Bello Come La Morte

Parte 1 - Giorno 1

Buongiorno mondo, buongiorno inferno.

Potrei paragonare questo mondo all'inferno e sappiamo tutti il perchè, tanto che c'è di male? Niente vero? Ovvio.

Sono Alex, ho 17 anni e vado in 4 superiore. Sono il "morto della situazione", mi chiamano così perchè sono senza emozioni... La verità e che è inutile provarle per esseri che non sanno neanche cosa realmente vogliono. Sono quello che si siede nell'ultima fila e che non parla con nessuno, quello che prende la sufficienza senza studiare. In realtà le cose le so già ma questo nessuno lo sa, o forse non gli interessa semplicemente.

Come ogni giorno vado a scuola e mi siedo nell'ultima fila. Come ogni giorno c'era un posto libero affianco a me, nessuno mi voleva vicino. Oggi è arrivata una ragazza nuova: Si chiama Dalia, è la classica ragazza bocciata ed ha fatto due anni in una scuola privata per poi trasferirsi qui. I miei compagni la guardano già con disprezzo, mi chiedo come facciano a stare in un ambiente sociale... Ah già non ci stanno e si dividono in gruppi. Dalia si mette nell'ultimo posto libero, quello affianco a me e tira fuori un quaderno tutto verde ed inizia a scrivere... Credo.

Finita la lezione aspettiamo che il professore di quest'ora arrivi. Odio questi momenti, troppo chiasso ovunque. Quando finalmente arriva tutti si siedono ed incomincia a spiegare. Dalia è rimasta seduta tutto il tempo senza fare casino, almeno lei.

Finita anche quest'ora vado a fare ricreazione in una zona vuota della scuola, la sala studio. Lì non ci va nessuno, neanche i più "secchioni". Mi siedo e inizio a mangiare pensando a quanto possa fare schifo la mia vita. Sento la porta aprirsi: E' lei, beh c'era d'aspettarselo. Appena mi vide disse: "Anche tu qui?" ed io risposi: "Secondo te?". Lei rise probabilmente pensando alla domanda stupida che aveva appena fatto. Iniziammo a parlare ma ovviamente fu un discorso molto breve visto che la ricreazione non dura mai abbastanza.

Tornati in classe tutti iniziano a guardarci e a bisbigliare tra loro. Non mi interessa che cosa pensano quindi vado a sedermi e basta.

Finita la scuola mi preparo per andare a casa e mentre esco dalla scuola vedo che tutti mi guardano e bisbigliano. Lo ammetto da un pò fastidio ma in fondo non mi interessa.

Tornato a casa mi butto sul letto guardando il tetto, mia madre tornerà stasera e apparte aspettare la cena non ho nulla da fare. Guardo un pò il telefono, sono nel gruppo della classe però non mi interessa nulla di ciò che dicono... Apparte quando parlano di cose serie come assenze dei professori oppure dei compiti. Nel gruppo hanno aggiunto anche Dalia e manco a farlo apposta mi scrive, da lì iniziamo una conversazione abbastanza lunga fino a quando mi dice che deve andare e mi saluta. La saluto e torno a guardare il soffitto.Non avendo nulla da fare pensai di guardare qualche video e trovai una cosa interessante: Il video era una storia su un ragazzo che faceva un account falso su un sito solo per osservare le persone. Pensai che fosse una buona idea quindi inventai un nome e misi solo la mia data di nascita, poi misi una foto del tramonto che avevo scattato così per noia la sera prima. Iniziai a cercare i profili dei miei amici, li ho riconosciuti semplicemente perchè hanno tutti l'account libero per poi osservarli un pò e nei like sotto a un post vidi l'account di Dalia, cliccai e vidi che aveva 1053 foto e 3601 followers. Rimasi stupito per poi vedere il reale contenuto dei post: "Oggi sono andata di nascosto in discoteca!" oppure "oggi vado a scoppiare petardi con i miei amici!". Il mio stupore diminuì visto che già sapevo che alla gente piaceva questo tipo di contenuti.

Passò del tempo e mia madre torna a casa, quindi mi preparai visto che ha comprato qualcosa di pronto da mangiare. Odio quella roba ma non dico nulla tanto non mi interessa.

Finito di mangiare torno in camera e aspetto, la mia foto aveva già 3 likes e qualcuno mi ha seguito. Non mi interessa sapere chi visto che il reale scopo dell'account non era avere likes.

Si fecero presto le 21:55 quindi decisi di andare a dormire visto che non avevo nulla da fare. Potrei dire che sono morto dentro.