E dopo 10 lunghe ore di viaggio, siamo finalmente atterrati a New York.
Per tutto il viaggio non ho fatto altro che dormire e ascoltare musica.«Il volo è terminato, siamo atterrati nella città di New York. Speriamo che il viaggio sia stato comodo e che il personale sia stato soddisfacente con ognuno di voi. Siete pregati di recuperare i bagagli e di scendere dal mezzo» ci dice uno steward della compagnia aerea.
«Oddio, siamo arrivate in America Emma. Ti rendi conto?» esclama la mia amica.
«Si e non riesco ancora a crederci, mi sembra un sogno» ammetto.
«Signorine, potete dirmi i vostri nomi?» chiede gentilmente la professoressa Bianchi.
È la vicepreside della mia scuola ed insegna inglese, ma non è mai stata la mia insegnante.«Io sono Emma Devis, mentre lei è Laura Martini» rispondo.
«Bene ragazze, prendete le vostre valigie e venite con me verso l'uscita» dice mentre segna i nostri nomi su un'agenda.
Prendiamo le nostre valigie e seguiamo la prof Bianchi.
Scendiamo dall'aereo e finalmente poggiamo piede sulla fantastica città di New York.«Emma, siamo a New York» dice la mia amica super emozionata.
«Eh già, siamo proprio a New York» dico cercando di non piangere dall'emozione ma invano.
Scoppio in un pianto di felicità, ma anche di tristezza perché non vedrò la mia famiglia per molto tempo.
Laura vedendomi piangere mi abbraccia e mi sussurra in un orecchio "Sarà un'esperienza stupenda vedrai".Improvvisamente vedo due ragazzi avvicinarsi e subito li riconosco, sono i tipi dagli occhi azzurri Edoardo e Filippo.
«Hey perché piangi Emma?» mi chiede il ragazzo dai capelli scuri.
Sono sorpresa dal fatto che si ricordi il mio nome.
«Scusa chi sei tu?» chiede la mia amica confusa.
«Loro sono Edoardo e Filippo, li ho conosciuti prima di partire» spiego a Laura mentre mi asciugo una lacrima.
«Ah ok, piacere io sono Laura»
«Piacere io sono Edoardo, ma preferisco essere chiamato Edo, lui invece è Filippo»
L'altro ragazzo questa volta non dice nemmeno una parola, si limita a fare un cenno con la testa.
Ma quanto è strano? Mah.
«Ma perché piangevi?» mi chiede Edoardo.
«Niente, sono solo soppressa da un mix di emozioni. Sto bene...» dico cercando di convincere prima me stessa.
«Ti capisco, ma non ti preoccupare andrà tutto benissimo» dice dandomi una carezza sul braccio.
Sorrido e insieme ci avviamo verso l'uscita dell'aeroporto per raggiungere la nuova scuola.
Intanto chiamo i miei genitori e li avverto che sono arrivata a New York.–
Sono le 15:00 quando arriviamo alla Linguage studies international di New York.
Data la stanchezza causata dal lungo viaggio, i prof ci accompagnano nel dormitorio e ci comunicano che la visita dell'intera scuola è rimandata a domani.«Ragazzi e ragazze, ora vi dico la vostra sistemazione nelle camere» ci spiega la prof Bianchi.
«Andrea Capasso e Luca De Santis della 5C camera numero 16.
Valentina De Rosa e Silvia Ricciardi della 5H camera numero 20.
Edoardo Sperti e Filippo Incanti della 5A camera numero 17.
Emma Devis e Laura Martini della 5G camera numero 25...» dice la professoressa proseguendo con lo smistamento.
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UN CUORE IN DUE
Romance"Meriti qualcuno che voglia volerti sul serio. Che ti stringa forte le mani se non trovi le parole, che ti sfiori gli angoli della bocca quando un bacio non sa bastare, che conosca a memoria le tue debolezze e non te le faccia pesare, che accarezzi...