Capitolo 3

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-Harry esci dalla mia stanza!!! Gridò Camila mentre si allontanava da me e camminava rapidamente verso la porta per chiuderla.

-È la mia ragazza quella che sta dentro! Gridò lui dall'altro lato della porta.

-Però è la mia stanza!

-Camila aprirmi, mamma vuole che scendiamo.

Camila si voltò verso di me e mi rivolse un lieve sorriso mentre guardava ancora una volta il vestito che avevo addosso. Dopodiché aprì la porta.

-Maledizione Camila! Si lamentò Harry entrando, dopodiché si voltò verso di me molto confuso. Non smetteva di guardarmi in quel modo ed io non potevo smettere di pensare che forse, solo forse, aveva notato quel che sua sorella ed io stavamo per fare.

-Stai... Benissimo. Sorrise Harry, non molto convinto. Mi guardò per un momento e dopo prese la mia mano per tornare dai suoi genitori.

Camila rimase in camera sua.

Scendendo per le scale, Anne mi vide e rimase a bocca aperta e immediatamente cercò lo sguardo di suo marito, che lasciò cadere il suo cellulare. Prima che potessero dire qualcosa, Camila comparve dietro di noi.

-È stupenda vero?

-Camila... Disse suo padre con voce ferma accigliandosi. Anne si avvicinò a lui è strinse la sua mano prima che potesse dire altro.

- La cena è pronta. Disse Anne finalmente.

Ci dirigemmo nella sala da pranzo, Alejandro si sedette a capo del tavolo, Anne al suo fianco, Camila di fronte a me e Harry al mio lato. Un forte silenzio si presentò. Alejandro non smetteva di guardarmi allo stesso modo con il quale mi guardava Harry quando aveva aperto la porta, la cosa iniziò ad essere scomoda e Anne iniziava ad avvertirlo.

-Perché non finite di raccontarci come vi siete conosciuti. Disse Anne.

Guardai Harry e solo dal mio sguardo capì che era lui a dover parlare.

-Camminavo per strada quando sentì qualcuno gridare, immediatamente capii che qualcuno aveva bisogno di aiuto.

Proprio in quel momento sentì come se qualcosa o meglio dire qualcuno stava salendo sulle mie gambe con il suo piede nudo. Aprì gli occhi e mi movetti un po'. Camila tentò di trattenere le risate. Stava giocando sporco.

Anne alzò un sopracciglio notando la situazione e lei si rimise composta.

- Io non ci sarei andata. Disse Camila mentre prendeva un pezzo di pane. Harry socchiuse gli occhi.
-E se fossero stati armati?

-Come dicevo... poi arrivai li e trovai due tipi che forzavano una bella ragazza, presi la prima cosa che trovai e cominciai a minaccairli di colpirli se non l'avessero lasciata in pace.

- Una bella ragazza? Disse Camila ridendo intensamente. Dio!!! Ma come faceva a parlare così tanto?

-Camila comportati bene. Le chiese Anne.

-Continua Harry. Disse Alejandro lanciando uno sguardo verso di me.

Harry girò gli occhi e la guardò storta prima di proseguire.

-Come stavo dicendo... Mi avvicinai a lei, che stava per terra tentando di proteggersi, le diedi una mano per aiutarla ad alzarsi, e al vedere i suoi occhi, capì che era lei, sapevo che stavo di fronte alla donna dei miei sogni.

Camila si mise la mano sopra la bocca e iniziò a fingere di avere la nausea.
-Con tanta banalità mi farai vomitare.

-Smettila comportarti come se fossi una bambina. Disse Harry.

Amor Clandestino||Traduzione Italiana||FF CAMRENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora