Can i tell you a secret? //Miraculous Ladybug//

Mission

Sul campanile di Notre Dame Ladybug, eroina di Parigi, stava pattugliando la zona come di consueto.
Aveva molti pensieri che le ronzavano nella testa.
Marinette aveva notato in quei mesi un cambiamento nel suo rapporto con la sua cotta storica Adrien.
Lui si era fatto più vicino a lei, il balbettio di lei si era fatto meno evidente ed Adrien spesso le inviava messaggi per sapere cosa facesse, non più solo per scambiarsi i compiti.
«Tikki detrasformami» torna nella sua forma civile
«Cosa ti turba Marinette? »
«Hai notato anche tu come Adrien sia cambiato in questi tempi?»
Tikki scuote energicamente la testa
«Cosa devo aspettarmi adesso? Non voglio farmi illusioni.. sono 3 anni che ci conosciamo ed il mio amore per lui sembra non passare mai..»
Tikki si posa sulla testa della sua portatrice, accarezzandola dolcemente
«Marinette, non voglio illuderti, ma potrebbe essere che Adrien provi qualcosa per te? »
Marinette si accese come un cerino, imbarazzata anche solo all'idea di poter anche solo interessare ad Adrien.

Chat Noir Pov's
Eccola lì.
Marinette.
Mesi prima, in attesa della sua principessa ,nascosto dietro al comignolo di casa sua per farle una sorpresa, vide la sua Lady fare capolino sul balcone e detrasformarsi proprio sotto i suoi occhi.
Inizialmente sarebbe voluto uscire subito allo scoperto, mostrare anch'esso la sua identità, ma fu fermato da Plagg.
*flashback*
«Plagg detrasformami»
Plagg si lanciò sul suo amato Camanbert puzzolente, mentre Adrien lo osservava, ancora stordito da quel che aveva visto.
«Perché mi hai fermato Plagg?»
Plagg si appollaiò sul suo formaggio ed emettè un profondo sospiro.
«Bene Adrien. Come sai, nel combattimento contro il Gufo tu e Ladybug vi siete detrasformati ad occhi chiusi. Ma per me ed il suo Kwami non è stato così.»
«Quindi tu già da tempo sapevi la sua identità » decretò Adrien
«Esattamente, ed una sera, a tua insaputa, sono uscito per raggiungere Tikki, il kwami di Ladybug. Parlando con lei, ed osservando la sua stanza, sono venuto a sapere della sua cotta "superstratosferica" per un certo modello» ammiccò Plagg ad Adrien
«Vorresti dirmi che Ladyb- cioè Marinette è innamorata di me?» domandò sbigottito Adrien
«Buongiorno raggio di sole, era evidente anche senza entrare nella sua stanza. Quindi, se lei fosse venuta a sapere della tua identità non avrebbe mai accettato il tuo amore, perché, come sai, lei divide molto le vesti di supereroe dalle vesti civili»
In preda ai dubbi, Adrien rimane con un'aria interrogativa
«Quindi, per evitare incomprensioni mega galattiche, ti consiglierei di conoscere DAVVERO Marinette, di mostrare il vero te stesso alla donna che, per una serie fortunata di eventi, ti ama dal primo giorno che ti ha visto» conclude Plagg ingoiando l'ultimo pezzo di formaggio.
*fine flashback*
Da quel giorno, Adrien ha iniziato a guardare e studiare con attenzione ogni aspetto della sua compagna di classe, il suo profilo, il suo profumo, le sue passioni, ogni cosa che imparava gli faceva capire quanto in realtà Marinette fosse la sua Ladybug, solo che era talmente cieco da non notarlo.

Marinette pov's
«Mari sta arrivando Chat, sento la presenza di Plagg »
«Bene allora Tikki trasformami!!»
Un fascio di luce rossa la riporta nelle sue vesti di supereroina, mentre il suo partner atterra accanto a lei beatamente.
«Allora My Lady, abbiamo avvistato qualche Akuma nei paraggi? » domanda Chat
«Nulla Chaton, tutto tranquillo»
Chat nota una scatola, nascosta sotto una statua li accanto a loro.
«Ladybug hai visto quella scatola?» chiede Chat prendendola tra le mani
«No.. ma sembra molto simile a quella che conteneva i nostri Miraculous»
Incuriositi, aprono la scatola da cui si scaturisce un fascio di luce azzurra che dà forma ad una figura femminile, quasi angelica.
«Cari portatori dei Miraculous della creazione e della distruzione, ho una missione importante da imporvi»

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Fine della corsa!!
Scusate la distanza tra un capitolo e l altro ma sto iniziando un nuovo lavoro!!
Cosa ne pensate??
Aspetto commenti ❤️
(Perdonate qualche verbo all'infinito ma il correttore fa da se)