VIII

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<< Alex! Alex, dove sei? >> Angel continuava a spostare il suo sguardo da una parte all'altra, con la speranza di ritrovare il suo amico. Sentiva caldo, ma non capiva il perché dato che si trovava fuori al buio della notte. Urlò per la milionesima volta, ma nessuno rispose.

<< Non noti nulla di strano? >> una voce ruppe il silenzio, facendola spaventare. Angel riconobbe immediatamente che quella voce appartenesse a lui, ma pur guardandosi intorno non vi era nessuna traccia del ragazzo ghiaccio. Stava impazzendo, sicuramente.

<< So che sei tu Devil, smettila di scherzare. Adesso sto iniziando ad aver paura >> voleva semplicemente andare via, correre a casa e finirla lì. Avrebbe continuato con la sua vita regolare, dove niente e nessuno ne faceva parte.

<< Che ore sono? >> Angel si mise a ridere istericamente. Seriamente? Tutto ciò era assurdo. Guardò l'orario sul suo cellulare e si sentì irrigidire immediatamente. Com'era possibile? Ora e data non coincidevano con il presente.  Improvvisamente tutto si fece buio, la ragazza non riusciva a vedere più nulla.

Angel si svegliò di soprassalto quella mattina. Erano le 8:00 e lei era estremamente in ritardo! Stavano per iniziare le lezioni e lei non poteva assolutamente ritardare. Ancora scossa dal sogno fatto quella notte, si alzò e si recò in bagno per lavarsi e vestirsi il più velocemente possibile. Prima o poi mi farò cacciare, aish!

Inutile dire che quando Angel entrò di corsa nella classe si beccò un enorme rimprovero dalla professoressa per il suo ritardo. Le lezioni passarono in fretta, Angel immersa nei suoi pensieri per la prima volta non prese appunti e non seguì come sempre. Ripensava costantemente al sogno, cercando di capire cosa volesse significare. La data di quel giorno non era sconosciuta ad Angel, ma non riusciva a collegare la data ad un evento. Avrebbe raccontato tutto ad Alexander e si sarebbe fatta aiutare con le ricerche. 

Alexander, d'altronde, aveva saltato le lezioni senza avvisare Angel. Voleva scoprire di più su quella situazione, ma prima voleva scoprire qualcosa su quel ragazzo...Devil. Gli stava altamente antipatico e non voleva che Angel diventasse una sua vittima, l'avrebbe protetta. Il cellulare cominciò a squillare e si illuminò al nome di Angel.

<< Pronto? >> rispose con un tono abbastanza calmo. 

<< Alex ti ho cercato prima, dove sei? Perchè non sei a lezione? >> il ragazzo sorrise alle domande di Angel. Quella ragazzina sarebbe stata la sua rovina, era così gracile e tenera da non poter far altro che pensare di abbracciarla sempre per proteggerla dagli sguardi altrui. Si era affezionato velocemente ad Angel, erano l'uno l'opposto dell'altro, ma era proprio ciò che incuriosiva Alexander. 

<< Non avevo voglia di ascoltare i professori oggi, tutto qui. Sto bene, tranquilla. >> dopo attimi di silenzio Angel continuò a parlare.

<< Devo raccontarti una cosa importante e tu devi aiutarmi. Ci vediamo in mensa, sbrigati >> non gli diede neanche il tempo di rispondere che aveva terminato la chiamata. Il ragazzo sorrise e scosse la testa, per poi prendere la sua amata felpa nera e recarsi in mensa.

Chissà cosa aveva di così tanto importante da dirgli.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 30, 2019 ⏰

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