XI

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Michelle's P.O.V
Entrai nella dimora di Tom puntuale, stranamente trovai tutte le luci spente, l'unica fonte di luce erano delle candele che formavano un sentiero cosparso di petali di rosa. Lo seguii, il sentiero continuava su per le scale per poi arrivare alla camera di Tom. Al centro di essa trovai un manichino con indosso un vestito rosso a dir poco stupendo. Lo ammirai, il tessuto era davvero morbido, le spalline avvolgevano le braccia, aveva uno scollo a cuore non troppo profondo, il vestito era aderente fino in vita, dove poi si apriva molto morbido fino a metà coscia. Ammaliata da quel vestito non notai un perfetto Tom Felton in smoking bianco e nero con una rosa in mano in piedi dietro ad esso.
Per qualche istante ignorai il vestito e corsi ad abbracciare Tom. "Questo ed altro per la mia bambolina" disse accarezzandomi i capelli "Ora però preparati, le sorprese non finiscono qua".
Saltellai come una bambina presa dalla gioia. Presi il vestito e mi diressi verso la stanza degli ospiti dove la notte prima avevo lasciato il mio vestito nero. Tom aveva ragione, le sorprese non erano finite. Trovai tutte le mie cose nel bagno, arricciacapelli, piastra, trucchi e prodotti da bagno, nell'armadio non trovai i suoi vestiti ma i miei, che non erano più disordinati in una valigia. Non riuscivo a smettere di sorridere, perché era questo l'effetto che mi faceva Tom. Trovai in un cassetto dell'intimo alquanto osé, Tom aveva pensato proprio a tutto. Presi un completino intimo rosso di pizzo e me lo misi, seguentemente indossai l'abito, era talmente perfetto da poter sembrare cucito appositamente per me. Arricciai le punte dei capelli, perfezionai le mie sopracciglia, misi un filo di ombretto e del mascara per poi applicare un rossetto nude.
Come scarpe, scelsi le décolleté della sera prima.
Mi spruzzai un po' di profumo ed ero pronta.
Mi guardai allo specchio.
Sorrisi.

Seguii il sentiero di petali che mi condusse in salotto. L'enorme tavolo era stato sostituito da un tavolino in vetro apparecchiato per due. Una candela illuminava entrambi i calici e i piatti. Non trovai nessuno né in cucina né in salotto.

Instantaneamente sentii delle mani posarsi sui miei fianchi per poi girarmi. Delle fredde labbra vennero in contatto con le mie. "sei bellissima piccola" disse il mio Tom ad alta voce come se ci fosse qualcuno a cui dovesse farlo notare.
Mi fece accomodare sulla sedia e mi versò nel calice dell'ottimo vino rosso.
La cena fu ottima e la compagnia di Tom era veramente piacevole, insieme parlammo del più e del meno. Finito il dessert sparecchiò, poi regnò il silenzio.
Tom mi stava osservando e ruppe il silenzio con una frase che mi lasciò di stucco "Michelle mi sto innamorando di te".
Non riuscendo a controllarmi salii a gattoni sulla tavola per avvicinarmi in maniera sensuale a Tom e lo baciai.
Mi prese e mi mise sulle sue gambe, mi strinse forte a se mentre le sue mani girovagavano per la mia schiena. Ci baciammo con una passione così ardente da bruciarci le labbra.

"Tom, sono stanca, andiamo a dormire" dissi qualche ora dopo mentre lui mi stava coccolando sul divano. "ok, ci vediamo domani mattina bimba".
Non sapevo se quello che stavo per fare fosse la cosa giusta, ma era di sicuro la cosa che avevo intenzione di fare. "Tom non hai capito... insieme" dissi arrossendo. Il suo sguardo si illuminò.

Tom's P.O.V
"insieme" questa parola mi risuonava in testa. La presi per mano ed insieme ci dirigemmo verso camera mia. Mi diressi al bagno per cambiarmi, uscii e ci avviammo verso il letto.
Ci baciammo qualche istante, poi accadde ciò che non mi sarei mai aspettato da lei.

Mi chiese di abbassarle la zip, lo feci. Mi spinse sul letto.
Lentamente iniziò ad abbassarsi il vestito, -deglutii-. La vidi arrossire, era timida, ma lo stava facendo per me. Solo per me.
Lo fece cadere a terra.
Ammirai ciò che avevo dinanzi a me.
Era una dea greca.
Il suo corpo minuto ma con le forme al proprio posto era veramente perfetto. Notai che aveva indossato l'intimo che le avevo comprato oggi. Sorrisi.
Si tolse i tacchi e si avvicinò a me.
Si mise a cavalcioni su di me e non riuscii a trattenermi. La baciai con foga come fosse il mio ossigeno. Perché effettivamente lei lo era, era il mio ossigeno.
Le sue dita sottili tirarono il bordo della mia maglietta per poi sfilarmela. Si fermò per qualche attimo a guardarmi. In quel momento solo l'intimo ci separava, ma non volevo andare di fretta, non potevo rovinare ciò che stavamo creando. La feci sdraiare al mio fianco e la coprii con la coperta.
Si mise con la schiena contro il mio petto. La abbracciai e restai così tutta la notte. Legato al mio amore.

Suddenly Togheter ~//^Tom Felton ^//~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora