Capitolo 2

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-Amore stai bene? Mi chiese Harry. Come poteva chiedermi questo? Non stavo bene, la servitù che si era appena rivelata sua sorella mi rendeva un'idiota.

-Ehm... Si, si, sto bene. Gli risposi, subito dopo mi alzai nel mio bel vestito per visitare l'enorme casa.

-Lei è mia sorella, Camila. Beh in realtà è la mia sorellastra, però siamo cresciuti insieme ed è come se fossimo fratelli di sangue.

Ancora una volta mi girai verso di lei, provando a non incontrare i suoi occhi. Lei sorrise ampliamente.

-Sembra che qualcuno abbia bisogno di un nuovo vestito. Disse Camila avvicinandosi a me, cosa che mi rendeva un po' nervosa. Per quale motivo questo mi rendeva nervosa?

-Camilla, perchè non porti la ragazza di tuo fratello in camera tua e le presti qualcosa perché possa cambiarsi? Suggerì Anna.

-Certo, mamma.

-Non è necessario, va bene così, ho solo bisogno di qualcosa per pulire questo.

-Starai più comoda se ti cambi. Disse Harry.

-Sul serio va...

-Prometto che non mordo. Mi interruppe Camila mentre alzava un po' la sua mano destra.

Inevitabilmente sorrisi di fronte al suo commento.

-Vieni, seguimi. Disse Camila. Ed io la seguì.

Rimasi dietro di lei per le scale e la seguì in camera sua. Camila si girò verso di me un paio di volte per assicurarsi che la stessi seguendo. Quando mi vide mostrò un lieve sorriso. Dio!!! Come può qualcuno essere tanto bello facendo un gesto semplice come questo? Iniziai a pensare ai sorrisi di Harry...

-È qui. Disse immediatamente mettendosi davanti ad una porta che iniziò ad aprire. -Avanti, passa.

Passai per la porta e vidi la sua enorme stanza. In tutta la mia vita, non ero mai stata in una stanza di quelle dimensioni, sembrava essere più grande del mio appartamento.

Aprì l'armadio e iniziò ad ispezionarlo. Io rimasi semplicemente dietro di lei. Prese un paio di vestiti e li mise sul letto.

-Non parli? Non credevo che fossi una di quelle ragazze timide.
Ovvio che non ero una ragazza timida, ero assolutamente il contrario di questo, però per qualche ragione le parole a volte erano troppe e a volte non ne avevo quando lei era vicina.

-Che? No. Solo che non so che cosa devo dire. Non ti conosco. Fece un enorme passo verso di me fermandosi a meno di un metro di distanza e dopo distese la mano.

-Sono Camila.

-Ehm... Ciao? Intrecciai la mia mano con la sua.

-Non mi dirai il tuo nome? Mi chiese inarcando un sopracciglio.

-Credevo che lo sapessi.

-Perché sei la ragazza di mio fratello? No. Harry parla di tante cose però non ci presto mai molta attenzione.

-Sono Lauren...

-Molto piacere Laura. Disse stringendo la mia mano con un sorriso, e dopo la lasciò.

-Lauren...

-È ciò che ho detto.

Mise le mani ai suoi fianchi e iniziò ad osservarmi dalla testa ai piedi. Piegò un po la testa e alzò un sopracciglio senza smettere di guardarmi, dopo piegò la bocca come se stesse tramando qualcosa.

-Smettila di guardarmi così.

-Perché? Per caso ti rendo nervosa? Disse ridendo un po'.

-No, però non mi piace essere osservata. Corrugai un po la fronte.

Amor Clandestino||Traduzione Italiana||FF CAMRENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora