Capitolo 5

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Io ed Alexander iniziamo a camminare e proprio come mi aspettavo non mi rivolge una sola parola.
Dopo aver camminato un bel po, ci troviamo davanti una spiaggia, lui inizia a parlare:
-"ecco, quella è una spiaggia, sai cosa è una spiaggia?"
Dice sarcasticamente, per poi continuare:
-"quella è una pista da skate e quegli sono degli skater. Lì c'è la chiesa, dove si prega, ma pensò che tu lo sappia gia"
Dice ghignando.
-"Non sono stupida e neanche santarellina. Si può sapere invece perché tu sei così stronzo?"
Sputo avidamente, mi da sui nervi questo ragazzo. Lui mi guarda ed alza un sopracciglio, per poi scoppiare a ridere e rispondere:
-" se non fossi così ingenua, ti farei la qualsiasi cosa, fattibile ed immaginabile"
Dice con un ghigno in viso e occhi pieni di lussuria.
Io divento subito di un color porpora e il viso sembra prendermi a fuoco.
-"vaffanculo".
Dico guardandolo negli occhi per mezzo secondo per poi abbassare lo sguardo. Lui annuisce, gira i tacchi e si allontana, fino a sparire del tutto.
Mi ha appena lasciato sola...nel bel mezzo di una città a me sconosciuta.
Mi guardò intorno, spaesata, pensando:
-"E adesso? Siamo venuti da destra o sinistra?"
Vaffanculo a me che non ricordo mai nulla.
Vado verso la spiaggia e mi siedo sulla sabbia che sfortunatamente è bagnata.
Impreco mentalmente, mentre prendo il telefono per chiamare la mia migliore amica.
Tu tu tu
-"Maggie mi sei mancata così tanto, come stai? Tuo padre è sempre lo stesso? E la sua compagna? Oddio scusa, troppe domande".
Rido rumorosamente, mi era mancato il suo terzo grado.
-"Roxy anche tu mi sei mancata, beh non si direbbe bene, sono sola per le strade di Miami, penso di essermi persa e come se non bastasse...ho un fratellastro.
Mio padre è sempre lo stesso, forse un po' più muscoloso, mentre la sua compagna si chiama Abigail ed è molto carina e gentile"
Dico tutto d'un fiato, per poi fare un lungo respiro e continuare:
-"Adesso devo andare, magari ti spiegherò meglio dopo, ti voglio bene tanto"
Chiudo la chiamata, senza lasciarle il tempo di rispondere.
-"Ciao, sei qui da sola?"
Mi giro, vedendo una ragazza dai capelli rossi, ricci e gli occhi castani che mi fa un ampio sorriso.
-"si. Beh, sono nuova da queste parti e...mi sono persa"
Dico timidamente alla rossa.
-"piacere, io sono Summer, sai l'indirizzo di casa? Magari posso aiutarti".
-"Megan, piacere mio"
Le dico l'indirizzo, mi guarda con faccia perversa e inizia a parlare:
-"Oh, hai un appuntamento con Alex allora"
Non capisco come faccia a conoscerlo, e soprattutto che intenda con "appuntamento".
-"no, Emh, io abito lì. Alex è il mio fratellastro"
Abbasso lo sguardo e lei, vedendomi imbarazzata, dice:
-"allora, ricordo la strada, seguimi".
Oh menomale, ha cambiato discorso.
La seguo e, dopo avermi accompagnato dice in tono preoccupante:
-"conosco Alex da tantissimo tempo e molto bene, sono una sua amica abbastanza stretta. Voglio che tu stia attenta, intesi? Ci vediamo in giro Megan"
Annuisco e, dopo aver sorriso, la ringrazio mentre vedo che si allontana.
Che voleva dire con "stai attenta" o con "lo conosco molto bene"?.
Entro in casa, pensando ancora a quelle parole.

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