"Cay cazzo, hai visto che figo?"
bisbiglia Elen al mio orecchio, tra una gomitata e l'altra, senza mai staccare gli occhi dal castano che ha puntato."El, ti prego non essere così volgare"
La riprende immediatamente Anne lasciando andare un piccolo sbuffo dalle labbra.Lei è così, la più educata, elegante e riservata del trio. Odia le parolacce, i comportamenti esagerati e l'essere al centro dell'attenzione.
È un libro aperto, quando si sente a disagio o in imbarazzo non serve nemmeno che dica una parola, glielo si può leggere chiaramente in volto."Ci ha invitate lui qui, non penso si dispiaccia se ci flirto un po'" riprende la mora riferendosi al ragazzo che avevamo visto poco prima dalla terrazza della nostra stanza.
L'ambiente in cui siamo è quasi invivibile, un forte odore di canne si mischia all'aria già impregnata di fumo, il poco spazio a disposizione ci è stato quasi totalmente sottratto da un gruppo di ragazzi ubriachi che ballano strusciandosi addosso a qualsiasi curva possa ricordare vagamente un corpo femminile.
Anne arriccia il suo perfetto nasino alla francese mentre con la mano si copre delicata le labbra piegate in una smorfia disgustata.
"Questi esemplari hanno voglia solamente di una cose Cay, istinto animale" esclama Elen dando voce ai nostri pensieri.
Chiunque sia il proprietario di quella camera domani passerà l'intera mattinata per ritirarla a lucido.
Cerco di farmi spazio tra i corpi sudati per raggiungere la terrazza seguita dalle ragazze, giusto il tempo di accostarci al biondo con la chitarra che qualcuno ci fa comparire in mano un paio di bicchieri di plastica azzurri riempiti fino all'orlo da uno strano intruglio.
Rapidi insomma
Elen nel giro di pochi minuti si dilegua per avvicinarsi al castano per cui aveva già da prima espresso un certo interesse. Si presenta a lui con fare deciso, sicura di se e come al solito leggermente provocante.
Di tanto in tanto si gira nella nostra direzione rassicurandoci con dei sorrisetti di apprezzamento.Parla, parla senza interruzione mentre il ragazzo le sorride e non fa altro che guardarla, beandosi della bellezza della nostra amica.
I suoi occhi azzurri scivolano sui lineamenti di lei per poi appoggiarsi sulle labbra, evidenziate dal rossetto rosso, in continuo movimento.
Solitamente noto i dettagli e le leggere sfumature delle espressioni facciali che assumono le persone in diverse situazioni, e posso dire con certezza che lui nutre uno spiccato interesse per la moretta.Sono davvero curiosa, mi piacerebbe potermi avvicinare di più per ascoltare la loro conversazione ma, proprio mentre sto per muovere qualche passo, delle note famigliari risuonano nell'aria.
"Well you done done me and you bet I felt it
I tried to be chill but you're so hot that I melted
I fell right through the cracks
And now I'm trying to get back"Pennate decise, ritmo incalzante e una voce grezza ma profonda.
Alzo le braccia verso il chitarrista ed inizio a cantare assieme a lui, le nostre voci diventano un'unica melodia.Faccio una veloce giravolta, che provoca l'innalzarsi involontario del lembo della mia gonna, e mi perdo completamente all'interno della musica chiudendo gli occhi.
Leggera e spensierata, circondata da gente sconosciuta.
Sento l'aria fresca accarezzarmi la pelle, scompigliarmi i capelli.
Ondeggio i fianchi più volte passando le dita tra le increspature del vestito all'altezza del ventre.La musica mi fa sentire viva, mi fa venir voglia di prendere il mondo tra le mani e modellarlo a mio piacimento, mi da carica. Canto a pieni polmoni quelle parole dolci con il sorriso disegnato sulle labbra finché l'atmosfera non cambia drasticamente.
Un tuono.
La musica cessa di suonare, i chiacchiericci e le risate che fino a poco prima arricchivano la stanza scompaiono nel nulla lasciando spazio ad un silenzio assordante.
Mi guardo attorno allarmata, seguendo lo sguardo dei partecipanti da cui sono accerchiata.
Tutti gli occhi sono puntati su una sagoma buia all'ingresso, riesco a delinearne solamente il contorno a causa della luce alle sue spalle proveniente dal corridoio.
I piedi ben puntati a terra, le gambe larghe e una spalla appoggiata arrogantemente allo stipite della porta spalancata.
Il suo respiro affannato è l'unico rumore che sporca l'ambiente."FUORI di qua, immediatamente"
La voce è roca e leggermente alterata, ci indica con un dito l'uscita e subito tutti si affettano a seguire l'ordine.
Si crea subito una fila ordinata di persone che, a testa china, passano accanto a lui per poi riversarsi all'esterno.Mi avvicino ad Elen ed al suo nuovo amico cercando di capire cosa sta succedendo.
Louis ci spiega che la stanza in realtà appartiene ad un suo amico, il ragazzo sulla soglia di cui non sono ancora riuscita a vedere il volto, che si sarebbe dovuto intrattenere per diversi giorni fuori città ma che, a causa di un improvviso incarico affidatogli dall'Università, è rientrato senza preavviso. Ci racconta del fatto che sia da sempre contrario ai festini non autorizzati in camera, come all'utilizzo di fumo ed a qualsiasi tipo di superalcolico che superava la dose di uno shottino.Abbasso lo sguardo sul pavimento di legno, ormai è diventato appiccicoso a causa della quantità di drink rovesciati a terra. Bicchieri di plastica abbandonati ovunque e briciole di patatine sparse dal ripiano della scrivania fino alle lenzuola del letto, quasi come se gli invitati avessero voluto lasciare un segno del loro passaggio.
In fondo voleva dire che la serata era stata apprezzata, no?
Provo disagio in quella situazione, mi sento in colpa senza alcuna motivazione vera e propria, come per qualcosa che in realtà non ho fatto. È per quel motivo che in silenzio e con lo sguardo basso decido di andarmene, di lasciare quella stanza il più velocemente possibile sgattaiolando verso la figura scura ancora appoggiata sull'uscio.
Ad ogni passo i lineamenti di quel misterioso ragazzo diventano sempre più visibili, la luce batte sulla sua nuca illuminandogli la mascella scolpita e qualche ciocca di capelli.
Il mio cuore perde un battito quando i suoi occhi incontrano i miei, di nuovo, quello sguardo mi aveva già stregata.
Si, quello sguardo lo conoscevo già.
STAI LEGGENDO
DISPOSABLE (Cuore monouso)
FanfictionCaitlyn, una cinica universitaria appassionata di ragazzi usa e getta [la vita di una ragazza universitaria, si sa, non può essere considerata semplice ma vi assicuro che quella di Cay supera di gran lungo le aspettative]