Nothing is alright without you

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Jon era stanco, anzi, stanchissimo. Non ce la faceva più, e pensare che era solo l'inizio. Non sopportava il fatto di non potersi avvicinare a Damian, ed era stanco anche di piangere, ma non poteva fare niente. Bruce entrò di spinta dentro la camera seguito da Alfred, urlando "dov'è? Dov'è mio figlio?" Guardò il letto vedendo poi Damian adagiato su di esso. "Signore..." "aspetta Alfred, lo so che dovermo sottoporlo a dei controlli ma non ora, non ora." Disse sussurrando l'ultima frase. "No signore, dicevo che il signorino Damian era insieme al suo coetaneo Kent, quando ha perso i sensi" Bruce alzó lo sguardo verso Alfred per poi esaminare l'oscurità per poi vedere la figura del ragazzo. Il miliardario si avvicinò al ragazzo che stava tramando e si chinó "dimmi Jon, cosa è successo a mio figlio?" Calcò sopratutto l'aggettivo mio, "non lo so signore, stavamo parlando e a un certo punto è svenuto e..." "dove stavate parlando?" "S-Sulla Wayne tower" "e di cosa stavate parlando?" "Stavamo parlando di..." Jon guardò Alfred e il maggiordomo scosse la testa in segno di negazione "di cosa?" Domandò Bruce per distogliere il ragazzo dai suoi pensieri "della prossima pattuglia, e anche del nostro prossimo allenamento, signore". Bruce si alzó "Ok, tu questa sera starai qui a guardarlo" "non me ne sarei andato comunque" disse sicuro Jon "cosa intendi dire?" Domandò Bruce curioso e con una punta di rabbia "che sei frocio?" Quella parola colpì al cuore Jon "n-no signore, ma Damian é mio amico e io lo proteggerò sempre" disse spaventato Jon "bene. Alfred perpara un letto in questa stanza anche per Superboy, e portagli la cena qui" "certo signore" disse Bruce per poi uscire e lasciando Alfred e Jon con il fiato sospeso. "Ha fatto bene signorino K-" "chiamami Jon, per favore" Alfred annuì "non sapevo che fosse COSÌ omofobo Bruce..." "lo è Jon, lo è da sempre." Disse sconsolato. "Sapere che suo figlio é gay, sarebbe non solo un brutto colpo per lui, ma anche per Damian" "già... Alfred?" "Sì?" "Puoi tenerlo segreto? Almeno per un po'?" "Tutto il tempo che vi serve." Disse sorridendo il maggiordomo "bene! Grazie!" Disse per poi abbracciarlo "va bene, ora meglio se comincio a preparare la cena e il vostro letto, per evitare che si insospettisca." Jon annuì convinto e prese il telefono scrivendo ai suoi genitori.
Jon=ciao mamma, questa sera sto a mangiare e a dormire a casa di Damian, ok?
Mamma= ciao tesoro! Come mai?
Jon=Dami non sta molto bene e anche se non volessi sarei obbligato da Bruce
Mamma=ok, va bene ma domani vieni a casa!
Jon= certo mamma! A domani!
Jon spense il telefono e cominciò a guardare da lontano Dami, era bellissimo, un raggio di luna gli illuminava il viso facendo palpitare il cuore di Jon ancora di più d'amore. "Ecco, ho portato la cena" disse entrando Alfred "grazie" Alfred intuì come si sentisse il giovane supereroe "non deve disperare, troveremo cosa é successo a Damian e troveremo una cura, ne sono certo!" Lasciò il carrello vicino a Jon per poi andare a prendere il letto degli ospiti. "Oh Damian, se ti potessi svegliare in questo momento e potessi raccontarti come mi sento, cosa provo, e se ti potessi svegliare con un bel bacio... ma ti farei solo del male..." a Jon voleva il cuore tanto che qualche lacrima scese, ma ne aveva versate già tante quel giorno perciò scesero solo cinque lacrime per poi fermarsi, il ragazzo si asciugó il viso con il dorso della mano e si avvicinò un po' di più al letto. Vedendo che il viso di Damian non si corrugava si avvicinò un altro po', ma appena fece un altro passo vide una lacrima discendere il viso del ragazzo addormentato. "No, no!" Disse allontanandosi di scatto cadendo nuovamente sul pavimento, "non posso fargli del male!" Cominciò a singhiozzare "n-non p-posso, n-non v-voglio!" Sbattè il palmo della mano contro il pavimento e creò un grande boato tanto potente da svegliare Damian. "Jon?" Disse stancamente il ragazzo "Dami scusa! Ti ho svegliato! Non volevo!" "Tranquillo! Non ti devi preoccupare! Piuttosto, quanto ho dormito?" "Più o meno due ore di seguito" "cioè?" "Ad un certo punto ti sei svegliato, ricordi? E poi sei svenuto..." disse guardando in basso "oh sì, ora sì! Quindi... ora non ti puoi avvicinare a me più di tanto..." Damian versò qualche lacrima "e-esatto, non ci possiamo toccare" disse tristemente Jon. Damian si mise le mani nei capelli e cominciò a tirarli "maledizione! PERCHÉ? Perche sempre a me? Trovo finalmente l'amore e ora, non lo posso neanche toccare con un dito!" Mollò i capelli e cominciò a piangere sussultando per qualche singhiozzo "p-perchè? Per-ché?" Si mise le mani sul viso. "Damian, non farlo più difficile, per favore" "ora mi stai chiedendo di non provare sentimenti?!" "Non dico questo!" "Sì invece! Io ho aspettato un anno! E ora non ti posso neanche toccare!" "Pensi che io non soffra?!" "No, io penso che io abbia troppa paura! Troppa paura di accettare il fatto che non ti posso più toccare! Troppa paura di non poterti più stringere perchè farei male a te e a me!" Disse piangendo "troppa paura!" "Damian, io... non so cosa fare per risolvere questa faccenda!" "Abbracciami!" "Cosa?" "Ho bisogno di un tuo abbraccio!" "Lo sai che non possiamo!" "Non mi importa!" Detto questo si lanciò verso il ragazzo finendo tra le sue braccia. "Jon... mi sei mancato" "Dami! No!" Lo lasciò andare e lo riportò al suo letto "grazie..." "di cosa, per colpa mia stai per svenire!" "Grazie per darmi una ragione di vivere" disse prima di cadere in un sonno profondo.
Jon si allontanò pian piano e si rimise nello stesso punto in cui era prima e in quel momento entrò Alfred con un letto pieghevole. "Mi scusi per aver fatto aspettare..." "non fa niente Alfred" disse con voce rotta, per sua sfortuna il maggiordomo lo notò "tutto bene Jon?" Una lacrima cadde "no Alfred, niente va bene!" "Cosa é successo?" "Si é svegliato, e abbiamo-" "se é quello che penso signorino, penso che sia troppo presto" Jon lo guardò stranito "o mio..! No! Alfred cosa ti viene in mente? Abbiamo discusso!" "Oh grazie al cielo!" "Comunque... lui era arrabbiato perché non mi può più toccare, e poi mi ha abbracciato, ed è svenuto!" "Ma sa che non deve toccarlo!" "Ma non ne voleva sapere! Ne aveva bisogno ha detto!" "Ora é bene se non si avvicini più di tanto, intanto mi aiuti a fare il letto oppure se non ha ancora mangiato può farlo ora" "grazie Alfred!" "Ho preparato il pollo alla cacciatora" "che? A casa mia esiste solo il pollo alla piastra!" "Ne vale la pena!" "Ok, provo". Il piatto piacque molto al ragazzo e lo finì in breve tempo e aiutò a finire di preparare il letto per la notte. "Grazie signore per l'aiuto" "mi chiami Jon" "va bene, allora buona notte Jon" disse uscendo. Jon si coricò a letto e sussurrò "buona notte Dami", ma appena si addormento un sussurrò si sentì dalla direzione del letto del ragazzo più grande "buona notte Jon", e i due si addormentarono.
La notte procedeva tranquilla finché qualcosa, meglio qualcuno entrò dalla finestra "poveri stolti, si sono addormentare senza sospettare di niente!" Era Harley Queen! "Grazie a questo veleno potentissimo ora non si possono più nemmeno sfiorare! Così mi sono vendicata per mio amore! Povero! É tormentato da quel Batman! Ma ora suo figlio non avrà mai il suo happy ending! Ahahahahaha!" E uscì dalla finestra nuovamente, mentre la notte ancora era lunga e nessuno sospettava di niente. 

Il giorno arrivò velocemente e Jon si svegliò per ultimo e vide Damian che lo guardava "buon giorno Dami" "buon giorno Jon! Allora, passata una buona notte? Ti é piaciuto il pollo?" "Ho dormito bene e il pollo era... aspetta come fai a sapere che ho mangiato il pollo?" "Oh, beh ho visto che sul piatto che avevi lascito lì c'erano delle ossa di pollo, poi é entrato Alfred che mi ha svegliato e mi ha detto tutto." "Oh, ok...ti ha detto anche-" "sì, anche della cosa che hai detto a mio padre per coprirci" "scusa! Ma Alfred mi ha detto che era meglio così!" "E ha ragione! Non sai cosa sarebbe successo! Mio padre credo che sia la persona più omofoba della storia!" "Beh, non tanto quanto Hitler!" "Beh, a parte lui!" Risero un po' ma la risata gli morì in gola, non potevano pensare di stare separati e la consapevolezza che lo pensava anche l'altro. Una lacrima solcò il viso del giovane Wayne "mi manchi" "anche tu, molto" "vorrei abbracciarti" "ma non possiamo, sai cosa succede se solo ci sfioriamo" "lo so, e per questo non lo faremo" restarono a guardarsi un altro po'. "Credo che oggi verrò visitato, vorranno sapere che cosa mi impedisce di starti vicino" "certo... ma non voglio che ti faccia male" "non lo farà, sarò sedato" "dormi più tu rispetto alla bella addormentata!" "Vero".  Sorrisero ma non per molto, "è ora di alzarsi! Dai su, andiamo a fare colazione!" "Ok, ma uno da una parte del tavolo e l'altro dall'altra" "certo" disse tristemente Dami. "Sembra che ti voglia fare del male" "no, semplicemente se soffro per starti vicino, soffro volentieri" Jon arrossí di colpo, "vai prima tu Dami, poi io ti seguirò a distanza" "ok, va bene". Dami arrivò in cucina per primo e prese ciò che serviva per colazione per poi essere seguito da Jon fino al salone principale. "Ok, tu starai qui, io invece lì" disse Dami indicando la fine del tavolo "ok, ma ci possiamo comunque parlare, giusto?" "Sì certo". La colazione fu molto silenziosa, nessuno dei due parlava, finché Jon non trovò le parole "io devo andare, prima che i miei si arrabbino" Damian alzò la testa e la riabbassò subito per evitare di far vedere la tristezza nei suoi occhi, "oh, sì certo!" "Ma ti verrò a trovare questo pomeriggio!" "Davvero?" Dami alzó la testa mostrando che bevendo il latte si erano creati dei baffetti bianchi, Non cominciò a ridacchiare "certo! Ma ora togliti quei baffi di latte che sembri un gatto!" Dami spalancò gli occhi e si passò il tovagliolo sulla bocca per togliere non solo il latte ma anche per coprire la sua evidente arrossatura. Jon si alzó da tavola e sì portò alla spalla il suo zaino "ok, allora a dopo!" "Aspetta!" "Mh?" "Me lo prometti?" "Cosa?" "Che non mi abbandonerai, e che non abbandonerai la speranza che io guarisca!" Jon sorrise dolcemente "Non la abbandonerò di sicuro la speranza, come non abbandonerò te! Scrivimi se hai bisogno! A dopo!" "Va bene, ciao." E il salone rimase vuoto con un solo ragazzo con le lacrime agli occhi e il cuore spezzato.

Spazio autrice

Hello my little baby's! Sono tornata con un nuovo capitolo! Lo avevo promesso a @GirlM14 ! Continuero sicuramente! Bye see you soon in the next chapter!

Hello my little baby's! Sono tornata con un nuovo capitolo! Lo avevo promesso a @GirlM14 ! Continuero sicuramente! Bye see you soon in the next chapter!

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You are beautiful~Damijon/Jondami+ One ShotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora