Capitolo 6: I chiarimenti

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Paul•

"Ma che cazzo di discorsi sono? Non ho parole" pensai tra me e me. Ci rimasi davvero male perché pensavo che Louis si fosse sentito davvero male. O che forse non mi avrebbe mai più riconosciuto e tutta la nostra amicizia sarebbe finita nel cesso. Mi scese una lacrima. C'ero rimasto male. Mi sedetti su una sedia sotto un gazebo, fuori sul tetto. Qui non mi avrebbero trovato. Presi le sigarette che comprai dal nervoso del fatto che Louis fosse stato ricoverato in ospedale. Mi misi le cuffie e iniziai ad ascoltare la musica. "Smisi di fumare grazie a Louis e ora a causa sua, ricominciai."

Pensai. Tornai a pensare a quello che mi aveva appena fatto Louis. Mi spaventai di nuovo. Mi scese nuovamente una lacrima.. e a seguito delle altre. Stavo piangendo. Provai a calmarmi ma non ci riuscivo. Ultimamente lo sentivo molto distante da me, al di là del fatto che era in ospedale. Mi sentii toccare una spalla. Mi girai di scatto e vidi Aurora. Erano già le 23:00 ed io ero rimasto fuori per più di un'ora. Mi tolsi la cuffia.

"Ehi, scusa avevi visto che eri andato al piano di sopra e avevo collegato il fatto che ti avevo detto che c'era il tetto accessibile. Louis voleva che venissi a vedere se era tutto ok"

"Si è tutto ok" risposi asciugandomi il viso bagnato dalle lacrime"

"E allora perché stai piangendo?"

"Niente" mi voltai e vidi Louis sulla soglia della porta con dietro di se quel "Josh."

•Louis•

Lo guardai e vidi che si stava asciugando le lacrime.


"Avviciniamoci e dopo che ho parlato con Paul ci prenderemo la rivincita!"

"Ricevuto! Si parteee" mi dette una pacca sulla testa e mi portò al gazebo.

"Ehi, tutto ok?"

"Si" rispose con un tono da duro.

"Uhm, non sembra" dissi dispiaciuto.

"Lasciami stare" questa fu la sua risposta.

"Ma smettila dei era solo uno scherzo!"

"Wow.. che bello scherzo di merda!" Mi urlò!


"Parla piano o ci scopriranno" gli dissi.

"Ti spiego la sera ci ritroviamo qui per giocare a carte. E ti chiedo scusa per lo scherzo, non volevo che tu te la prendessi così tanto" gli dissi. Mi scese una lacrima. Abbassai lo sguardo.

Si girò verso di me e mi disse: " tranquillo scusa se me la sono presa così tanto. Non avrei dovuto. Ma ho avuto troppa paura di perderti. Paura che non ci parlassimo più."

 

"Vieni qua"

Lo presi in braccio, si sedette su una sola gamba e ci abbracciamo.

Che voglia di buttarlo su un letto!

Ma non c'era nessun letto qui fuori ahahah!

•Joshua•

Mi voltai, perché le smancerie tra frocetti non mi piacevano affatto! "Sono contro gli omosessuali. Non ha senso. L'uomo è nato per amare la donna e stessa cosa vale per le donne. Le donne sono nate per amare l'uomo!" Pensai sotto voce.

Aurora si voltò di scatto. Mi guardò scioccata e non disse niente. Non pensavo mi avesse sentito e credevo quindi stesse facendo finta di niente o se era talmente irritata che preferiva fare silenzio. Altrimenti avremo dato nell'occhio a quei due.

"Piccioncini muovetevi!" Dissi in modo da farmi sentire.

Vidi Paul scendere di balzo dalla sedia di Louis e dirigersi verso di noi. Dietro di lui stava arrivando il suo fidanzatino.


"Ma cosa dirai mai? Ora va bene ci poteva stare uno scherzo (ma non come quello che mi avete fatto) ma ora prendermi anche per frocetto no!" Disse Paul.

"Ecco lo scemo del villaggio!" dissi in risposta a Josh.


"Andiamo a giocare a carte?"


"Si" risposero i ragazzi in coro.

Finita la partita tornammo in camera..

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