Sorridi mio piccolo hyung

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Yoongi

Jimin. il mio piccolo Jimin, aveva il cancro.

 E io non potevo fare nulla per farlo stare bene.

"Hyung? Ci... sei? So che avrei dovuto dirtelo prima che tu ti innamorassi di me, prima che nascesse qualcosa tra di noi, ma l'ho scoperto solo una settimana fa e..." Avevo lo sguardo perso nel vuoto. Non riuscivo più a sentire i rumori, non volevo neanche degnarmi di respirare. "S-scusa Yoongi... se questo è un peso per te io p-posso andarmene" 

No. Non sarebbe mai dovuto andare via dalla mia schifosa vita. "Non vai da nessuna parte Park" Gli dissi prendendogli il volto tra le mani e asciugandogli le lacrime, ancora una volta. "Sarei stato sollevato se me lo avessi detto prima, ma non avresti mai potuto farlo prima che mi innamorassi di te. Perché è dal primo momento in cui ti ho visto che mi sei piaciuto, altrimenti la nostra relazione non sarebbe nata in un giorno"  Gli dissi, iniziai a piangere, stavolta davanti a lui e feci una risatina, una di quelle che fai quando sei distrutto ma cerchi di non farlo notare. Portai il suo viso sulla mia spalla e iniziai ad accarezzagli la schiena. "Quel fottuto cancro... lo distruggeremo cazzo" Gli dissi, deciso ma ancora in lacrime. 

I ragazzi tornarono con dei panini, dell'acqua e una busta di ghiaccio. "Ecco... mettila in fronte Jimin hyung" Jungkook fece sdraiare Jimin sulle mie gambe e gli mise il ghiaccio in fronte, facendomi l'occhiolino. "Vuoi mangiare?" Gli domandò Jin, e Jimin scosse la testa "Dopo... ora voglio solo riposare" Jin annuì con un sorriso. Era impressionante come tutti si davano da fare per farlo stare bene. Era questa l'amicizia, sostenersi a vicenda, evitare che l'altro cada.  Magari non per tutti è così, ma per noi sette si. Il telefono di Hoseok suonò e lui rispose "Si? Non credo sia più il caso, ci stiamo pensando noi... certo domani mattina lo portiamo per la visita signora Park"  Hobi mise giù e guardò Jimin, che gli rispose con uno sguardo supplicante. "Mi dispiace, ma domani dobbiamo portarti in ospedale per la visita settimanale... avanti Jimin ti farà solo bene, sono sicuro che non vuoi soffrire" Gli disse Hoseok e il biondo annuì. "P-posso venire anch'io?" Domandai e Hobi guardò Jimin ancora una volta, mimò un si con le labbra e io sorrisi mentre gli altri ci guardavano straniti "Lui... lui lo sa?" Chiese titubante Taehyung "Gliel'ho detto poco fa" Sussurrò lui. 

Avevo bisogno di Jimin e giuro su dio che quel cancro di merda non me lo porterà via. MAI.

Jimin

Purtroppo Hobi si sbagliava, stavo già soffrendo. Avrei perso il mio Yoongi. 

Hobi

Era arrivato il momento per cui il diavolo mi aveva mandato sulla terra. Dovevo dire a Jimin che potevo guarirlo. Quel piccoletto... io volevo salvarlo a tutti i costi. Esatto, ero stato mandato sulla terra dal diavolo in persona, all'inizio il mio compito era quello di portare all'inferno le persone che se lo meritavano, ma poi arrivò Jimin. Lucifero rimase impressionato dalla sua storia, tanto da volerlo accanto a lui quando sarebbe morto. Anche io avevo fatto un patto con lui, tenevo così tanto a mia madre che pur di non farla soffrire per la malattia ai polmoni feci un patto col diavolo. Era il 1900 e avevo 17  anni quando lo feci, quello che il diavolo mi portò via era la vita, e visto che dopo anni passati con Lucifero ero una specie di professionista  mi aveva affidato il compito del patto con Jimin. Dopo aver passato 16 anni con lui sapere che dopo il patto non lo avrei rivisto mi uccise. 

"Jimin, seguimi" Gli dissi. Lo presi in braccio e lo portai a una tavola calda lì vicino, mentre gli altri consolavano Yoongi. "Perché mi hai portato qui Hyung?" Mi chiese lui ancora stordito, era più pallido del solito e stava sudando pur avendo il ghiaccio in fronte. Presi un profondo respiro.

Cancer; YoonminWhere stories live. Discover now