~ Capitolo • 13

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Io: cosa c'è da mangiare?
G: em... Jessica?
Io: si? Allora cosa c'è da mangiare?
G: le lasagne...
Io: mm Buone!
Mi metto a sedere tra Logan e Kendall.
Io: bene buon Appe!
(al posto che dire Buon appetito dico buon Appe così faccio prima )
C: cosa hai...?
S: come hai fatto...?
L: dove le hai prese...?
K: perché l'hai fatto...?
J: quando hai cambiato...?
Io: che c'è!? Che avete?
K: sei... Diversa.
J: già.
Io: non vi piaccio?
C: anche se fosse così non sei più tu.
Io: be meglio la vecchia Jessica era troppo gentile, troppo ingenua, ha sofferto per delle persone che non la meritano ed è stanca.
L: io ti preferivo prima...
Io: be ti arrangi! Mi è passata la fame io esco con dei miei amici... Ciao!
Esco di casa prima che potessero replicare... mando un messaggio a Raffaello e a Federico forse loro apprezzeranno il cambiamento.
X: Che bella pupa... Jessica?
Io: Ciao Raff...
R: wao... sei... davvero bella!
Io: grazie.
X: wao Raffaello presentami questo splendore.
R: Federico è Jessica.
F: come? Jessica, la stessa Jessica che prendevamo in giro?
Io: si sono io.
F: scusa per tutto bellezza.
Io: non ti preoccupare.
R: che si fa?
Io: andiamo in disco?
F: ok chiamo anche gli altri.
Fede chiama gli altri del gruppo.
R: stanno arrivando.
Vedo un ragazzo e due ragazze... sono delle troie ma posso provare ad entrare in mezzo a loro.
Io: io sono Jessica.
X: Diego incantato.
Cazzo che figo!! Alto, moro, occhi azzurri e fisico da urlo.
X: noi siamo Iris e Paola.
D: ragazzi che belle che sono vero?
F: già stupende.
D: lei è mia.
Dice indicandomi.
Io: chi è il capo?
D: sono io.
Io: allora può andare.
I: bella lui e mio!
Io: senti aspirapolvere stai zitta che e meglio.
lei rimane in silenzio.
D: bel caratterino.
Io: nessuno mi mette i piedi in testa ricordatelo.
D: mi piace così aggressiva.
Pa: Raffaello andiamo!?
R: si baby.
I: si Fede muoviti!
F: arrivo.
D: potresti diventare anche il capo delle femmine e insieme comanderemo tutti.
Io: mi piace questa idea! Ahhahaha
D: andiamo a divertirci.
Io: non vedo l'ora.
Entriamo in disco e incominciamo a bere, io prendo solo della Corona c'è solo... più o meno perché fino ad ora ne ho bevuto cinque di bottiglie ahaha ma ok. Parte una canzone sensuale allora mi faccio sotto, Diego mi viene in contro e sposta tutti i ragazzi che si erano formati intorno a me. Incomincia a baciarmi il collo e poi prendendomi dal braccio mi porta fuori.
Io: perché siamo usciti?
Chiedo tutta confusa.
D: sta zitta.
Mi bacia si vede che è ubriaco da testa a piedi.
Io: Diego dai non qui... e no...
D: non mi rompere le palle dolcezza e dammela.
Io: no... no... no!
D: o si mia cara che me la dai.
Incomincia ad mettere le mani sotto la mia maglietta.
Io: lasciami... stronzo
D: se urli giuro che ti faccio male.
Io: sei ubriaco non sai quello che fai!
D: sei troppo bella per non darti una botta.
Io: aiuto... aiutatemi.
X: su avanti lascala.
D: che cazzo vuoi tu?
Io: aiutami ti-ti prego.
X: non farmi usare le maniere forti su lasciala stare.
D: tu le maniere forti con me!? Ahahah non farmi ridere.
X: non mi lasci altra scelta.
Incominciano a picchiarsi io non riesco a capire chi sia è abbastanza buio comunque alla fine vince il tipo sconosciuto.
Io: non mi farai del male vero?
X: potrei mai far del male alla mia Buby?
Io: cosa? Buby? Titti sei tu?
T: si sono io Buby.
O mio dio! È mio cugino Tiziano io lo chiamo Titti siamo sempre stati legati ma i miei hanno litigato con i suoi è per questo che non ci possiamo più vedere perché Carlos e lui si odiavano, anzi si odiano.
T: mi sei mancata!
Io: anche tu.
Mi abbraccia prendendomi in braccio.
Io: per fortuna che fai Karate.
T: già.
Io: mi hai salvata, grazie ma che ci fai qui?
T: potrei farti la stessa domanda non credi?
Io: io perché bhe... volevo provare a cambiare e mi sa che ho esagerato.
T: spero che i tuoi bellissimi occhi marroni siano nascosti sotto quelle brutte lenti.
Io: si però i capelli biondi sono sempre quelli solo sciolti.
T: aspetta...
Prende dal mio braccio l'elastico nero per la coda.
T: girati su forza.
Gli do ascolto e mi giro dandogli le spalle, mi prende i capelli e me li lega a coda di cavallo. Per farlo contento mi tolgo le lenti e le butto.
T: ora sei la mia Buby! Però così truccata non va bene.
Io: hey non stavo così male!
T: eri bellissima ma non eri te stessa e a me piace Jessica non il personaggio che ti eri creata.
Io: per fortuna che ho un cugino come te.
T: volevo vedere come stavi, i miei non volevano infatti sono "scappato" da un mio amico che abita qui e ti ho cercata. Ti ho vista al parco con dei tuoi amici e vi ho seguito per farti una sorpresa e bhe eccomi qui.
Io: mi sei mancato. Ti voglio un mondo di bene.
T: anche io Buby.
Io: e ora mi porti a casa?
T: certo. Sempre se vuoi ovvio.
Io: si si, così arriva il giorno che fate pace.
T: non credo ma staremo a vedere.
Io: sai una cosa non ho mai capito il motivo per qui voi due avete litigato.
T: ... Non è importante...
Io: che succede come mai sei diventato così serio?
T: nulla, non sei pronta.
Io: pronta? Come pronta?
T: lascia perdere.
Io: ... Ok...
Pronta? Io? Che centro io? Ok meglio non infierire, spero che non sia una cosa brutta.
T: allora andiamo dimmi la strada su.
Io: ok allora...
Gli spiego tutta la strada fino a che non arriviamo propio sotto casa allora si parcheggia e suoniamo.
C: Jessica! Sei qui! Stavo per chiare la polizza... ci hai fatto preoccupare è andata via solo Stefy perché... E lui che ci fa qui!! Vattene!
Io: no! Se va via lui vado via anche io! E giuro che non torno più!
C: che palle. Vabbè entrate.
Io e Titti entriamo in casa.
Io: non fate domande ora vi spiego tutto. Allora...
Parto da Ste fino ad arrivare a Titti.
L: scusa per prima allora.
J: che stronzo sia quel Stefano che Lorenzo.
K: si insomma...
C: bene ora che sappiamo tutto Tiziano se ne può anche andare!
Io: no e poi voglio che chiarite. Sono stanca che le nostre famiglie non si parlano per colpa vostra.
T: non puoi capire...
Io: cosa non posso capire?
C: Je lascia perdere!
Io: NO! Non sono una cazzo di bambina! Ora mi dite tutto!
T: Carlos diglielo!
C: stai zitto o qui finisce male!
Io: cosa mi devi dire Carlos!?
C: niente è pazzo.
T: lo verrà comunque a sapere prima o poi!
K: Ragazzi è meglio di no...
T: Carlos diglielo. È meglio che lo sappia da te che da altri!
C: non posso. Non riesco.
Io: Carlos porca puttana dimmelo!
C: credimi è meglio di no.
Io: dimmelo!
C: Je no!
Io: VAFFANCULO A QUEI CAZZO DI NO E FORZA CARLOS DIMMELO.
C: SEI STATA ADOTTATA OK!?
Io: cosa...
C: Ecco te l'ho detto! Sei contenta ora!?
Io: io sono cosa? Io-io sono cosa?
Il mio cuore dopo aver sentito quella frase perse un battito. Sono stata adottata? Ma come è possibile? Quindi io non faccio parte di questa famiglia. Guardo gli altri e non vedo nemmeno un briciolo di stupore nei loro volti...
Io: voi lo sapevate.? Voi lo sapevate tutti! E...
L: Jessica credici noi...
Io: COME AVETE POTUTO MENTIRMI PER COSÌ TANTO TEMPO? IO... IO NON POSSO CREDERCI! DITEMI CHE È UNO STUPIDO SCERZO DEL CAZZO! IO... GASS!
G: dimmi che succede?
Io: tu lo sapevi?
G: cosa?
Io: SAPEVI CHE SONO STATA ADOTTATA?
G: ... si...
Io: E NON MI HAI MAI DETTO NINTE?
G: non potevo.
Io: MI AVETE MENTITO TUTTI! TUTTI! MI FATE SCHIFO!
Sono in lacrime, non posso crederci!
T: io te lo volevo dire ma loro non volevano è per quello che ci siamo allontanati e abbiamo litigato.
Io: Io...
C: davvero Jessica non volevo...
Io: tu devi stare ZITTO!! Anzi, dimmi mia madre e mio padre biologici chi sono!?
C: ti spiego tutto ma prima siediti ...
Io: non mi siedo dimmelo e basta !
C: mia mamma e la tua erano migliori amiche mia madre era già sposata e aveva me di un anno la tua no... tuo padre se ne andato quando eri ancora in pancia di tua mamma lei voleva tenerti e fino a qui andava tutto bene solo che durante la gravidanza tua madre si senti male e prese una malattia incurabile almeno fino a che non uscivi dalla sua pancia ... tua mamma fece promettere alla mia di badare a te se lei fosse morta e così fu ... i miei ti presero come una figlia ... tua madre ti voleva bene ... tantissimo e decise appunto di affidarti a noi ....
Io ascoltai tutto il suo discorso e piansi...
piansi così tanto... non ci potevo credere...
Io: mia madre... è morta... p-per colpa mia.
Mi ripetevo in testa questa frase.
C: no! Non dire così, lei voleva che vivessi una bella vita, anche se questo comportava non avere lei al tuo fianco.
Io: hai una sua foto?
C: si e non solo ho anche un lettera che mia madre ha scritto e la tua dettava per te... voleva che te la dessimo solo esclusivamente quando ti avessimo detto la verità...
Io: ti prego dammela.
J: Je davvero...
Io: STATE ZITTI! NON DITE NIENTE!
Carlos si alza e prende dalla mensola dei suoi genitori in Sala una bustina e una foto.
C: tieni...
La prendo, la lettera... prima guardo la foto, vedo una donna in cinta che sorride, è mia-mia madre. Una lacrima cade sopra di essa. Con un filo di voce emetto un leggero suono...
Io: Mamma...
Mi assomigliava, nei capelli e nel naso stesso sguardo e bel sorriso... una donna bellissima.
Ora capisco perché i genitori di Los mi accontentano sempre...
Prendo la lettera la apro e mi accorgo che in effetti quella scrittura era della Signora Pena... Incomincio a leggere.

" Cara Jessica se stai leggendo questa lettera vuol dire che sai da poco che sei stata adottata, so che stai piangendo.
Non farlo mia bambina perché voglio vederti sempre felice.
Io sarò sempre con te e non darti la colpa per quello che mi è successo, se mi sono ammalata... Sono sicura che sei una bellissima ragazza, devi sapere che sono orgogliosa di te sempre e comunque. Sei mia figlia, io ti voglio un mondo di bene, anche se per nostra sfortuna non possiamo stare insieme come una famiglia non vuol dire che non ti sia vicina.
Il tuo nome l'ho deciso io, Jessica è un nome importante, devi essere forte... e sii fiera di te stessa... perché vedi io lo sono già!
Sono fiera di essere tua madre.
I Pena ti accudiranno perché vedi io non potrò farlo... e non sai quanto io ci stia male.
Faranno di tutto per proteggerti... Loro ti voglio bene.
Ti lascio una collana che era della nostra famiglia chiediglielo a loro e te lo daranno, gli ho chiesto io di non dirti la verità subito e di aspettare il momento adatto per non traumatizzarti.
Ti amo sei tutta la mia vita.
Tua madre Sharon.
P.s. Amore mio ti voglio troppo bene non dimenticarti mai che qualsiasi cosa farai io sono dalla tua parte.
Un bacio tesoro mio!

Io: Mamma... Mamma!
Guardo la foto e sento un senso di vuoto.
Io: Dammi la collana...
Me la porge e la prendo in mano, apro il ciondolo a forma di cuore e vedo una foto di mia madre e me e di fianco una scritta:
"Uno sguardo d'amore "
Io: Mamma...
piango... piango così tanto che mi viene anche da vomitare, non ci credo... non voglio che sia vero, voglio che sia un sogno.
L: hey...
Io: Lascatemi sola.
K: mi dispiace non possiamo.
Io: perché! Andatevene via! Tutti!
K: non possiamo perché siamo comunque una famiglia, magari non siamo più una band ma tutti noi abbiamo in comune te e noi ti vogliamo bene come se fossi una parte di noi. anche se non sei la sorella genetica di Carlos ormai tu fai parte della sua vita come lui fa parte della tua.
Io: vi prego devo stare da sola.
J: no.
Io: andatevene!
Mi giro di scatto e i miei occhi lo sento bruciare probabilmente perché avevo pianto, mi avvicino pericolosamente a James, non riuscivo più quasi a controllarmi...
Non voglio far del male a nessuno.
L: cosa hai?
K: sei così strana...
C: oddio ma quindi ve ne siete accorti anche voi a quanto par giusto?
J: tutto ok?
Io: non... non lo so... mi sento strana...
L: sei anche rossa in viso.
Io: che mi succede?
J: bisogna che ti calmi.
Io: non dirmi quello che devo fare!
Lo prendo dal colletto e lo spingo contro il muro.
Io: scu... scusa... Non so cosa mi prenda... diciamo che non sono in vena.
J: ahia?
Io: ragazzi andatevene non voglio vedervi.
L: stai male non ti lascio sola.
Io: non mi sento bene...
C: Ragazzi aiutatemi...
Mi prendono su e io svengo tra le loro braccia... È tutto buio, non so bene cosa mi sia successo, so solo che voglio riposare e forse tutto questo rimarrà solo un ricordo e credo che sia meglio così.
JESSICA SI RIPRENDERÀ?
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