Capitolo 1

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Marinette's pov

- MARINETTE! - urlò mia madre dal piano di sotto facendomi scattare.

Poco meno di un minuto dopo aprii la botola della mia camera per far entrare mia madre.

- Si può sapere perché hai chiuso a chiave? Sai che non mi piace! - esclamò la donna

- Scusa mamma, però...voglio dire ho comunque 17 anni e ogni tanto vorrei avere la mia privacy - mi giustificai

- Puoi averla anche senza chiudere a chiave -

Sospirai e alzai gli occhi al cielo.
Per carità, i miei genitori mi facevano fare di tutto e bastava chiedergli di essere lasciata in pace per non farli salire in camera mia quando non volevo, ma a volte non sapevano resistere a vedere che cosa stavo combinando...motivo in più per non lasciare la porta aperta.

- Lasciala aperta oppure ti faccio scendere e il film lo vieni a vedere giù- disse indicando il mio computer in fermo su un film

- Va bene, non chiudo a chiave però non salite, per favore - la pregai

Lei annuì e se ne andò.
Sospirai rassegnata, sapevo che sospettava qualcosa e come se lo sapevo, però ne lei ne mio padre avevano detto niente, quindi, per ora andava bene così.

Andai verso il mio armadio e lo aprii

- E ora che si fa? - mi chiese il mio ragazzo facendomi scoppiare a ridere.

Io e Adrien ci stavamo beatamente guardando un film finché mia madre non aveva deciso di disturbarci.
Vi chiederete che c'è di male giusto?
Peccato che i miei genitori non sapevano ne della sua presenza, visto che un certo gatto era passato dal tetto e non dalla porta, ne che ero fidanzata.

- Potremmo continuare a guardare il film e rischiare che ci scoprano oppure potresti tornatene a casa e vederci domani - proposi

- Io ho una terza opzione... perché ai tuoi genitori non glielo diciamo? - mi disse Adrien

Lo guardai e scossi il capo, non me la sentivo di dirglielo, soprattutto a mio padre. Non dopo l'ultima volta che gli avevo detto che mi piaceva un ragazzo

- Ricordi papà mannaro? - chiesi

Adrien mi guardò per un po' confuso e poi la sua espressione cambiò in stranita.

Si se lo ricordava. E come non avrebbe potuto? Dopotutto era colpa sua se mio padre era stato akumizzato o meglio di Chat Noir.

- Non ricordarmelo - borbottò infatti il mio ragazzo

Eh sì, Adrien, hai il sacrosanto dovere di sentirti in colpa!

- Ok me ne vado - disse Adrien sbuffando - Con la mia scorciatoia preferita...Plagg trasformami! -

Al posto del mio modello preferito apparve il gatto più vanitoso di tutta Parigi

- Allora...a domani My Lady - disse Chat Noir facendomi il baciamano

- Gatto ruffiano - ribattei

                             ***

- Ma come mai da due settimane arrivi sempre in orario? - mi chiese Alya sedendosi al mio fianco

- Perché devo migliorare i miei voti scolastici e se arrivo in orario è un passo avanti - risposi

Era vero, anche se ora avevo un motivo più che valido per arrivare in orario.
E il mio motivo entrò in classe proprio in quel momento facendomi l'occhilino.

- Adrienuccio mio! - esclamò Chloé saltando al collo di Adrien senza ritegno e cospargendogli la faccia di baci.

Mi venne un moto di stizza e un tic all'occhio destro.
Ispira ed espira Marinette, ispira ed espira, va tutto bene.

- Che cozza! - esclamò Alya facendo un verso disgustato ma ero troppo concentrata ad insultare Chloé mentalmente per badare a quello che diceva la mia migliore amica.

Adrien riuscì a scollarsela di dosso solo quando entrò la professoressa per iniziare la lezione.
Quando si sedette al suo banco mi lanciò un'occhiata dispiaciuta e alzai gli occhi al cielo.

Il biondo a quel punto si voltò completamente verso di me, dandomi tutti la sua attenzione.

- Non puoi prendertela con me - piagnucolò

- Adesso sai chi sembri? - dissi incrociando le braccia sotto al seno - Il mio gatto -

- Miao! - esclamò lui

- Emh...ragazzi? Vi disturbo? - chiese la Bustier

Io e Adrien ci guardammo attorno e ci rendemmo conto che tutta la classe aveva l'attenzione su di noi e sulla nostra interessante conversazione.

- Voltati - borbottai lanciando un'occhiataccia al ragazzo davanti a me

- Ok...bene...iniziamo la lezione - disse la professoressa ridacchiando

Mi sentii il volto completamente in fiamme per la vergogna.

- Che cosa sta succedendo? - mi chiese Alya all'orecchio quando la professoressa cominciò a spiegare

- C...che...co...n...nie...n..te - balbettai

- Si come no - rispose la mia amica - Lo so quando menti amica mia -

Annuii e poi scossi il capo, stavo andando nel pallone, completamente.
Perché riuscivo a mantenere il segreto su Ladybug e non quello della mia relazione con Adrien?

Be' perché quello era Adrien Agreste e tutte le ragazza della mia età e non gli sbavavano dietro!

Ti amo...con e senza maschera!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora