ғᴀʀᴇʟsᴋᴇᴛ
ʟ'ᴇᴜғᴏʀɪᴀ ᴄʜᴇ sɪ ᴘʀᴏᴠᴀ ϙᴜᴀɴᴅᴏ ᴄɪ sɪ ɪɴɴᴀᴍᴏʀᴀ ᴘᴇʀ ʟᴀ ᴘʀɪᴍᴀ ᴠᴏʟᴛᴀ
Il bigliettino era di color pervinca.
Renjun amava quel colore.
E forse amava anche ricevere sempre quei piccoli post-it che venivano attaccati alla porta del suo appartamento.
E un sorriso spuntava sempre sulle sue labbra la mattina. Che la giornata fosse partita male, o che fosse continuata nei modi peggiori, un sicuro sorriso Renjun lo faceva.
E tutto per via di quei piccoli pezzi di carta.
Aprì il suo zaino per metterci dentro il post-it.
Se lo portò dietro alle spalle e scese le scale del condominio nella quale viveva.
Il Sole l'aveva accolto con un forte abbraccio quella mattina, accarezzandogli successivamente il viso.
Le nuvole d'acciaio erano ormai un lontano ricordo.
Era ormai primavera e tutto rinasceva con la stessa bellezza di un sorriso.
Renjun si bloccò un attimo, vedendo una piccola margherita, era la prima che quell'anno vedeva.
La raccolse e la tenne in mano con la stessa delicatezza con cui si trattano oggetti cari.
Quando aveva accarezzato i piccolissimi bianchi petali, piccoli e bianchi come le ali di una farfalla, aveva percepito scoppiargli il cuore.
Era la prima margherita che prendeva in mano quell'anno.
L'avrebbe regalata a Jeno.
Il suo migliore amico amava le margherite.
E le amava anche Jaemin, che stava nascosto dietro un albero ad osservare quanto una rosa vicino a Renjun avrebbe sfigurato.
