Capitolo primo: non è un gioco!

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Yuu

"Yuichiro Amane" risuona con potenza nella sala il mio nome.

Attendo un attimo prima di rompere il silenzio creatosi attorno a me, cercando di sembrare il più tranquillo possibile.

"Eccomi" rispondo con voce sicura al richiamo, alzandomi in piedi e rimanendo dritto come un palo.

La folla presente si volta lentamente verso la mia persona, con uno sguardo che trasmette tristezza, come se qualsiasi cosa io abbia combinato non sia nulla in confronto a ciò che potrebbe accadermi.

Un corridoio vuoto si apre dinanzi a me, lasciandomi libera la visuale del piccolo palco al centro della stanza.

Un "uomo" sulla trentina, dai capelli color dell'argento e dagli occhi di un rosso pungente, mi lancia un ghigno terrificante, dalla sua posizione privilegiata su quel trono ornato d'oro.

Tutti lo conoscono; si è dichiarato compagnato e fidato consigliere della regina Krul Tepes (sovrana da secoli su questo enorme regno d'oriente): Ferid Bathory.

L'individuo accavalla le gambe, mostrando il suo disinteresse per la questione, rimanendo però in contatto con i miei occhi, trasmettendomi un brivido lungo la schiena.

Quando finalmente si decide a parlare, le guardie alle sue spalle e ai suoi lati puntano la spada verso il cielo e si inginocchiano in segno di rispetto, e così fanno anche tutte le altre persone presenti nella sala, escluso il sottoscritto.

"Yuichiro Amane, Distretto 15. Sei tu giusto?" dice solo.

So benissimo che non ci sono dubbi nella sua testa che colui che cercano sia io, ma non posso non rispondere.

"Si, signore. Sono proprio io"

"Lo sai per quale ragione ho fatto chiamare il tuo nome?"

Deglutisco rumorosamente e involontariamente scuoto la testa a destra e a sinistra.

Spero proprio non sappiamo nulla...ne ho combinate fin troppe in questi miei 16 anni di vita da essere fortunato ad essere ancora vivo.

"Ieri pomeriggio, alle 18:45 eri stato convocato a palazzo per la tua quota mensile. Il prossimo mese ti verrà sottratta una quantità doppia di sangue come punizione e per recuperare il litro perduto"

Mi lascio sfuggire un sospiro di sollievo, se è solo questo sono salvo!

Qui le regole sono molto severe e non capita tutti i giorni che qualcuno non si diriga al palazzo per donare il sangue necessario al mantenimento dei False.

"Vi porgo le mie più sentite scuse! Non ricapiterà più!" cerco di svincolarmi.

"Stessa cosa detta 9 settimane fa...Amane, ricorda che questo non è un gioco. Ti tengo d'occhio" mi minaccia il vampiro con una scintilla nello sguardo.

Abbasso la testa e attendo che apra bocca nuovamente, ma si limita ad ordinare ai soldati di chiudere la riunione giornaliera.

Non appena esce dall'edificio tutti si rialzano spaventati e con un groppo alla gola.

Alcuni rimangono ancora accasciati al suolo, in attesa di qualcuno che li vada a prendere perché troppo tesi per riuscire a muoversi da soli.

"Mostro del cazzo" sibilo tra me e me.

Mi infilo tra le persone in coda per uscire e oltrepasso il portone per ritrovarmi all'aria aperta di nuovo.

Mi metto le mani dietro la nuca e comincio a camminare in direzione di casa, tirando ogni tanto un calcio a qualche sasso, fingendo di non sentire il bisbigliare dei passanti non appena mi vedono.

Seraph Of The End- UN MONDO DIVISO IN DUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora