La Scelta

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La sagoma nera si voltò facendo sentire il suo alito umido mentre sbuffi di condensa uscivano dalla bocca colma di denti affilati. Il Gramo, il Cane Nero, le fu di nuovo di fronte come nel suo incubo e come quella volta sul ponte. Eleonora iniziò a sudare freddo consapevole di essere stata ingannata da quelle fate che credeva buone. Le vennero in mente alcune frasi del libro come [Abili nel creare illusioni, sono in grado di ingannare e rapire esseri umani, anche adulti.]
Fu subito tutto chiaro, sebbene lo avesse capito troppo tardi.
La bestia nera, dapprima seduta, si alzò senza distogliere lo sguardo dalla malcapitata. Quest'ultima non tentò nemmeno di fuggire come aveva fatto sul ponte. Lì, delle luci bianche erano riuscite a bloccarlo ma ora non vi era nessun aiuto. Sarebbe stata raggiunta in un attimo. Gli occhi rossi del Gramo parevano due fari lucenti che bucavano non solo la nebbia, ma anche pelle e ossa penetrando in profondità. La ragazza non sentì paura nell'avvicinarsi alla diabolica creatura, come se ad un tratto ogni sentimento fosse scomparso lasciando spazio soltanto al desiderio di toccare con mano l'animale. Il potere ipnotico di quegli occhi demoniaci fu incommensurabile e stava per avere la meglio sulla ragazza quando ad un tratto, una voce femminile echeggiò da lontano.
<< Ferma, non lo toccare! >>. Fu in quel momento che Ele tornò in sé, rendendosi conto di trovarsi a pochi centimetri dal Gramo. Fece un balzo dallo spavento e cadde a terra.
<<Non guardarlo negli occhi, ti prego>>. Quella voce le era familiare ma aveva qualcosa di strano: non era la voce che si aspettava, e la conferma la ebbe quando alzò lo sguardo, rimanendo a bocca aperta. Fu in quel momento di distrazione che il Cane Nero, con uno scatto impressionante, balzò spalancando le sue fauci. La ragazza urlò terrorizzata, chiudendo gli occhi e portando le proprie braccia in avanti in segno di difesa. Quando li riaprì, vide il Gramo sospeso in aria, intrappolato da un potere incredibile. La bestia si dimenava cercando di sgattaiolare via da quella bolla magica: voleva raggiungere la sua preda a tutti i costi. Improvvisamente, venne sbalzato a gran velocità verso il cielo per poi ricadere rovinosamente a terra rimanendo apparentemente privo di sensi. La ragazza venne raggiunta dalla sua salvatrice che l'aiutò a rialzarsi. <<Chiara?Io...Io non capisco. Che cosa sta succedendo?>> balbettò Ele.
Non c'era tempo per le spiegazioni: l'animale si stava già rialzando. Chiara si mise tra lei e la creatura malefica: << E' inutile, lei non verrà mai con te >>. Che colpo di scena. Chiara, la ragazza antipatica e odiosa, era a conoscenza della Terra dei Sogni?
Il duello ebbe inizio. Il Gramo cercò in vari modi di morderla ma nonostante la sua velocità, Chiara fu più agile. Le sue mani rilasciarono un'energia bianca che colpì in pieno il nemico facendolo di nuovo cadere a terra rovinosamente. "Non è possibile: tu sei un'odiosa e petulante capoclasse che si diverte a prendere in giro i compagni di scuola. Chi sei veramente?" pensò Eleonora ancora incredula a ciò a cui stava assistendo.
In quel momento, apparvero altre creature simili alle fate malefiche ma che risplendevano di un bagliore bianco: erano arrivate le fate buone. Un'infinità di luci bianche, simili a quelle viste sul ponte, piombarono dal cielo colpendo e mettendo in difficoltà la loro controparte diabolica. Una luce rossa si legò al piede di Eleonora e con una forza incredibile, cercò di trascinarla via. Altre luci rosse si unirono tentando di rapire l'essere umana. Quest'ultima guardò le piccole creature pensando che il mondo delle fate, forse, non era come l'aveva immaginato. Pareva tutt'altro che un regno pacifico privo di pericoli dove esseri alati passavano il tempo danzando e giocando. No, la realtà era molto diversa. Quando Chiara vide Ele circondata dalle fate diaboliche pronte a rapirla, si buttò sul nemico con tutte le sue forze, pronunciando parole incomprensibili. Non c'era più tempo. Un'energia esplosiva avvolse il Cane Nero che per la prima volta parlò: << Non oserai.. >>.
La morsa energetica si fece ancora più serrata. << Libera lei ed io farò altrettanto con te >> disse Chiara sapendo di averlo in pugno. L'animale guardò la sua preda indugiando sul da farsi ma non impiegò molto tempo per capire di non avere scelta: fece cenno alle fate rosse di lasciarla andare. Come promesso, venne liberato da quella morsa che gli sarebbe stata fatale. Il duello così cessò e le luci magiche di entrambi gli schieramenti si calmarono. Eleonora si alzò di scatto e raggiunse la sua compagna: l'abbracciò con forza e piangendo la ringraziò.
<< Lei appartiene a me, il suo cuore puro è mio >> disse il Gramo.
Chiara volle capire fino in fondo: << E da quando un Guardiano del Male si affeziona alla preda? Siete bravi solo a rapire esseri umani >>. L'ennesimo flashback si fece strada tra i meandri della mente di Eleonora. Nel libro delle Fate, si parlava di "Cuore Puro" ovvero un'energia speciale presente solo in particolari persone. << Anche voi siete interessate a lei >> urlò l'animale dagli occhi rosso fuoco.
<< Non venirci a fare la morale, noi assorbiamo la purezza del cuore tramite gioia e felicità. La condividiamo col consenso dell'umano, voi lo fate tramite il dolore fino alla morte di quest'ultimo >> disse Chiara con tono deciso.
Fu in quel momento che l'unica umana presente nel luogo, guardò la sua "capoclasse" cercando una conferma di quanto sentito.
<< Si, io sono una guardiana della Terra dei Sogni, sono una fata gigante. Avrei voluto dirtelo in altre circostanze ma eri sempre in compagnia di quella pazza sciagurata >> spiegò con sguardo triste. Ele non capì questa gelosia verso la sua amica, dopotutto le era sempre stata vicina dimostrandole di tenerci, al contrario di Chiara. << Se solo fosse qui, avrebbe visto coi suoi stessi occhi questo mondo fantastico! >> esclamò Eleonora. La "capoclasse" ebbe da ridire: << Quella è meglio perderla che trovarla, dammi retta >>. A questo punto la domanda di perché tanta antipatia nei confronti della sua amica, fu scontata. << Chiedilo a lei >> disse la fata gigante buona puntando il dito alle spalle di Eleonora. Quest'ultima si girò trovandosi il Gramo a pochi passi. << Dal primo momento che ti ho vista, mi sei subito piaciuta. Avevo capito tu fossi dotata di cuore puro e non mi sarei mai permessa di lasciarti andare in quello schifoso regno comandato da buonismo e gentilezza. Tu dovevi essere mia! >>. Eleonora scosse il capo cercando di scacciare via quel brutto presentimento che le si era appena insinuato nella testa: << Dimmi che stai mentendo. Ti stai prendendo gioco di me, vero? >>. L'animale si alzò su quattro zampe mettendo in mostra il suo medaglione con la L. La lettera si animò e compì mezzo giro, capovolgendosi a testa in giù. Poi si aggiunse un'estremità, trasformandosi da L a T. L'animale venne avvolto da una luce oscura, lasciando intravedere la sagoma in piena metamorfosi. A trasformazione avvenuta, Eleonora poté vedere le vere sembianze di quello spirito demoniaco. Il Gramo era solo un'illusione e la realtà le spezzò il cuore.
Tania, la fata gigante, Guardiana del Male e controparte di Chiara, sogghignava soddisfatta del suo lavoro.
<< Ditemi che sto sognando, ditemi che sto vivendo un incubo, vi prego>> disse con un filo di voce Eleonora prima di accasciarsi a terra traumatizzata. Iniziò a piangere: << Credevo mi fossi amica, credevo mi volessi bene! >>. Batté i pugni per terra lamentandosi di quanto fosse stata senza cuore per aver giocato con lei. << No, non ci credo. I tuoi sentimenti erano sinceri. Mi hai persino aiutato sul ponte!>> disse con tono disperato. Purtroppo la verità era un'altra. Tania voleva rapirla e non aiutarla. E ce l'avrebbe anche fatta se non fosse stato per l'intervento tempestivo di Chiara e delle sue amiche fate bianche.
Fu in quel momento che Eleonora ebbe l'ennesimo flashback, forse quello più nitido nella sua mente. La voce che urlava di mettersi in salvo, pareva diversa dalla solita voce di Tania. Questo perché effettivamente si trattava davvero di un'altra persona, era Chiara. << Ho subito capito che avresti accettato la sfida. Dovevo aiutarti >>. In effetti era stata Eleonora a decidere di eseguire la Prova del Diavolo, ma mentre Tania tentava di distrarla col telefono, Chiara era riuscita a salvarla, infondendole nuove energie e coraggio. << Poi ho provato a tentarti col mio libro >> disse la Guardiana del Male. << Sapevo di averti stimolato nel modo giusto, mettendoti ancora più curiosità, così per concludere in bellezza ti ho addormentata facendoti sognare le fate >>. Il Gramo apparso nell'incubo tuttavia non era opera di Tania in quanto sarebbe stato soltanto controproducente per lei e le sue tentazioni. << Ci mancherebbe che mi mettessi a fare come te: non indottrinerei mai una persona dal cuore puro. Io non ho fatto apparire il Gramo nel sogno >> concluse Chiara scocciata di dover chiarire alla sua rivale un concetto così solido come quello di aver sempre seguito le regole. << Sei sempre stata l'unica nel tuo regno a rispettarle. Perché sei cambiata? >> chiese incuriosita.
In effetti, i guardiani sono limitati a far conoscere il proprio regno alla persona dal cuore puro tramite racconti, usi e costumi. La decisione di entrarvi o meno spetta soltanto all'essere umano. Sebbene fosse una regola sempre rispettata dalle creature della Terra dei Sogni, non lo era per quanto concerneva la controparte oscura che utilizzava ogni metodo tra cui la persuasione o il convincimento anche attraverso illusioni, fino ad arrivare persino al rapimento. Le fate rosse e le Guardiane del Male non si facevano scrupoli pur di raggiungere il loro obiettivo. Tania, invece, era sempre stata l'eccezione. Non aveva mai osato rapire né creare illusioni, ma con Eleonora fu diverso. Per la prima volta fece quello che non aveva mai fatto, usando ogni mezzo possibile.
<< Non devo rendere conto delle mie azioni, tanto meno giustificarmi con te >> disse la Guardiana del Male. Chiara la guardò dritta negli occhi e capì che non le avrebbe mai detto la verità. Poi il suo sguardo si posò su Eleonora che si stava alzando. Non era mai capitato di arrivare a tanto per un essere umano. << Ti ringrazio per avermi salvata >> disse lei asciugandosi le lacrime. La sua salvatrice sorrise come mai prima: << Sei dotata di un Cuore Puro, un cuore speciale. Le persone come te hanno la possibilità di far parte del nostro mondo. Ti piacerebbe? >>.
Ad Eleonora non pareva vero di sentire quelle parole: << E' tutta la vita che sogno questo momento. Mai avrei pensato esistesse davvero il regno magico di voi Fate >> spiegò ai presenti. Sebbene eccitata dalla scoperta e dalla possibilità di entrare a far parte di quel mondo, non poté evitare di pensare ai suoi genitori: << Potrò rivedere la mia famiglia? >>.
Lo sguardo della Guardiana del Bene divenne serio e spiegò che entrare a far parte del mondo delle fate, avrebbe implicato alcune rigide regole da seguire. Non disse altro.
<< Capisco >> disse Eleonora guardando in basso. Nonostante le varie litigate col padre, era consapevole che entrambi i genitori l'amavano incondizionatamente. Non si era mai trovata a dover fare una scelta così complicata in poco tempo. Molte volte si tende a prendere una decisione affidandosi all'istinto piuttosto che alla ragione. Eleonora non poteva mentire a se stessa ricordando vari periodi della sua vita in cui, nonostante la consapevolezza della scelta sbagliata, la sua testardaggine aveva prevalso sulla ragione. Per questo motivo, non fu così scontata la scelta tra Bene e Male. Sapeva ben poco sia della Terra dei Sogni che della Foresta delle Illusioni, così decise di guardare i fatti. Chiara si era rivelata tutto tranne quello che aveva pensato fino a quel momento. Chissà, forse il suo carattere antipatico era solo una copertura, sarebbe stato interessante scoprire la vera personalità di colei alla quale doveva la vita. Poi, il suo sguardo andò a posarsi su di lei, su Tania. Fin da subito, le era sempre stata accanto, condividendo le sue passioni e i suoi problemi. Non avrebbe mai immaginato di conoscere una ragazza così dolce e sensibile. Purtroppo sotto quel viso incantevole, si nascondeva una realtà ben diversa. Tutto quello che aveva vissuto con lei si era rivelato una farsa, un gioco. Tania voleva solo catturarla per nutrirsi del suo cuore puro, nulla di più. La Guardiana del Male la stava fissando coi suoi occhi stupendi. Quegli occhi in cui aveva sempre visto brillare una luce particolare che ora però non scorgeva più, persa ormai nella malvagità della sua vera natura.
Il cuore di Ele si strinse in una morsa, facendole capire che non sarebbe stato in grado di reggere ad altre sofferenze da parte di quella che credeva sua amica e per una volta, anche la sua mente fu d'accordo.
L'avrebbe mai perdonata?
Eleonora fece un respiro profondo e chiuse gli occhi: una lacrima le solcò il volto. Poi li riaprì rivelando la sua scelta. Tania rimase immobile, poi chinò la testa in segno di sconfitta.
Le fate bianche, rimaste ferme fino a pochi istanti prima, iniziarono a danzare felici intorno alla loro nuova compagna. Nuovi vestiti color argento si formarono coprendo la sua nudità. I capelli presero vita formando una lunga treccia mentre un fermacapelli bianco a forma di farfalla si materializzò dietro la nuca.
Eleonora aveva scelto la Terra dei Sogni.

LA TERRA DEI SOGNIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora