Quando tre anni fa entrai per la prima volta in questa casa enorme la trovavo sprecata per noi, in fondo eravamo solo in due ad abitarci, non avevamo in programma di cambiare il nostro status di coppia senza figli nel breve tempo, e la mia cagnolina Lila era abituata a vivere con me nel mio appartamento di quaranta metri quadri. Ritrovarsi in una casa con così tante stanze era inappropriato, eppure da una settimana ringrazio Dio ogni giorno di avere a disposizione così tanti metri da mettere tra me e Josh! La ricerca del nuovo appartamento si è rivelata più dura del previsto e vivere ancora in questa casa è estenuante, la fortuna è riuscire a non incrociare mai Josh grazie ai nostri orari differenti! Con un tacito accordo ci siamo divisi le due ale della casa, gli ho lasciato la camera padronale, per niente al mondo avrei rimesso il mio corpo in quel letto condiviso con lui e che ci ha visti amarci alla follia, ma il bagno grande con la vasca me lo sono tenuta per me, almeno il pensiero di poter fare ogni sera un bel bagno caldo rende il rientro dal lavoro meno traumatico. Stasera è diverso però, c'è qualcosa che non quadra, nel vialetto c'è un'auto che non conosco. Josh solitamente il venerdì rientra dopo di me, deve registrare tutti i dati di chiusura settimana, non mi aspettavo di trovare né lui né nessun altro in casa. Quando entro nel garage sotterraneo vedo che anche la sua auto è già qui, e mentre salgo le scale per entrare in casa la sento, una risata femminile mi entra nelle orecchie, un brivido mi attraversa la schiena e poi sento ridere anche lui. Fatico a crederci, c'è una donna con lui, in quella che ancora è casa nostra, che ancora ha il nostro odore. Rimango pietrificata, a dividermi da loro solo la porta, con un po' di fortuna potrei anche riuscire ad entrare senza farmi vedere, basterebbe che fossero in salotto.Dio, cosa cazzo gli è saltato in mente? Ed io che pensavo fosse stato umiliante esser lasciate in un ristorante di lusso. Devo decidermi, non posso passare il resto della serata qui nascosta, allora mi liscio con le mani il vestito, ravvivo i capelli e vestendomi del mio sorriso migliore entro...
Li sento parlare chiaramente, le voci provengono dalla cucina, cazzo, questo vuol dire che dovrò passare per forza davanti a loro. Lei gli sta raccontando un aneddoto di quando era a scuola, sono complici, anche noi lo eravamo un tempo. E poi eccoli li, li ho davanti ai miei occhi, sono di spalle, allora tossisco leggermente e si voltano entrambi verso di me, e poi la riconosco. La stessa ragazza che tutte le mattine mi fa trovare pronto il caffè prima di andare in ufficio, la stessa ragazza che per mesi ci ha servito la colazione con il migliore dei sorriso, la stessa ragazza che questa mattina mi ha augurato una buona giornata! È qui, nella nostra cucina, che spadella felice davanti ai nostri fornelli, e lui la sta teneramente abbracciando da dietro. Lei mi guarda con un velo di pietà e lui imbarazzato si allontana velocemente 《scusate》 dico con voce tremante 《Non volevo disturbare》, vederli a disagio tanto quanto me mi consola un po' 《Dafne, non pensavo tornassi così presto, ti ho mandato dei messaggi per avvisarti che avrei avuto ospiti》 dice lui 《Non li ho ricevuti, ho il cellulare scarico dalla pausa pranzo》 mi aveva avvisato di non rientrare lo stronzo 《ma non fate caso a me, sono venuta solo a cambiarmi, ho un impegno anche io, si, insomma, un appuntamento, con un uomo》 invento sul momento, Josh mi scruta bene, sta cercando di capire se sto mentendo, non gli do il tempo di leggermi dentro 《Bene, devo proprio andare o rischio di far tardi, buona serata...》 vado verso le scale, ce l'ho fatta, nessuna sceneggiata, sono stata matura, ma un piccolo sassolino devo togliermelo, allora mi volto di nuovo 《 A lunedì Maria e mi raccomando il mio caffè, oggi era troppo zuccherato!》 non so nemmeno se mi abbia risposto, con passo sicuro vado verso la mia zona di sicurezza, prendo il telefono e chiamo Charlotte 《Ehi amica, dimmi!》 è sempre di buonumore lei 《 Preparati perché stasera si esce, si torna a far faville!!》 《Dafne, sai che sono sempre pronta per questo, ma come mai così d'un tratto, non sei uscita di casa fino ad oggi》 《Lo stronzo ha portato una in casa》 dico velocemente, dirlo ad alta voce lo rende così fottutamente reale. 《Cosa?! Non ci credo! Figlio di puttana! Dammi mezz'ora e ci sono》. È per questo che Charlotte è la mia migliore amica, fa poche domande ed è sempre al mio fianco. Non voglio darmi il tempo di riflettere su cosa sta accadendo al pianto inferiore, allora corro a prepararmi anche io, va dato un risvolto positivo a questa serata nera!!
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Ricomincio da me, ma insieme a te!
RomanceLa consapevolezza che tutto era finito Dafne l'ebbe quando si ritrovò seduta sul pavimento di quell'immensa camera da letto, sola, con attorno decine di cartoni da riempire. Si preparava a lasciare quella casa, quella vita e quell'uomo che per tre a...