamo in confidenzaQuesta notte
Il sintomo febeo
Si è fatto emorragico
Coperto fui
Fin sul mento
Da sfibrate trapunteUn sibillino sonno
Mi commemora
Lontani paesaggi
Alture muschiose
Circodante da dischi irregolariSerafini profili
Con l'infula nerastra
Scordan il liuto
E i lor lauti assilliI corpi somiglian
Come busti arborei
La pische appartenuta
Al firmamento caliginosoLe cantine del pianeta
Spopolano di alani inferociti
Un marasma si libera
E i miei stimoli raggrinziti