Chapter 8. "love me, hate me"

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è oramai passato un mese dall'ultima volta che ci parlammo, ovvero da quando mi riaccompagnò a casa con la sua macchina:

lo guardai con faccia confusa e nel mentre iniziò a parlare: "devi dimenticarti di quello che è successo ieri"

è deciso, mi devo dimenticare di lui, soprattutto dopo quello che mi ha detto.

arrivo a scuola e mi sembra di guardare le persone intorno a me con aria diversa.

mi sento come se fossi sola in una marea di gente, come se fossi soltanto una goccia fra le tante..

che mi succede?

ad un certo punto mi sento perdere l'equilibrio e cado a terra.

solo dopo mi accorgo che è stato il ragazzo davanti a me

"scusami, non ti avevo vista"

"tranquillo" mi rialzo da terra

"comunque piacere, Mark" mi dice

"Lydia" gli rispondo

"beh, farò ritardo in classe, scusami ancora per averti fatta cadere, ci vediamo!" dice e poi se ne va

dopo averlo salutato vado in classe, attendendo che questa pesante giornata finisca al più presto.

uscendo da scuola prendo l'Mp3 e mi rilasso con il dolce suono della mia musica.

ad un certo punto vedo una persona accanto a me, tolgo le cuffie e lo saluto

"ehi, Mark"

"ciao Lydia, stai ritornando da sola?"

"si, mia madre mi aspetta a casa"

"va bene, allora ti accompagno"

"oh si.. grazie" sorrido leggermente

così continuammo a fare la strada verso casa mia, fin quando una macchina si ferma davanti a noi

è la sua macchina..

"che ci fate voi due qui?" dice Alex

"ti interessa?" gli rispondo fredda

"Lydia, vieni con me, lui non è una persona affidabile"

"di sicuro lo è più di quanto lo sia tu" gli rispondo di rimando

strattono Mark e dico "andiamocene"

appena tornata a casa, mia madre mi disse "tesoro, dobbiamo parlare di una cosa importante"

"tuo padre, beh.. pensano tutti che abbia ucciso una donna"

"cosa? chi è lei?" dico ansiosa e spaventata allo stesso tempo

"pensano che quella donna sia la moglie del sig. Montgomery"

"oddio.. come ha potuto? come ha potuto uccidere una donna innocente?" le lacrime iniziarono a scendere

"mi dispiace tesoro, mi dispiace davvero tanto" dice con aria triste

"ho bisogno di stare sola ora" dico a mia madre, che delusa e triste mi guarda e annuisce

salgo in camera mia e inizio farmi le solite domande sulla giornata di oggi.

perché è intervenuto? non poteva stare dov'era dopo quello che mi ha fatto?

ovviamente no

non può dirmi di dimenticare tutto e poi presentarsi come se nulla fosse

ma cosa sta facendo?

non capisco proprio cos'abbia, prima era così scherzoso e adesso?

adesso non mi guarda nemmeno

poi conosco un ragazzo dal nulla e inizia ad essere carino con me

magari dovrei far conto solo alle persone che non mi fanno soffrire

e specialmente, non può dirmi con chi posso stare o chi non.

mi addormento con questo pensiero:

se vuole la guerra, che guerra sia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 18, 2019 ⏰

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