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Io:"che imbarazzo! Ora tua mamma penserà di avere ragione!"
C:"lasciamola pensare... Comunque tu non hai ancora risposto alla mia domanda"
Io:"vai a farti fottere Dallas"
C:"insieme a te con piacere"
Io:"spero che un dolente ti mangi"
C:"cos"
Io:"nulla, lascia stare... Senti tu ricordi qualcosa di sabato?"
C:"si, ricordo ogni singola cosa."
Io:"come immaginavo.. Aspetta COSA?!?RICORDI TUTTO?"
C:"Esatto, ogni dettaglio, anche il modo in cui hai ricambiato il bacio e poi mi hai respinto... Che ne dici di continuare ciò che avevamo iniziato?"
Afferma mentre si avvicina
Io:"ti sbagli, non avevamo iniziato proprio nulla, sei tu che mi hai baciata quella notte"
C:"ma tu hai ricambiato, ammettilo che ti è piaciuto"
Io:" i primi 2 secondi ho ricambiato lo ammetto ma quando ho realizzato ciò che stavo facendo mi sono subito staccata e per tutta la serata ti ho respinto"
C:"si si pensala come vuoi"
Io:"senti ma.. Se eri ubriaco.. Come fai a ricordarti tutto?"
C:"semplice, non ero ubriaco"
A quell'affermazione schiudo la bocca e rimango paralizzata
Io lo ammazzo
Io lo ammazzo
Io:"CIOÈ TU VUOI DIRMI CHE PER COLPA TUA HO PERSO LE MIE MIGLIORI AMICHE?"
C:"Era questo il piano"
Io:"di cosa stai parlando?"
C:"io e Susan volevamo rovinarti la vita e a quanto pare ce l'abbiamo fatta"
Le lacrime iniziano ad accumularsi e il respiro a mancare, afferro il mio zaino e mi dirigo verso la porta ma lui mi afferra il polso, stringo i denti per il dolore
Io:"LASCIAMI"
C:"Eddai non te la sarai presa per un bacio"
Io:"ho. Detto. LASCIAMI"
Urlo ormai con le lacrime che scorrono sulle mie guance
Lui finalmente fa come dico e io inizio a sentire bruciore... Guardo il polso e noto la felpa sporca di rosso... Merda.
Subito nascondo il braccio dietro la schiena sperando che non l'abbia notato
Io:"d-devo andare"
C:"Federica... Ti tagli?"
Io:"pf.. No ma ti pare?"
C:"ti ho già detto che non sai mentire"
Io:"devo andare ciao"
Dico per poi aprire la porta che lui però richiude
Io:"PORCA PUTTANA MI LASCI USCIRE SA QUI?"
C:"No. Non voglio che tu ti faccia del male"
Io:"FIGA MA TI SENTI? PRIMA DICI CHE VUOI ROVINARMI LA VITA E POI DICI CHE NON VUOI CHE IO MI FACCIA DEL MALE, MA SEI BIPOLARE FORTE! SEI RIUSCITO NEL TUO INTENTO COSA VUOI DI PIÙ? VUOI RINFACCIARMI QUANTO FACCIA SCHIFO? VUOI RINFACCIARMI IL FATTO CHE NON MI VUOLE NESSUNO? BEH TRANQUILLO CHE LO SO GIÀ, E ORA PER FAVORE LASCIAMI ANDARE "
C:" no, vieni che almeno ti disinfetto e ti cambio la fasciatura"
Io:"cosa non capisci della frase:lasciami andare?"
C:"non voglio farti andare a casa così, potresti sentirti male"
Io:"smettila di fingere che ti interessi qualcosa di me, lo sappiamo tutti che mi odi, come io odio te perciò finiscila qui"
C:"voglio solo aiutarti porca merda e ora vieni!"
Io:"te lo scordi, io me ne torno a casa"
C:"stai perdendo troppo sangue"
Io:"non me ne fotte un cazzo, lasciami andare"
C:"se non accetti con le buone, accetterai con le cattive"
Afferma per poi prendermi in braccio;sono a penzoli, ho le gambe davanti al suo petto mentre con il Busto sono sulla sua schiena e ho una bellissima visuale della sua faccia, cioè del suo culo
Io:"CAMERON LASCIAMI DIO SANTO"
Lui ride
Ma ti ficco un ippopotamo su per il culo voglio vedere se ridi ancora troione.
Finalmente arriviamo in bagno e lui mi fa sedere sul water
C:"alza la manica"
Faccio come mi dice e quando vede tutti i tagli sbarra gli occhi
C:"quando li hai fatti?"
Io:"non sono cazzi tuoi"
Lui annuisce e seguono minuti di silenzio in cui mi disinfetta, quando sta per fasciarmi alza lo sguardo e intreccia il suo sguardo con il mio
C:"perché?"
Dio ma sto qua continua a fare domande?
Io:"te lo ripeto, non sono cazzi tuoi"
Lui sbuffa e mi fascia
C:"ecco fatto"
Io:"grazie e ora ciao"
C:"vuoi veramente uscire con la felpa sporca di sangue?"
Io:"non si vede molto"
C:"la felpa è bianca... Aspe ti porto una mia felpa"
Io:"non serve, vado a casa grazie"
C:"no, aspetta qui"
Sbuffo ma decido di fare come dice, due minuti dopo torna con una felpa semplice nera
C:"ecco, indossala e riportamela domani a scuola"
Io:"... Dovresti uscire"
C:"a me non dispiace la visuale"
Io:"esci dal bagno coglione"
Lui finalmente mi ascolta ed io metto la felpa per poi uscire
Io:"domani alla stessa ora a casa mia, ciao."
Affermo per poi andarmene.

Arrivo a casa e stranamente trovo mio papà
Io:"hei, da quanto tempo"
P:"heii piccolina sto preparando la cena, siediti a tavola"
Ma enculet
Io:"non ho fame, vado a dormire sono stanchissima"
P:"ok, buona notte"
Io:"notte.."
P:"ah!domani mattina parto per un viaggio di lavoro, starò via due settimane, fai venire qua qualche tua amica"
Io:"oh... Ehm.. Ok, buon viaggio"
P:"grazie, ti voglio bene"
Vaffanculo va.

Chiudi a chiave la porta della camera e mi rifugio in bagno, tolgo la fasciatura e inizio a fare dei tagli, su un braccio scrivo DYLAN mentre sull'altro scrivo MAMMA;quando sento gli occhi farsi pesanti mi appoggio al muro e mi addormento.

***
Il mattino seguente mi sveglio in mezzo a una pozza di sangue
Io:"merda"
Alla velocità della luce sistemo tutto e metto a lavare i vestiti per poi indossarne di nuovi, indosso un paio di jeans grigi e una felpa nera, faccio la cartella in cui metto la felpa di Cameron e mi dirigo a scuola.

Quando arrivo noto Cameron con un gruppo di ragazzi che credo siano della squadra di Lacrosse avvicinarsi
X:"oh ecco qui la verginella autolesionista"
X2:"dicci, quanti tagli ti sei fatta oggi?"
Le lacrime iniziano ad accumularsi
Cam:"povera è triste perché il papino non le prende le scarpe che le piacciono"
Mi giro verso di lui e lo guardo con un misto tra tristezza e delusione, prendo la felpa dallo zaino e mi avvicino a lui, quando sto per consegnargliela gli tiro una sberla su quel bel faccino che si ritrova e lascio cadere la felpa per poi correre in classe.

***
Sono le 3 e sto aspettando che arrivi Cameron, oggi fortunatamente a scuola non ho più incontrato nessuno di quei tizi.

Driin driin

Ecco il coglione, apro la porta e non lo degno di uno sguardo
Io:"siediti qui, io vado a prendere il computer"
Lui fa come dico, quando però torno giù non lo vedo più
Io:"coglione dove sei?"
Nessuna risposta
Io:"smettila di fare il bambino e vieni qui a lavorare"
Ancora una volta nessuna risposta, annoiata mi siedo appoggiando la testa sul tavolo.
Ad un certo punto sento qualcosa di liquido sulla mia testa e quando alzo lo sguardo noto un uovo colare sopra i miei capelli e Cameron che piange dalle risate
Io:"IO TI AMMAZZO PORCA MERDA"
C:"Uuuu che paura"
Io:"MUORI"
Dico per poi tirargli una sberla e correre in bagno a lavarmi i capelli.
Dio giuro che lo ammazzo.
Prendo shampoo e balsamo e con la testa nel lavandino inizio a sciacquare da sta merda, a metà dell'opera Cameron entra in bagno
Io:"anche qui devi rompere?"
C:"volevo aiutarti"
Io:"anche ieri volevi aiutarmi, guarda cosa è successo"
C:"scusa"
Io:"ma muori"
C:"dai fatti dare una mano"
Io:"se vuoi veramente aiutarmi, togliti dalle palle"
Lui, ovviamente, non mi ascolta e si posiziona dietro di me,mentre io sono piegata sul lavandino...
Io:"potresti per favore spostarti da lì?"
C:"eh perché?"
Io:"devo anche dirtelo?"
C:"uff che rompi che sei, voglio aiutarti"
Io:"io non voglio il tuo aiuto perciò vattene"
Lui sbuffa e si piega per aiutarmi a sciacquare i capelli... Dio sempre troppo una brutta cosa
Io:"... Cameron l'intento non è bagnarmi la maglietta ma i capelli"
C:"ah... Eh vabbè mi sono confuso"
Io:"dio santo esci da questo bagno"
C:"no"
Non rispondo e finisco di lavarmi i capelli per poi mettermi l'asciugamano in testa.
Prendo un respiro profondo e mi appoggio al lavandino
Io:"senti Cameron... Non incontriamoci più che è meglio, non riusciamo a concludere niente, continui a rompere il cazzo e io non ti sopporto. Dividiamoci le parti e fine, ci incontreremo una volta prima di consegnare il progetto"
Non risponde
Io:"Cameron... Ci sei?"
Finalmente si risveglia
C:"eh.. Ah si scusa mi ero incantato"
Io:"a guardarmi le tette..."
Dico diventando un peperone
C:"cosa te lo fa capire?"
Io:"sei Cameron Dallas... Vabbè hai capito cosa ho detto?"
C:"si"
Io:"perfetto ora usciamo"
Affermo per poi sorpassarlo e andare a cambiarmi la maglietta.
Quando mi sono cambiata scendo in salotto, prendo il computer e lo riporto nell'ufficio di mio papà... Un foglio però attira la mia attenzione, dice:"certificato di adozione"
...
Lo leggo.
L'aria inizia a mancare, la vista diventa offuscata
Io:"CAMERON! CAMERON VIENI SUBITO PER FAVORE"
Dico appoggiandomo al muro
Io:"CAMERON AIUTAMI"
sento dei passi per le scale
C:"Federica tutto ok?"
Io:"NO! VAI IN CAMERA MIA E PRENDI L'INALATORE"
Dio.
Lui torna alla velocità della luce e mi passa l'inalatore, quando inizio a riprendermi lo ringrazio anche se la testa continua a girarmi
C:"cos'è successo?"
Io:"io.. -"
Non riesco a finire la frase che sento le gambe farsi molli e mi lascio cadere a terra, l'ultima cosa che sento sono due braccia che mi afferrano

My New Life//magconDove le storie prendono vita. Scoprilo ora