Non lo so, Lee.

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Quando l'ambulanza arrivò, caricarono subito Harry su una barella e lo portarono in ospedale.

Salimmo anche io e Demi che, oltre che tenerci la mano e fissare Harry terrorizzate, non sapevamo che fare.

In qualche minuto che sembrò eterno, arrivammo in ospedale.

Aspettammo fuori dalla sua stanza fino a quando un dottore uscì e ci si avvicinò.

"Salve ragazze. Siete qui per Harry Styles, giusto?"

No, idiota, siamo fuori dalla sua stanza ad aspettare sue notizie perché non abbiamo nulla da fare alle 2 di notte. Mi limitai ad un "Sì."

"È in gravi condizioni, dovrei farvi qualche domanda per sapere cosa è successo."

Demi mi guardò tremante.

"Guardi, c'era solo la mia amica e non posso dire cosa sia successo, ma-"Allora è pregata di venire con me." Mi interruppe rivolgendosi a Demi.

Lei non distolse lo sguardo da me fino a quando io annuii facendole capire di andare.

Mi lasciai cadere su una sedia.

Mi passai una mano sul viso, non sapevo cosa fare.

Ad un certo punto il telefono squillò.

Louis.

Ah, finalmente si era accorto delle 24 chiamate senza risposta e dei 17 messaggi in segreteria.

Risposi.

"Pronto Tina, come mai hai chiamato così tante vol-"

"BRUTTO PEZZO DI IDIOTA, RISPONDI OGNI TANTO A QUEL FOTTUTISSIMO TELEFONO!"

"Tina..calmati.. va tutto be-"

"COME FACCIO A CALMARMI SE SONO QUA DA SOLA IN OSPEDALE CON DEMI TRAUMATIZZATA ED HARRY IN COMA?"

Merda, non avrei dovuto dirlo.

Anche se non ce ne avevano ancora parlato, dal battito cardiaco di Harry si era capito che era in procinto di morte, e se non era ancora morto era per forza in coma.

La voce di Louis si fece tremante.

"T..tina.. sei.. in ospedale...? Harry.. in coma..? Non è vero... dillo.. Tina stai scherzando...?"

Presi un respiro profondo e mi calmai.

"Louis, vieni. Abbiamo tutti bisogno di te ora. Sopratutto Harry. La sua stanza è la 258. Ti aspetto qua.."

Dall'altro capo sentii un singhiozzo ed una specie di ok.

Non avrei dovuto parlargli così.

'Mi scuserò dopo.' pensai.

Dopo una decina di minuti arrivarono Liam e Louis.

Appena vidi la sua faccia dipinta da una sorta di terrore e disperazione gli corsi incontro e lo abbracciai.

Non mi aveva mai abbracciato così forte... era da tanto che non ricevevo un abbraccio come quello..

Mise la sua testa nell'incavo del mio collo, bagnandolo di lacrime; gli misi la mano dietro il collo e gli diedi un bacio sulla guancia.

Continuò a singhiozzare per qualche secondo fino a quando alzò la testa e mi guardò.

Rimasi senza fiato fissandolo negli occhi: i suoi occhi azzurro ghiaccio lucidi e rossi... era una vista impressionante.

Cazzo, quanto era bello.

Gli accarezzai delicatamente la guancia "Ehi bimbo, andrá tutto bene. Ok?" gli sorrisi.

Ricambiò forzatamente il sorriso, e tornò a stringermi più forte di prima.

Sarei potuta morire nelle sue braccia, era l'unico a cui importava di me.

Forse.

Dopo qualche minuto alzò la testa

"Tina.. posso entrare?"

"Penso..penso di sì"

Mi staccai e gli sorrisi facendogli segno di entrare nella stanza.

Abbassò la testa ed avanzò verso la porta esitando. Dopo poco prese coraggio ed entrò.

Liam mi si avvicinò e ci guardammo per qualche secondo, poi ci sedemmo vicini su delle sedie.

"Pensi che si riprenderá?"

Sospirai

"Non lo so, Lee."

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