Jimin
Yoongi stava ancora dormendo, aveva le labbra schiuse e stava russando leggermente. Guardai l'ora sul telefono. Erano le 8:30 ed ero in ritardo di un'ora sul coprifuoco. Toccai Yoongi sulla spalla. "Y-yoongi hyung... sono le 8:30, torniamo a casa?" Gli domandai. Lui si svegliò lentamente "Si, credo sia proprio ora" Disse alzandosi e scuotendo i vestiti per far cadere i ciottoli. Ci incamminammo nel bosco. "Jimin, posso vedere i tuoi disegni?" Mi domandò. C'era un problema, io non avevo disegnato alcun paesaggio. L'unica cosa che avevo disegnato per tutto il tempo era lui. "Beh... a dire la verità voglio aspettare per farlo vedere a qualcuno, non mi sembra ancora perfetto il modo in cui ti... il modo in cui disegno le onde! Non mi sembra che renda abbastanza l'idea della perfezione che avvolge quelle grotte e quella cascata" Gli dissi inventando qualcosa sul momento. Arrivammo al parco e lui crollò su una panchina. "J-jimin aspetta, uff... detesto camminare" Mi disse, con il fiatone e la voce rauca. "Yoongi, sono quasi le nove, presto!!" Gli urlai. Lo presi per il polso e lo trascinai verso l'uscita del parco. "Aish, immagino che le nostre strade si separino Jimin-sshi" Mi disse con aria triste, "Tranquillo Yoongi hyung, ci vedremo domani a pranzo" E fidati non mi farò sfuggire l'occasione di disegnarti ancora. Yoongi mi salutò e svoltò l'angolo, io invece dovetti continuare dritto, avrei voluto che prendessimo la stessa strada. Mi misi a correre per raggiungere casa il prima possibile, mi aspettava una bella ramanzina da parte di mia madre. Bussai alla porta e sentii i suoi passi, ero proprio nei guai. "Jimin! Accidenti mi hai fatto preoccupare! Mi spieghi dove sei stato tutto questo tempo? Hai perfino saltato la cena" Mi disse mia madre appena mi vide entrare, "Scusa mamma io... stavo disegnando per un compito e mi sono addormentato, non volevo farti preoccupare" Lei mi guardò per un attimo, poi sospirò "Ah... se è per la scuola va bene, ma hai comunque fatto un'ora e mezza di ritardo perciò come prima cosa niente cena, e secondo lava i piatti." Per fortuna mia mamma era molto buona riguardo queste cose. Per lei fino a quando tornavo andava bene, ovviamente la punizione c'era sempre ma non era troppo severa. "Ok. Vado a posare lo zaino." Lei annuì e tornò in camera. Mi misi le ciabatte ed entrai nella mia stanza. Guardai subito il telefono e scrissi a Taehyung.
Jimin
Tae, ho un problema
Taehyungie
Jimin sono le 9:00, cosa vuoi?
Jimin
Credo che mi piaccia Yoongi hyung
Taehyungie
Jimin-sshi... non lo conosci nemmeno
Jimin
Parla quello che l'ha invitato a pranzo
Taehyungie
Ok, hai ragione. Ma ne sei sicuro? In ogni caso ne parliamo faccia a faccia domani.
Jimin
Ok. Grazie Tae <3
Chiusi il telefono e andai in cucina a lavare i piatti. Ci misi un attimo, infondo non c'era molto da lavare visto che papà non c'era. Lavorava tutta la settimana a Osaka e lo vedevo solo di domenica, ma alla fine avevo un ottimo rapporto con lui. Una volta finito corsi in camera e mi misi le cuffie nelle orecchie, facendo partire la mia playlist. Chiusi gli occhi e iniziai a viaggiare con la fantasia. Come poteva un ragazzo in un giorno solo farmi innamorare così tanto? Eppure quando parlava mi donava sicurezza, mi faceva battere il cuore...
Yoongi
Aprii la porta di casa, dovetti tappare il naso per il forte odore di alcool che c'era. Immaginai che papà si fosse di nuovo ubriacato. Dopo la morte della mamma la sera succedeva sempre, il mattino era tranquillo, ma la sera non poteva fare a meno di bere qualche bicchierino o più. Ormai mi ci ero abituato, e sapevo che non dovevo dargli fastidio così salii subito in camera mia. Chiusi a chiave la porta e aprii l'acqua della vasca. Per fortuna io papà non avevamo il bagno in comune, o chissà cosa avrei trovato dentro la vasca. L'ultima volta era piena di acqua sporca, non so per quale motivo ma mio padre puliva di rado e toccava sempre a me pulire ogni angolo della casa. Mi tolsi i vestiti e misi il cellulare vicino alla vasca, mi immersi e venni colpito dalla magnifica sensazione di calore dell'acqua. Mi stavo per addormentare quando sentii il telefono vibrare, era Namjoon. "Yoongi?! Si può sapere dove sei finito?" Mi urlò lui nelle orecchie, "Nam sono a casa" Gli dissi ancora assonnato "Idiota dovevi venire al bar! Non hai idea di quello che ti stai perdendo" Mi disse lui urlando per sovrastare le voci intorno "Cosa sta succedendo?!" Gli chiesi improvvisamente sveglio e interessato "Due stanno facendo a botte e... OOH, Oh poverino... Jin! Jin vai a fermarlo questo fa troppo male!" Si fermò. "Nam? Nam che è successo?" Lo chiamai e sentii un sospiro da parte sua "Uff, non hai idea di quello che è successo. Il ragazzo più grande... Jackson Wong se non sbaglio, ha tirato un pugno sulla mascella di Taemin, e fino a poco fa stava continuando... tutto ciò per una partita a biliardo" Mi disse ridendo "Una partita... a biliardo. Ed ha causato tutto questo casino?!" Chiesi stupefatto. "Min, ti conviene venire subito qui!!" Era una voce fuori campo, era la riconoscibilissima voce di Ranwa, la ragazza di Moon, del club di basket. "Aish... non posso dire di no se me lo chiede Ranwa..." Sospira e chiusi il telefono senza neanche salutare. Uscii in fretta dalla vasca e mi vestii. Jeans neri strappati, maglia bianca e giacca di pelle. Sembravo un motociclista spaccone, ma andava bene così. Presi un Chupa Chups alla fragola e corsi verso il bar, non molto lontano da casa mia. Dopo solo qualche metro smisi di correre stanchissimo, dovrei andare in palestra... presi a camminare, nel frattempo presi il Chupa Chups e lo scartai, lo misi in bocca e mi affacciai alla vetrina del bar. Namjoon stava parlando con Jin seduto un divanetto, entrai. Già mi aspettavo che parlassero per ore tra di loro per quello che avevano fatto la sera prima e io sarei stato lì a commentare ogni tanto. Ma in ogni caso sarebbe stata una serata perfetta per trovare qualcuno con cui passare la notte. Non fraintendete non sono il tipo che va con tutti o che fa lo stronzo e il puttaniere, ma a volte devo svagarmi anche io. Di solito sono tranquillo, ma insomma, sono comunque un adolescente. Entrai nel bar e notai alcuni sguardi da parte di un paio di ragazzi al bancone. "Joonie, Jin! Sono qui!" Gli urlai, attirando il loro sguardo. "Ah... Yoongi!! Vieni qui!" Jin mi fece posto e mi offrì le sue patatine. "Aish... Yoongi ti devo assolutamente raccontare della scorsa serata con Jin" Annunciò. Ok, almeno avrei potuto prenderli in giro per un po' con qualche commento piccante, o con qualche accenno quando saremmo stati con gli altri. Nam iniziò a raccontare e nel frattempo Jin provava a nascondersi il più possibile da me. "E alla fine ci ha detto 'Sapevo che avrei dovuto provarci con Jin' Davanti a me! Capisci?!" Si lamentò finito di raccontare, non avevo ascoltato molto, ero distratto dal volto di Jimin, dalla sua voce, un giorno solo e tutte queste sensazioni, non ero abituato a tutte queste emozioni... da un paio di mesi non riuscivo neanche a sorridere, ma quel ragazzino riuscì a farmi tornare vivo e ad illuminarmi lo sguardo. "Nam, non vorrei urtare i tuoi sentimenti, ma dovresti essere più delicato con Jin, insomma se entri a sorpresa fa meno male" gli dissi cercando di farlo tacere. Avevo adocchiato un ragazzo. Era bello. Ma non era Jimin. "Ragazzi voi conoscete Park Jimin?" Chiesi senza neanche pensarci, "Uuumh... il ragazzino di terzo con i capelli biondi?" Mi domandò Jin, io annuii distratto, facendo vagare la mia mente sul magnifico volto che avevo visto poche ore prima. "Qualcuno si è preso una cotta per un ragazzino? Aish... Yoongi, devo ammetterlo, hai buon gusto in fatto di prede." Io arrossii mentre Jin gli tirò un colpetto sul braccio. "J-jimin non è una preda, volevo solo sapere se lo conoscevate" Dissi deciso. Al che Namjoon trattenne una risatina. Presi una birra media e la scolai in poco tempo, giusto il necessario per ridere alle battute di Jin. Erano le 2.00 di notte, rimanemmo lì come degli idioti fino a quando il proprietario non chiuse. Jin mi riaccompagnò a casa. "Mi raccomando non mancare domani" Mi sussurrò Jin all'orecchio. Ci salutammo e io salii in camera mia, spogliandomi e mettendomi sotto le coperte. Mi addormentai lentamente.
Il mattino dopo passò in fretta. Andai a scuola insieme a Namjoon, pranzai con Taehyung, Jimin e il loro amico Hoseok. Il pomeriggio fu un po' più lungo, ci fu la verifica di matematica, che come al solito andò malissimo. Ero davvero spaventato per quell'anno. "Yoongi hyung!!!!!!!" Sentii urlare il mio nome e vidi Jimin correre verso di me. "J-jimin! Mi ero quasi scordato!" Gli dissi andandogli incontro e non lasciandogli il tempo di abbracciarmi. Entrammo nella sala e vidi il piano impolverato aperto. Gli dieti una soffiata per poi sedermi sul sedile "Vieni qui Jimin..." Gli dissi indicandogli un sedile vuoto lì vicino. "Wow... questo piano è... è magnifico" Disse lui ammaliato. Iniziai a sfiorare i tasti del pianoforte, suonando una canzone che avevo scritto da poco. Non sapevo che nome dargli, o che testo metterci, ma il ritmo mi piaceva. E sembrava lo stesso per Jimin. Smisi di toccare i tasti e mi girai verso il mio amico biondo. "Che ne pensi?" Chiesi ansioso "Cavolo hyung sei bravissimo!" lo sentii singhiozzare, e quando girò il volto vidi le lacrime che scendevano dai suoi occhi. Oh mio dio... perché piangeva? Avevo fatto qualcosa di sbagliato? "J-jimin perché piangi?" Gli chiesi asciugandogli le lacrime con i pollici. "Emh... è solo che la tua canzone... ecco il ritmo mi ha fatto emozionare..." Riprese a piangere e io sorrisi per un attimo. Posai la sua testa sulle mie spalle "Avanti non piangere Jiminnie" Ridacchiai, e lui si staccò dalla mia spalla. Non era una bella sensazione, tutto il calore che mi aveva dato era scomparso. Non riuscivo a sentire il suo profumo e questo mi rabbuiò. "Hyung... ci metterai un testo?" Mi chiese lui "Oh ecco... si. Ma non saprei che scrivere e... io non... non credo di poterla cantare..." Risposi imbarazzato grattandomi la nuca. "Sono completamente sicuro che riuscirai a cantarla perfettamente!" Jimin guardò l'orologio. "Hyung andiamo nel bosco?" Mi chiese. Io annuii con un sorriso. Mi piaceva il carattere di Jimin, e il suo volto era semplicemente d'ispirazione per me. Avrei tanto voluto baciarlo, sfiorarlo, sentire il suo profumo mischiarsi con il mio. Jimin mi trascinò fuori e ci dirigemmo verso il parco.
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Cancer; Yoonmin
FanfictionIn un piccolo bosco accanto al parco si incontrano sette ragazzi, tutti con il loro problema, tutti con le loro passioni. I sette iniziano a capirsi meglio, ad amarsi. Jimin scopre però di avere il cancro e che l'unico a poterlo salvare è Hoseok, il...