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Vi era un intero padiglione che si chiamava Centro Ospedaliero di Seoul Sud

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Vi era un intero padiglione che si chiamava Centro Ospedaliero di Seoul Sud. Molto comune come nome, vero? Bene. In questo padiglione, vi erano diverse stanze dove in ognuna di queste bambini "speciali" venivano sottoposti a diversi esperimenti davvero semplici, e da lì i dati di questi e delle loro famiglie venivano trasferiti nel Laboratorio di Tae Kyun.

Era così che nel quinto piano di quel grattacielo, vi erano innumerevoli piccole celle dove venivano tenuti come cavie base dei bambini dall'età che andava dai 3 anni fino all'età adulta dei 40. In queste celle basi, gli esperimenti erano davvero leggeri rispetto a quello che gli altri dei piani sotterranei dovevano soffrire e ri-soffrire, erano seriamente un nonnulla.

Saltare la corda per alcuni minuti, fare sollevamento pesi di poche ore, studiare a memoria alcune formule, insomma, cose che ad ogni normale essere umano sembrerebbero normali e umane

Però quello che ci occupa al momento si trova nei sotterranei, dove ogni membro lasciato dagli altri tre, stavano ora riposando nella sala comune. Alle cavie della White e della Black era concesso stare assieme dopo che si ha raggiunto il limite minimo richiesto dagli scienziati. Solo che due di questi, erano ora distanti dagli altri e si stavano lasciando trasportare dalla musica rilassante che stavano ascoltando con le casse date dagli scienziati. 

Baek Hyun e Chan Yeol, quasi cullati da quella musica, vennero richiamati da Jong Dae che voleva parlare con loro due.

"Che vi prende a voi due? Siete molto silenziosi e non state nemmeno guardando Jun Myeon che massacra un serpente brasiliano con un accendino. State bene?" 

Baek Hyun fissò per un po' lo sguardo perso di Chan Yeol e gli salirono le lacrime agli occhi. Il più alto dei tre portò via numero 04 in una specie di giardino e si mise davanti a lui iniziando a parlare con la sua voce profonda e calda.

"Che cosa ha il mio piccolo bambino? mh? Ha bisogno del suo padrone per poter calmare il suo pianto? Mh?". Gli prese il mento con due dita per poterlo guardare negli occhi e ammirare il suo volto bellissimo, seppur stanco e pieno di lividi e graffi.

"Q-questo bambino... Ha bisogno di amore vero." Quei quattro occhi si incastrarono tra loro e da lì fu solo una questione di tempo prima della vera fine.

"Il vostro tempo è finito, dovete tornare nelle vostre celle." alcuni scienziati vennero nel giardino interno per poterli ammanettare e farli rientrare. Baek Hyun venne portato in una direzione che non aveva per niente in testa, nonostante avesse la testa abbassata provò come poteva a vedere per un'altra volta lo sguardo di Chan Yeol, che non gli rivolse minimamente un solo cenno di testa o un gesto. Non mentì a se stesso che ci era rimasto davvero male, per cui per fare stare zitti quei manici che lo stavano tenendo legato e con la testa bassa, decise di tornare nella posizione originale e di guardare i suoi piedi senza alcuni pezzi di pelle. 

L'esperimento che stavano per farlo sottoporre era abbastanza normale per quelli del laboratorio. Tatuargli un serpente lungo la schiena.

Venne messo a pancia in giù e spogliato. Qualcuno gli stava passando qualcosa di umido sulla schiena, poi si rese conto che era il disinfettante, per questo bruciava anche sulle ferite non del tutto rimarginate.

Continuava a pensare alla conversazione avuta con Chan Yeol, che continuava a provocargli una strana sensazione all'altezza dell'addome. Perché non gli aveva detto niente prima di andarsene? Aveva forse detto qualcosa di sbagliato? Ma stava di fatto, che era comunque felice di aver sentito la sua calda voce.

Dall'altra parte del vetro, il fantastico padre di Baek Hyun lo guardava senza sentimento, diciamo che era il suo controllo di routine. Nel mentre, diede accesso al computer per inserire alcuni dei suoi dati personali in modo da rendere il suo "curriculum" aggiornato.

Nel mentre il povero Baek Hyun veniva tatuato, vi erano altre novità da scoprire nel laboratorio. Vi ricordate di quelle cavie base di cui vi parlai all'inizio del capitolo? Pare che una di queste, sia evasa senza nemmeno far attivare l'allarme di sicurezza del laboratorio. Nonché sapesse molto su quel laboratorio, ma abbastanza da poter dire di essere preso per pazzo. Trovò una nave che stava partendo e ci saltò sopra senza pensarci, fu abbastanza difficile siccome era alta, ma in qualche modo ce la fece. 

Il corpo di Baek Hyun era sotto effetto di una droga chiamata Limbo. Era una nuova sperimentazione del padre, l'effetto durava per due ore, ma nessuno sapeva cosa sarebbe potuto accadere. La droga non vene data solo a lui bensì anche a Chan Yeol.

Vennero messi in una stanza sola per vedere gli effetti, di fatti cominciarono a fare effetto.

Baek Hyun's POV

Sentivo tutto ribollire dentro di me, senza un minimo di tregua, ma dio stavo nel Limbo di quello che stava per succedere. Lo vidi entrare nella stanza e ci sedemmo sulle sedie con le cinghie libere. Lui era di fronte a me, non stava minimamente badando a quello che lo circondava, aveva gli occhi puntati su di me. Si alzò di scatto facendomi cadere assieme alla sedia prendendomi dai miei polsi fermandomi da ogni mio possibile movimento. Eravamo faccia a faccia, nessuno ci poteva fermare.

"Hey sei proprio bello da questa visuale sai piccola troietta?" pronuncia a voce bassa. Nonostante mi stesse insultando, nonostante quello sguardo così privo di sentimento, mi faceva eccitare a morte.

"Sono solo tuo, chiamami come vuoi se è questo quello che vuoi." pronunciai noncurante delle mie azioni, ero andato adesso.

"Quanto vorrei farti gridare il mio nome senza tregua, ma sai ci sono queste vespe qua fuori che ci guardano, e non desidero proprio farti indebolire." sussurrò vicino al mio orecchio destro finendo per mordere una parte del mio collo e scendendo sempre di più rendendomi interamente sotto il suo controllo. Era andata.
Stava con le gambe ai lati dei miei fianchi mentre con le mani mi teneva i polsi fermi, la sua bocca era in possesso del mio collo che stava facendo male a tratti, ma era un male piacevole. Sentivo tutto girarmi attorno, solo lui era pienamente visibile a me, era l'unica cosa che riuscivo a distinguere. Quello che volevo era il suo tocco, volevo sentire le sue mani sul mio corpo inerme e senza forze. Era una continua danza di dolore e piacere, era una battaglia assurda per noi due, ma finalmente eravamo giunti a quello che aspettavamo.

O almeno così pensai.

La sua fronte sudata contro la mia bollente, le sue mani sulle mie spalle, eravamo seduti uno di fronte all'altro. Le nostro lacrime scendevano dai nostri volti abbracciandosi come una ballata triste, come se fosse la loro ultima ballata.

Eravamo così vicini a quel bacio proibito. Ci mancava davvero poco.

Se solo non fossimo svenuti allo stesso tempo.

𝘼𝘾𝙏 𝙄: 𝙄𝘾𝘼𝙍𝙑𝙎 #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora