Capitolo 4

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Marinette's pov

Misi l'ultima maglietta nella borsa e sospirai.
Ero pronta!

La nostra scuola aveva organizzato una gita di dieci giorni in Brasile, a Rio de Janeiro per la precisione.
Questo perché la nostra classe aveva vinto un concorso con dei lavori che avevamo fatto quell'anno, altrimenti non ci avrebbero mai portati dall'altra parte del paese.
E domani era il fatidico giorno della partenza. Ci aspettava un pullman davanti alla scuola, alle 4 di mattina, per andare poi in aereoporto e prendere l'aereo alle 6 e la mia unica preoccupazione era che non sarei riuscita a svegliarmi in tempo, quindi mi avrebbero lasciato qui!

Mentre ero persa nei pensieri catastrofici, immaginando le peggiori figuracce per raggiungere l'aereo, mi squillò il cellulare.
Lo presi senza guardare chi era

- Sono sicuro che stai pensando che domani mattina non ti sveglierai e perderai l'aereo, in modi fantasiosi si intende - mi disse la voce di Adrien all'altro capo del telefono

- Dici che se mi trasformo in Ladybug mi sveglierò domattina? - chiesi speranzosa

- Marinette... - sospirò lui - Senti, vuoi che vengo a dormire da te? Così è sicuro che non fai tardi -

Ci pensai su, la proposta del mio ragazzo era allettante, lo ammetto e poi i miei genitori sapevano che stavamo insieme da ormai un mese.

Quindi, che male c'era?

E poi se dovevo essere sincera, non era propriamente la prima volta che io e Adrien dormivamo insieme

- Allora? - chiese

- Lo chiedo ai miei e ti faccio sapere, non penso che mi faranno storie, comunque -

- Ok -

Chiusi la telefonata e scesi in pasticceria per vedere che cosa mi dicevano

- Mamma, papà...stasera può venire Adrien e...restare a dormire? - chiesi

Loro si voltarono a guardarmi con la faccia stralunata. Papà deglutí un paio di volte e mamma evitava il mio sguardo.

- Viene perché domani almeno è sicuro che mi sveglio, ha detto che mi butta giù dal letto, viene solo per quello...e poi, siamo ragazzi responsabili e se proprio dovessi fare qualcosa, con il mio ragazzo, non lo farei in casa mia, con i miei genitori al piano di sotto - spiegai tutto d'un fiato

- Ma certo tesoro, lo sappiamo - disse mia madre - A noi fa più che piacere se viene -

- Ma, Sabine... -

- Niente ma, noi ci fidiamo di Marinette -

Si vedeva lontano un miglio che cercava di auto convincersi.

Sorrisi speranzosa e li guardai

- Allora? Può venire? - chiesi

- Si! - esclamarono all'unisono

- Ok grazie -

Tornai in camera mia e lo chiamai

- Puoi venire -

                              ***

Adrien's pov

- Marinette è di sopra - mi disse Sabine quando entrai in casa

- Grazie -

- Vuoi mangiare qualcosa prima di andare al letto? - mi chiese

- No grazie ho già stuzzicato qualcosa-

- Come vuoi, ma sei hai fame... -

- Si grazie -

Alla fine salii in camera di Marinette ed entrai senza bussare. Tanto sapeva che stavo arrivando...e non seppi se pentirmene o meno...

Marinette era di spalle all'entrata ed era in intimo, o meglio, lo era solo per metà visto che non indossava il reggiseno.

- Non voltarti per nessuna ragione al mondo! - esclamai

- Aaaàah! - gridò portandosi le mani al petto.

Si voltò di scatto continuando a coprirsi e mi fulminò.
Era rossa come la sua solita tuta a pois ed ero sicurissimo che io non ero da meno

- ESCIIIII - urlò

Non me lo feci ripetere una seconda volta e tornai al piano di sotto, rischiando di cadere e rompermi l'osso del collo

- Che succede? - mi chiesero i coniugi Dupain-Chang trovandomi seduto per le scale

- Si...Emh...stava...ecco...insomma... - balbettai

Loro mi guardarono confusi

- Adrien salì immediatamente! - mi richiamò la mia ragazza

- Emh...vado -

E schizzai al piano di sopra

                               ***
Sentii la sveglia suonare e aprii gli occhi, allungando poi il braccio per prendere il telefono e spegnerla.

- Uffa, perché hai messo la sveglia così presto - si lamentò Plagg

- Perché alle 4 abbiamo il pullman - risposi sbuffando

Guardai Marinette che stava, ancora, dormendo e non aveva sentito la sveglia. Probabilmente nemmeno le cannonate l'avrebbero fatta alzare!

La scossi per una spalla, ma l'unica cosa che ottenni fu un lamento da parte sua.

- Marinette svegliati - dissi facendole una carezza

Borbottò qualcosa e si voltò dalla parte opposta.
E menomale che ero venuto!

La presi e la voltai di nuovo verso di me

- Principessa, è ora di svegliarsi - la chiamai

- Lasciami dormire mamma...- borbottò

Sorrisi e mi piegai verso il suo viso, baciandola.
Poco dopo la sentii rispondere e sorrisi contro la sua bocca.
Mi staccai e la guardai

- Allora eri sveglia - dissi

- No, è stato il bacio del principe azzurro - mi rispose dandomi un bacio a stampo

Ammiccai verso di lei, per baciarla di nuovo ma Marinette mi mise una mano sul viso, respingendomi.

- Dobbiamo alzarci gattino, altrimenti ci lasciano a piedi - mi disse

Non potei fare altro che sbuffare e alzarmi

- Però stavo comodo - mi lamentai facendola scoppiare a ridere.




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