Identity...

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Era passata una buona mezz'ora da quando Alya aveva abbandonato la stanza della corvina.
Tikki svolazzava attorno alla sua protetta, che era persa nel vuoto da quando la botola si era chiusa.
«Ti prego Marinette, Dammi un segno di vita!!»
Dall'oblò invece, Chat Noir iniziava a preoccuparsi, forse Alya aveva calcato troppo con gli spoiler.
«E se fosse lui Tikki? Se quel gatto rompiscatole, che respingo sia nella mi forma civile che nel mio alter-ego, fosse la persona che più amo al mondo? »
Marinette ora era davvero agitata. Se fosse stato lui? Adrien? Le sembrava impossibile.
Il dolce, premuroso e sensibile Adrien Agreste, possibile fosse così insistente, fastidioso e dannatamente sensuale con quella tuta??
Ma cosa va a pensare!
«Princess?»
È tutto avvenne a rallentatore.
Marinette si voltò sentendo la voce provenire dall'oblò, e si pietrificò sulla sedia della scrivania. Chat Noir era appena entrato nella sua stanza, lei era in piena crisi sentimentale, ed ora eccolo qua.
Il felino si avvicinò a lei, preoccupato.
«Marinette ti senti bene? Ti vedo pallida!»
La corvina in quel preciso momento sentì la terra mancarle sotto i piedi, perché indietreggiando con la sedia aveva urtato qualcosa e la sedia si stava ribaltando e, in un gesto meccanico, si aggrappò al campanellino di Chat Noir e  lo trascinò nella sua rovinosa caduta.
La situazione diventò più che imbarazzante;
Lei era diversa con la schiena sul pavimento e teneva gli occhi chiusi, mentre lui era completamente disteso su di lei, con gli occhi spalancati ed il viso pericolosamente vicino a quello di lei.
Quando la corvina alzò le palpebre, notò la pericolosa vicinanza del volto del felino che, con uno sguardo indecifrabile, la osservava.
Marinette ingoiò la saliva, bloccata dalla sua stessa timidezza.
«C-Chat...»
Fù un sussurro di lei a riscuotere Chat Noir dal suo mondo, pieno di occhi blu e labbra rosse.
La guardò intensamente.
«Princess... io...»
Si puntellò sui gomiti, in modo da avere una visuale migliore del volto arrossato della sua principessa.
«Voglio parlarti, ma non mi sembra il momento»
Disse sollevandosi per poi prendere per mano Marinette e portarla in una posizione il più possibile simile all'eretta.
L'avvicinò a se, carezzandole il viso con la mano guantata.
«Ci vediamo domani, al parco, alle 16»
Furono le sue uniche parole, poi avvicinò il viso al volto della corvina, depositandole un bacio all'angolo della bocca per poi, con un lieve rossore visibile sotto la maschera, sparire dalla stanza esattamente come era entrato.
Tikki spuntò dal cassetto dove si era lanciata appena aveva notato la presenza del ragazzo-gatto, e si avvicinò al volto della sua portatrice, visibilmente in fiamme.
«Marinette tutto ok? »
Dal canto suo la corvina era sconvolta;
Non solo era caduta facendo una palese figuraccia, poi Chat l'aveva invitata fuori per parlare, e l'aveva anche quasi baciata.
«Tikki... penso di star per svenire.»
E fu buio.



«Marinette!! Ei Marinette!!!»
Alya era stata avvertita dai genitori di Marinette che l'avevano trovata svenuta vicino la scrivania e, con l'aiuto di Tom, l'avevano portata a letto, sperando in qualche spiegazione il giorno dopo.
E così, da brava migliore amica qual era, era andata a svegliarla un ora prima della sveglia per la scuola, troppo ansiosa di una spiegazione.
La corvina aprì gli occhi e notò subito la nube di capelli castani che cercava di svegliarla, quindi si riscosse dal suo torpore.
«Oh dio Alya!! Con calma!!»
«Con calma un corno! I tuoi ieri sera ti hanno trovato svenuta, e io voglio sapere TUTTO»
Marinette vagò con lo sguardo per la sua camera finché non vide Tikki, insieme ad un altro Kwami. Indicò nella direzione dei due che chiacchieravano beatamente.
«E lei  chi è? »
Alya si voltò e sorride.
«Lei è Trixx, il mio Kwami»
I due chiamati in causa, volarono fino al letto della corvina, Trixx si avvicinò a lei.
«Molto piacere Marinette, io sono Trixx, Kwami del Miraculous della volpe»
«Molto piacere Trixx, Alya io ti presento Tikki»
Tikki si avvicinò al viso di Alya.
«Molto piacere Alya, sono Tikki il Kwami della coccinella, e ti ringrazio infinitamente per supportare la mia portatrice maldestra»
Marinette scoccò uno sguardo di traverso a Tikki che rise di gusto con Alya.
«Allora, cara Marinette Dupain-Cheng, sputa il rospo»

"Oh no! Alya in modalità che interrogatorio!"

«A-allora... quando sei a-andata via, C-Chat Noir è entrato dall oblò... si è a-avvicinato ma io avevo a-ancora troppi grilli n-nella testa ed ho i-indietreggiato con la sedia c-cadendo e portandomi lui a-addosso...»
Ad Alya passò un lampo negli occhi, pronta ad ascoltare il resto.
«Continua»
«A quel p-punto Chat si è alzato, mi ha d-detto di V-vederci oggi al p-parco alle 16... vuole parlarmi e OH ALYA! ho paura di fare una sciocchezza!»
Marinette abbracciò l'amica, non sapendo quanto la mora se la stesse ridendo sotto i baffi.
Tutto secondo i piani.
«Vai li e ci parli, magari non deve dirti niente di che »
«E se invece scoprissi chi fosse? Poi dovrei dirgli anche io chi sono! Oh mio Dio ho paura!»
Alya la guardò di traverso. Le mise le mani sulle spalle puntandole gli occhi nei suoi.
«Non scherzare Marinette! Tu sei Ladybug! L'eroina di Parigi, tu non hai paura!»
Marinette la guardò, per poi assumere un comportamento più consono a chi lei fosse.
Eh che cavolo! Io sono Ladybug!

Dallo scantinato di una grande Villa, si sentiva un lamento triste.
"Emily... mi manchi così tanto"

Can i tell you a secret? //Miraculous Ladybug//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora