2. The sky is falling down

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Blu. Come il cielo notturno. Come il mare in tempesta. Come la notte, come la tempesta. Nulla di tutto questo si presentava al di là del suo soffitto. Ma dentro si. Trasportava ogni suo bisogno dentro la sua stanza, era più un rifugio che una camera da letto. Tutti avevano il sole, lei aveva la luna. Gli altri avevano gli uccellini, lei aveva le stelle. Loro avevano la luce, lei aveva il buio.

Si mise a guardare fuori dalla finestra e iniziò a scrivere, o meglio descrivere ogni cosa vedesse fuori di essa. Passava le sue giornate così. "Devo conoscere bene il posto in cui mi trovo, per poterci vivere" così diceva lei.

"Dobbiamo andare" la porta si aprì alle sue spalle e fece entrare un ragazzo; Calum. Che la riportò alla realtà facendole alzare il capo e guardare la persona che l'aveva distratta. Lei non rispose, anzi, gli girò la faccia e tornò al suo "lavoro".  Il ragazzo non disse nulla e abituato a quella situazione chiuse la porta e salì a chiamare la sorella. Nel giro di due minuti la porta si riaprì ma non entrò lui. "Maddison, dai, stiamo aspettando solo te" le tolse il blocchetto di fogli che stava usando per scrivere. La ragazza sbuffò e si alzò dalla sedia. "La prossima volta non mandare tuo fratello a chiamarmi, sai che mi sta antipatico" risero insieme e scesero dagli altri.

Dovevano andare a visitare un paese lì vicino di cui Maddison non sapeva nemmeno il nome. Sapeva solo che avrebbe guidato Kate e che sarebbe stata tutto il viaggio a sopportare le critiche di Calum e Michael quando avrebbe tirato fuori il suo blocchetto o le sue cuffiette.

"Apri Michael!" Il moro richiamava il ragazzo alzando la voce, dentro l'auto c'era caldo e voleva sicuramente aprire il finestrino per dare una parvenza di fresco all'interno di quella scatoletta di latta. "Madd-" il ragazzo dai capelli biondo platino, quasi bianchi, tinti ovviamente, stava per chiederle di farlo dato che lei era nel posto vicino alla portiera. "Già fatto" disse lei piatta. "Di più" ribattè Calum scocciato, la sorella lo fulminò con lo sguardo e lui sbuffò in risposta mentre Michael tentava inutilmente di commentare il paesaggio per poter socializzare con la rossa che se ne stava per conto suo ignorando il povero ragazzo, o annuendo ogni tanto.

Michael ha sempre cercato di renderla partecipe a tutto ma senza riuscirci. Sentiva che infondo era una ragazza diversa da quello che mostrava di essere. Voleva scoprire più su di lei, nonostante fosse difficile e il massimo che riuscì a fare fu di strapparle un sorriso con una squallida battuta, lui non smetteva di provarci. No, non era innamorato, ma interessato, avrebbe voluto davvero un'amica come lei. 

La macchina frenò di botto e per poco la rossa non dava una testata al sedile davanti. Il blocchetto scivolò dal sedile e finì sui suoi piedi mentre la il foglio su cui stava scrivendo volò fuori dal finestrino. "Scusate ragazzi, tutto bene lì dietro?" L'amica si preoccupò dopo aver imprecato in varie lingue e sceso diversi santi. Loro annuirono poco convinti. Michael prese il blocchetto e glielo porse. "Tieni" glielo prese dalle mani senza guardarlo. "Grazie" sussurrò ancora intenta a guardare fuori pensando in quale posto si possa trovare il foglio che aveva strappato dal suo blocchetto. "Non preoccuparti per quello, è solo un foglietto" disse lui trattenendosi dal ridere. Lei si girò a fissarlo con sguardo gelido. "Non sono preoccupata e non è solo un foglietto" era fredda in quella risposta, tanto che Michael si allontanò da lei in apparenza offeso dal suo atteggiamento. Si fermarono al semaforo e senza pensarci due volte Maddison aprì la portiera e uscì dalla macchina senza dire una parola. Lasciando i tre per niente sorpresi da quel gesto. "Ma questa è pazza" borbottò Calum quando attraverso il vetro della macchina vide la rossa camminare senza meta in un posto a lei sconosciuto. Kate svoltò a destra in cerca di un parcheggio, ignoranando del tutto i clacson delle altre auto.

"Vado io, voi state qui se volete o... insomma fate quello che vi pare, l'importante è che non vi perdiate" disse una volta fuori dalla macchina.

"Si mammina" il fratello non era entusiasta e come esserlo? La ragazza si allontanò lasciando quei due soli. "Maddison è una forte" rise leggermente Michael mentre affermò ciò. "Maddison è una cogliona" mormorò Calum per non farsi sentire dall'amico. Erano l'esatto contrario; Michael era affascinato dal modo di essere della rossa. Calum, invece, la odiava.

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Si portò la mano sul ventre dolorante preparandosi ad una nuova botta che l'avrebbe colpito lì, sullo stesso punto. "Ash.. basta per favore" si spostò, strisciando lontano da quel punto. Inutile. Si fermò quasi subito restando fermo, accasciato a terra, sfinito. "Ti avevo chiesto una cosa! E ho specificato che era urgente!" Gli lasciò un altro calcio, questa volta sull'anca sinistra. "No-n è fa-cile! I-io ci ho pr-ovato...te lo giuro" Si chinò per stare all'altezza di Luke e lo guardò negli occhi. "Ragazzino, non è facile nemmeno per me" sussurra avvicinando il volto a quello di Luke "Sfamarti come una bestia da macello" dice disgustato. "E pensare che ti ho pure fatto entrare in casa mia...che cosa dico io a quelli? Ci parli tu con loro?" Si mise in piedi cominciando ad andare avanti e indietro per tutto il vicolo cieco. "Non ti chiederò più cibo e tu non mi chiederai più soldi. Lasciami andare Ashton" lo stava supplicando ma non lui non voleva perdere quel povero ragazzo indifeso. Non capiva perché ma non se lo doveva far scappare. "Stronzate" sputò fuori mentre diede un pugno al muro sfiorando la guancia del biondo che rimase impassibile.

Della leggera pioggerellina iniziò a cadere dal cielo disinfettando le ferite del ragazzo. Si girò lentamente sentendo il rumore delle goccie poggiarsi su della carta. Con le mani toccò un foglio che era appena volato lì affianco a lui, attirando l'attenzione di entrambi. Ma ciò che li fece rimanere immobili fu una ragazza chinarsi su di esso e trascinarlo fuori delicatamente da sotto la mano di Luke. Ingnorando completamente i due che continuavano a guardarla.

Maddison alzò lo sguardo e finalmente li guardò per un istante. "Questo è mio" si rivolse a Luke. Lui annuì. "Hey rossa" Maddison si girò verso la voce che proveniva da Ashton. I capelli bagnati gli ricadevano sulla fronte facendolo sembrare ancora più attraente di quanto lo fosse già. Lei teneva stretto il suo foglio tra le dita tentando di ripararlo dalla pioggia, inutilmente. Improvvisamente chiuse gli occhi come se non ci fosse nessuno oltre a lei. Stava lì a occhi chiusi e lui fissava lei. Il ragazzo si chiese perché non rispondesse e se ne stava lì sotto la pioggia con un pezzo di carta fra le mani. Luke rimase accasciato a terra senza alcuna forza, appoggiato al muro con la faccia rivolta verso l'alto lasciando che la pioggia curasse il suo viso mal ridotto dalle botte prese poco prima.

Aprì gli occhi, come se si fosse svegliata improvvisamente, alzò un sopracciglio verso il ragazzo davanti a lei, sorpresa che fosse ancora lì. Si girò per andarsene. Non aveva più motivo per stare lì. Più che per Ashton era rimasta lì immobile per assaporare la freschezza dell'acqua piovana.

Le goccie di pioggia non sono altro che piccoli pezzi di cielo che si son tramutati in acqua.

Pensò prima di lasciare quel vicolo cieco.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 28, 2014 ⏰

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