VIII

519 23 1
                                    

Michelle's P.O.V
Nel sogno:
"Ei piccola, vieni qua dal tuo paparino"
"NO! se provi solo a toccarmi..."
"che fai chiami la mamma? Oh povera piccola, lei non verrà, è troppo ubriaca per proteggerti"
"NON È VERO, LEI NON VUOLE CHE MI TOCCHI"
"ah non vuole che ti tocco? Eppure eccomi qui. Qualcosa al contrario piccola?"
"LASCIAMI STARE!"
************************************
mi svegliai tutta sudata. Di nuovo quel sogno. Mi alzai per andare fuori ma mi resi conto di essere ancora a casa di Tom. Mi aveva portata nella stanza degli ospiti, probabilmente mi sarò addormentata. Decisi che non ero presentabile così sudata e con i capelli così osceni, quindi andai nel bagno della camera e mi feci una doccia.

Sfortunatamente quando uscii dal bagno con un solo asciugamano a coprirmi, mi resi conto di non avere un cambio.
Aprii l'armadio che si trovava di fianco al letto e presi dei pantaloni della tuta ed una maglietta, avevano lo stesso profumo di Tom -Ovvio Michelle, sei in casa SUA, hai preso i SUOI vestiti dal SUO armadio, che ti aspettavi? Che avessero il tuo profumo? - mi rimproverai.
Scesi e notai la porta di Tom socchiusa, la mia indole da ficcanaso mi fece venire voglia di aprirla e così feci.

Era bellissimo.

Era sdraiato sul letto con il lenzuolo tutto stropicciato che gli copriva solo una gamba, i capelli biondi spettinati si tutta la fronte, lo sguardo tranquillo. Mi avvicinai al suo letto e mi sedetti per terra per poterlo  osservare da più vicino. Notai come il suo petto si alzava ed abbassava ad ogni respiro, quei pettorali perfettamente scolpiti, i muscoli rilassati. Era tranquillo.
Qualche istante dopo gli cadde un piccolo ciuffo di capelli sul viso ed io non potei fare a meno di spostarglielo per poter avere la visuale del suo viso tranquillo e perfetto, intatta. A quel mio gesto lui mugugnó qualcosa di incomprensibile. Evidentemente si stava svegliando. Era meglio scendere.
Appena mi alzai sentii una presa dolce sul mio braccio. Era lui.

"hei dove scappi?" mi disse sorridendo "scusa, ti ho svegliato..." abbassai lo sguardo
"tranquilla, nessun problema, mi sarei svegliato a momenti comunque" rispose lui sorridendo, io annuii,
"io intanto scendo" dissi, "certo, se vuoi puoi aspettarmi che dopo facciamo colazione" rispose lui mentre si stava alzando.
Appena scese dal letto lo vidi in tutta la sua bellezza. Mi sovrastava in altezza, aveva un fisico perfetto, lo guardai qualche altro istante per poi uscire da camera sua tutta arrossata.

Circa cinque minuti dopo Tom mi raggiunse in salotto, era vestito comodo da casa come me, mi invitó a seguirlo in cucina e così feci
"senti, sta mattina avrei voglia di fare i pancakes, se ti va li facciamo insieme" io sorrisi a 32 denti, le volte in cui mia mamma mi preparava i pancakes erano rare, farli con lui mi sarebbe veramente piaciuto, "certo!" risposi felice come una bambina la mattina di Natale. Prendemmo tutti gli ingredienti: burro, farina, uova, latte, lievito e zucchero e iniziammo con la preparazione.
Venti minuti dopo eravamo nel panico, avevamo bruciato quasi tutti i pancakes e stavamo ridendo come degli scemi quando Tom, cercando di farne girare uno con la padella lo fece cadere. "come osi prendermi in giro" disse lui ridendo, io come risposta risi ancora più rumorosamente, a quel punto scoppiò un putiferio. Tom prese una manciata di farina e me la tiró addosso, ero tutta bianca. "ah la mettiamo così?" urlai io ridendo, presi dello sciroppo d'acero e glielo spalmai in faccia "tu vuoi la guerra piccola bambolina" disse lui.
Non feci in tempo a fare qualsiasi mossa che Tom mi prese in braccio e corse in giro per il salotto. "lasciami scemo" gli dicevo schiaffeggiandolo, lui continuava a ridere. Riuscii a liberarmi dalla sua presa e feci in tempo a corre fino al bancone della cucina, presi anche io una manciata di farina e gliela soffiai addosso.
"guarda che se ti prendo..." disse lui cercando di fare il serio, ma con quella faccia non riuscii a resistere, risi ancora di più.
Improvvisamente inizó ad inseguirmi per il salotto, era molto più veloce di me, quindi feci fatica a seminario ma ad un certo punto non lo vidi più. Iniziai a sospettare qualcosa, infatti avevo ragione.
Mi girai e lo vidi, mi svuotó ciò che era rimasto rimasto nel sacco di farina in testa, mi prese in braccio e iniziò a farmi il solletico.
"la smetterò se mi dirai che Tom Felton è l'uomo più bello che tu abbia mai conosciuto", intanto continuava a farmi li solletico "MAI! ahahaha" urlai io mentre mi solleticava la pancia "fallo o non la smetto." "ahahaha Tom smettila, non lo dirò mai ahahaha" dissi io. Iniziò a girarsi su se stesso con me in braccio, credevo di morire. "va bene, va bene ahaha, Tom Felton è l'uomo più bello che io abbia ahahaha mai conosciuto ahaha" dissi ridendo in continuazione "e anche il più gentile, dai Michelle, dillo'' si fermò e continuó a farmi il solletico "e anche ahahaha il più ahaha gentile".
"brava la mia bambolina" mi mise a terra ed entrambi andammo a farci una doccia, io nel bagno degli ospiti, lui in quello della camera padronale.

Suddenly Togheter ~//^Tom Felton ^//~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora