Capitolo terzo: Battaglia interiore

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Yuu

"Non fare il cretino! Lo sai che non funzionerà mai!"

"Ho detto che ce la posso fare! Abbiate fiducia in me..."

Mi giro e mi rigiro fra le coperte, tutto sudato, in preda al solito incubo.

Mi ritrovo nel buio, non riesco a vedere nemmeno me stesso.

Qualcuno inizia a gridare e io rispondo senza volerlo.

Non riesco ad identificare di chi sia la voce, ma sento che è qualcuno di importante e che sto per perderlo.

Un forte rumore proveniente dal piano di sotto mi risveglia, facendomi cadere sul pavimento.

"Ahi..." sibilo ancora mezzo assonnato, massaggiandomi la schiena.

Il rumore si ripete ed ora riesco anche a capire di cosa si tratta: qualcuno sta bussando alla porta.

Mi guardo attorno e vedo Akane e gli altri seduti sui propri materassi che sbadigliano.

"Vai tu?" mi chiede la ragazza, mettendosi una mano davanti alla bocca per buona educazione.

Annuisco e scendo di fretta le piccole scale di legno cigolanti, sperando di non risentire ancora una volta quel frastuono.

Mi avvicino all'entrata, afferro dal tavolo le chiavi e le rigiro nella serratura.

Spalanco la porta e socchiudo gli occhi alla vista della luce del giorno.

Ma che ore sono?

"Controllo di sicurezza! Sveglia tutti!" mi riporta alla realtà una voce maschile.

Metto a fuoco la figura e mi ritrovo davanti un ventenne in canottiera bianca e jeans neri, con i capelli bagnati e un'espressione preoccupata: Guren.

"Cosa ci fai qui?" domando confuso.

L'uomo mi spinge via e ai precipita a spalancare tutte le finestre, facendo penetrare nella casa gli accecanti raggi del sole.

"Ma sei pazzo amico?"

"No, siete voi quelli andati! È l'uno maggio!" mi risponde gridando.

Inizialmente non capisco, ma non appena vedo mia sorella scendere al piano di sotto in pigiama comprendo.

"Cazzo!" grido. "Akane tira su dal letto quei dormiglioni ed esci, corri, vai via, non importa dove, basta che non ti fai trovare a casa!" continuo, tirandole addosso i vestiti puliti, afferrati dall'armadio qualche secondo prima.

La giovane fissa me, poi Guren e successivamente l'orologio a pendolo in cucina.

"Sono le 6: 15...forse siete ancora in tempo" dice l'uomo infiltratosi in casa nostra.

"Come ho fatto a dimenticarmene!" esclama lei, risalendo di sopra e svegliando del tutto gli altri cinque.

"Da me sono già passati ed ho subito pensato a voi. Figuriamoci se vi alzate prima delle 10!" si rivolge a me Guren, avvicinandosi velocemente.

"Grazie infinite" riesco a bisbigliare.

"Hanno portato via Shigure..." sussurra con voce tremolante.

Rimango steso da questa affermazione.

"Shigure? Ma...lei ha più di 14 anni e inoltre-"

"Hanno cambiato il regolamento...ora portano via tutti" mi interrompe.

Sembra quasi che sia sull'orlo del pianto, ma sono sicuro che non cederà, è una persona troppo forte.

Ogni anno, da sempre, in questo giorno, i Cacciatori girano per la città e si fermano in ogni casa a "ritirare" una persona per famiglia.

Seraph Of The End- UN MONDO DIVISO IN DUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora