Mi hanno picchiata.

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La fissai per qualche secondo, sconcertata.

"Aspetta, ma Demi se n'è andata via stamattina... come.. cosa..."

"Tina,dov'è questa fottutissima camera?" Quasi urló Lottie disperata.

La guardai di nuovo, non sapendo cosa fare, cosa dire.

Dopo qualche secondo sbattei ripetutamente le palpebre e guidai Lottie verso la stanza di Demi.

Quando arrivammo davanti alla porta mi voltai verso Lottie che, senza pensarci un attimo vi si catapultò dentro.

La seguii a ruota.

"Demii! Oddio!"urlò piangendo.

Demi era sdraiata sul lettino, la faccia gonfia e con qualche livido.

Mi avvicinai frettolosamente a lei:"Dem.. cosa..."

Demetria socchiuse gli occhi e sussurrò:" Salve ragazze."

Sorrise debolmente. Un sorriso che cercava di rassicurarci, un sorriso sincero, che mi fece venire la pelle d'oca.

Lottie si accasciò vicino al suo letto e le prese una mano.

"Come è successo?" Disse con una voce affranta e con una lacrima che le rigò il viso.

Ci teneva davvero tanto a lei..

Il debole sorriso di Demi si spense, gli occhi si spensero e si fecero tristi per il terribile ricordo.

Poi respirò e deglutii rumorosamente.

"Mi hanno picchiata."

Pronunciò quelle tre parole con odio, amarezza e disperazione.

Io e Lot semiaprimmo leggermente la bocca, stupite.

"Erano quattro ragazzi, non mi ricordo bene i volti. Ricordo solo che uno portava una catena al collo e due anelli, sembrava un po' il capo."

Dovette interrompersi un paio di volte per finire di parlare, ancora scossa per l'avvenuto.

Lottie le prese la mano:" Dove è successo? Ci sono telecamere in quella zona?"

Demi prese ancora un lungo respiro."Di fronte alla spiaggia."

La guardai e mi persi nei miei pensieri.

"Oh. Dem, per caso ricordi se ''il capo'' aveva dei jeans?"

Posò lo sguardo su di me.

"Sì. Dei jeans strappati. E, ora che ci penso, sulla collana c'era scritto 'swag'."

Sbarrai gli occhi.

Mi sentii mancare il fiato e mi appoggiai alla porta.

Chiusi gli occhi e scivolai lungo la parete fino a sedermi per terra, sconvolta.

Lottie si lasciò sfuggire un gridolino e si avvicinò frettolosamente a me, sventolandomi con la cartellina delle analisi di Dem.

Quando rinvenii e aprii gli occhi, vidi Demi seduta sul lettino che mi fissava preoccupata e Lottie, ancora sconcertata dalla notizia di Dem, che mi sorreggeva.

"Tina, tutto a posto?"

Disse con certa preoccupazione Demi.

"Perché hai reagito così alla risposta di Dem?" Concluse Lottie guardandomi con aria preoccupata e sorreggendomi la testa.

Feci passare lo sguardo da una all'altra ragazza per poi guardare per terra.

No, non era possibile.

Non poteva essere successo davvero.

Come era potuto accadere?

"Tina!" Mi chiamò Demi interrompendo il mio momento di riflessione e riportandomi in quella orribile stanza dell'ospedale.

Deglutii e dissi con voce tremante:" Calum Hood."

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