La appena venticinquenne Mai Thi entrò nel reparto ospedaliero correndo, i capelli mossi di un rosa antico che sbattevano sulle sue spalle a tempo con la sua corse frenetica e con il suo cuore. Numerose lacrime scendevano dai suoi occhi e le annebbiavano la vista, riconosceva il corridoio solo dalle sue forme.
Mai era un groviglio di ansia e disperazione pronto ad esplodere e aveva corso dall'accademia di lingue fino a al pronto soccorso quando aveva ricevuto quella chiamata dalla Yueei.
Si sentì afferrare da due mani maschili poco prima della porta che annunciava l'ingresso della terapia intensiva. Thi riconobbe l'uomo che l'aveva trascinata e che ora la stava stringendo a se: Hizashi
"Non fanno entrare nessuno... è sotto stretta osservazione. Si deve ristabilire."
Mai tentò di lottare per liberarsi "Devo... Non posso... non reggo." era un lago di lacrime.
Il biondo la strinse a se "Ha ferite gravi" disse tra i singhiozzi della giovane "ma non mortali, guarirà, guarirà, te lo prometto..." la strinse a se con tutte le sue forze tentando di alleviare l'immenso dolore della sua amica.Tre settimane prima
"Dai!"
"No, non se ne parla."
In un marciapiede affollato nel centro di Tokyo due persone, una ragazza e un ragazzo, stavano discutendo. Lui con voce bassa e esasperata mentre lei con voce squillante.
"Non capisco perché! Voglio vedere i tuoi studenti Shōta." disse la ragazza correndo davanti la traiettoria del compagno e continuando a camminare all'indietro "Scordatelo, Mai." ribattè Aizawa mentre la più giovane sbuffava "Tu però hai conosciuto i miei compagni di corso."
Il trentenne la fissò negli occhi "Era diverso."
"Ceeeeeerto."
"Tu non eri la loro professoressa."
"Mi basta solo vederli in foto! Non ti sto chiedendo di un colloquio. Dai, fammi vedere una foto di classe!"
"No, basta."
"E comunque, caro Shō, so perché hai voluto vedere i miei amici di corso."
Aizawa alzò un sopracciglio abbastanza dubbioso "Sentiamo."
"Perché avevi paura che ci potesse essere un altro ragazzo che ci provasse con me."
"Come scusa?!"
Thi mise un sorrisetto di chi sa il fatto suo e vuole punzecchiare l'interlocutore provocandolo "Si,si... eri geloso."
"Hai finito di dire stupidaggini? O vuoi trovarti legata come Hizashi?"
"Eri geloso che ci potesse essere un altro ragazzo. Si,si te lo leggo in faccia caro." e nel mentre diceva ciò aveva messo il suo indice nel centro del petto di Shō facendolo fermare.
Il moro la stava guardando accigliato e contrariato "Ti prego di smetterla. Ora. Stiamo intralciando il marciapiede."
"È inutile negare l'eviden-"
Da lontano si sentì un "Aizawa sensei???" e i due guardarono chi fosse colui che chiamasse l'uomo. Si trovarono un trio di sedicenni, due maschi e una femmina. Uno dei ragazzi dei capelli rossi sparati in aria e il secondo, invece, biondi con una saetta nera tra di essi. Tutt'altro discorso per la ragazzina che invece aveva due occhi gialli e neri e la pelle rosa.
"Oh mio dio, che bei capelli!" disse la donna più piccola indicando i capelli di Mai del medesimo colore della sua epidermide "Oddio, è lo stesso colore!" disse ridendo.
"Sensei! Ma è in giro anche lei!" Si intromise il ragazzo biondo.
"Perché non posso?" Rispose burbero come al solito Aizawa.
"Sono i tuoi studenti vero?" Chiese la venticinquenne con un sorrisone enorme di chi sa che ha trionfato.
"Sarai felicissima ora." disse con ironia il più vecchio alzando gli occhi al cielo.
"Molto."
Il gruppetto guardava un po' confuso quella bizzarra scena. Una ragazza così solare che parlava come se conoscesse molto bene il loro burbero e scontroso professore.
"Sono Mai Thi, piacere." disse con un sorrisone
"Mina Ashido." si presentò la ragazza.
"Denki Kaminari." disse il ragazzo biondo
"Eijiro Kirishima." seguì il ragazzo rosso.
"Il tuo nome non è di qui." fece osservare Mina con ingenuità, Thi sorrise "Infatti, vengo dal Vietnam. Studio qui per imparare la vostra lingua."
Chi fu un Ohhh.... generale.
"Okay, tutto carino, possiamo andare, avrei anche altre cose da fare" fece secco Aizawa desideroso di chiudere la conversazione.
:"Sono felice di aver conosciuto qualche studente di Shōta. Parla sempre di voi"
:"Smettila di dire queste cose Mai, se no si montano la testa" detto questo il moro si girò incamminandosi lungo il marciapiede
:"È stato bello avermi conosciuto"
:"Anche per noi, signorina, buona domenica" fecero i tre sedicenni ricevendo il risposta un sorriso da parte di Thi.
Successivamente la rosa si girò per rincorrere il compagno che si stava allontanando chiamandolo a gran voce.~Angolo meeeeeee u.u~
Hey! Hey! Spero vi sia piaciuta questa mia piccola idea.
Piccola nota:
Io shippo come se non ci fosse un domani anche la EraserMic e questa storia non significa che tengo solo a questo genere, anzi! Adoro tutti e due 😄😄.
Tutto qui.
Vi sarei grata se mi diceste cose ne pensate, grazie 😊Saluti a voi! 🌵🌵🌵
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BNH Story (Aizawa Shōta x OC)
Short Story[Dal terzo capitolo] Non ci sarà un alba per me, ma dammi almeno un tramonto degno della persona che sono diventato e lasciami guardare albe degne di te.