Cara mamma...

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Mi dispiace deludere spesso le tue aspettative, se sparisco, mi arrabbio, se ti causo una marea di problemi. Viviamo una vita di “dovresti essere questo e quest’altro” ma io ho smesso di “dovere” e ho iniziato a “volere”. Voglio fare ciò che è meglio per me e non ciò che è meglio per chi sta intorno a me. La mia vita è un continuo susseguirsi di guai e soddisfazioni, momenti belli e momenti brutti, che si susseguono a una velocità talmente elevata, che non riesco ad abituarmi e tu fai ancora più fatica di me. Qualche giorno non ho nemmeno la forza di alzarmi dal letto, ma penso a te e in un attimo, salto giù, come quando hai un evento importante a cui non vuoi rinunciare, tu sei il mio unico vizio a cui non voglio mai rinunciare. Tu, sei così forte e imponente, come le colonne che tenevano su gli imperi più forti. Tu sei la ventata di vento caldo, che ti colpisce in pieno inverno e ti fa capire che il gelo, a volte, può essere compromesso. Tu, che con le tue sole mani, riesci a sfamare un esercito, a sollevare pesi più grandi di te, senza accennare mai un viso storto, senza far capire che anche tu hai le tue debolezze. Forse non te l’ho mai detto, ma voglio essere come te, come te che te ne freghi della direzione del vento e vai spesso controcorrente. Come te che te ne freghi della gente e cammini a braccia aperte. Come te che quando il mondo ti cade addosso, fai un “opplà” e ricominci a lottare. Grazie di esistere, senza te non valgo nulla, con te valgo infinito. Io e te siamo tutto questo.

Vorrei…

Vorrei chiederti, se un domani dovessi tornare ad amarmi per caso, ti prego amami. Potrei amarti, per caso, anch’io.

Cara te...Amati! #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora