II

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20:30

Angel si trovava seduta a tavola con i suoi genitori che parlavano fra loro, ma con la mente non si trovava lì. Non sapeva come aprire il discorso. Mi sto facendo troppe paranoie, pensò.

<< Angel, ci sei? Sto parlando con te. >> sua madre la risvegliò dai suoi pensieri.

<< Scusa mamma, dicevi? >> Grace le sorrise per farle capire di non preoccuparsi.

<< Io e tuo padre sappiamo quanto sia importante per te quella scuola, quindi abbiamo deciso di fare il possibile per aiutarti. >> Un immenso sollievo si fece spazio nel suo petto e tutte le paranoie finalmente erano scomparse. Non riuscì a trattenersi dal lanciare un gridolino, cosa che fece ridere entrambi i genitori.

<< Grazie mamma. Grazie papà. E' la notizia più bella dopo quella dell'apertura dell'Accademia e...>> la madre fermò subito il suo fiume di parole con un gesto della mano, poi le disse << C'è ancora un'altra cosa. Vedi, noi di ciò ne abbiamo parlato questo pomeriggio. Tuo padre si è già informato sul prezzo dell'iscrizione ed è di 200£ al mese >> poi continuò il discorso suo padre.

<< L'Accademia apre mercoledì, quindi potrai ufficialmente iniziare le lezioni l'indomani >>

Angel non aveva parole o, semplicemente, non le bastavano. In quel momento il suo cervello era connesso solo all'Accademia, per il resto tutto era nero. Sentì una guancia farsi umida, istintivamente si portò una mano su di essa e notò di star piangendo. Era da tanto che aspettava una notizia del genere.

Avrebbe potuto studiare per poter migliorare la tecnica e il linguaggio. Avrebbe conosciuto persone come lei, tutte legate da un'unica passione. Avrebbe fatto passi in avanti per raggiungere il suo sogno: scrivere un libro. Forse era un'egoista a pensarlo, ma era ciò che si meritava e ne era felice

Grace, commossa per via della figlia, l'abbracciò e il padre la osservava sorridendo.

<< Dai, adesso vai a preparare tutto il necessario che fra un giorno ti trasferisci nei dormitori. >> Ancora scossa dalla notizia, Angel andò in camera e cominciò a preparare la valigia e un borsone con l'occorrente necessario. Una volta finito, si distese sul letto a pensare e a ripensare su molte cose. Non si accorse di quanto altro tempo passò, ma cadde nelle braccia di Morfeo lentamente, con un sorriso ad incorniciare il suo volto e un unico pensiero nella testa: si sentiva come un cantautore prima di un concerto, ansioso al massimo e pronto a distruggere il palco con la propria musica.

***

Il suono della sveglia riecheggiava in tutta la stanza. Angel non fu mai così felice di sentire quel rumore assordante. Finalmente il giorno tanto atteso era arrivato. Era giovedì.

Si alzò in fretta e si recò in bagno per farsi una doccia. Il getto d'acqua calda era rassicurante, sembrava come se con esso scivolassero via tutti i pensieri. Finita la doccia, ritornò in camera e si vestì come suo solito: un jeans completamente nero e una camicia estiva verde militare. Non dava molta importanza al suo look, l'importante è che si sentiva a suo agio.

Scese giù in cucina dove i suoi genitori l'attendevano per la colazione, anche se il suo stomaco non voleva saperne di cibo.

<< Buongiorno, Angel. Emozionata? >> suo padre era sempre stato così, sulle sue e di un'educazione che al giorno d'oggi è rara trovare fra la gente. Si limitò ad annuire con il capo, avvicinandosi al cesto della frutta per prendere una mela rossa. In realtà non aveva voglia di parlare, voleva solo sbrigarsi il prima possibile per andare via. Non che volesse lasciare i suoi genitori, ma non vedeva l'ora di mettere piede in quell'Accademia.

Erano le 8:00 in punto. Con valigia e borsone fra le mani, Angel si trovava davanti a quel maestoso edificio. Era stupendo. Se fosse stata un'artista, in quel momento avrebbe desiderato una tela e dei pennelli. Dall'esterno l'edificio si presentava in pietra, stile medievale. Ad accoglierti vi erano le porte di un alto cancello in ferro.

I genitori non potevano entrare, quindi li avrebbe salutati in quel momento. Li guardò grata, sorridendogli calorosamente.

<< Oh, dai, venite qui che vi abbraccio! >> sentì gli occhi farsi lucidi, ma non avrebbe pianto.

<< Sono fiera di te, bambina mia. Impegnati al massimo e fai amicizie, intesi? >> le disse la madre. Annuì e sciolse l'abbraccio.

Si voltò verso l'edificio e varcò il cancello pronta per la sua nuova vita.

Angolo autrice:

Ecco a voi il secondo capitolo! Finalmente Angel è riuscita ad iscriversi nella nostra bellissima Accademia. Dal terzo capitolo in poi andremo a scoprire qualcosa sull'Accademia e ci saranno nuove entrate. 

Come sempre, spero che vi piaccia e alla prossima!

-Tanya.

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