Cantica di un Fallito pt. 2

Carano

Carano,
cascano le foglie del Santurio,
nell'inverno di dicembre s'arriciano le voci dei bambini in Piazza nuova.
tra un calcio ad un pallone ed una risata
passeggiano i vecchi c'osservano la vita.
Volano nell'aria gli spettegolezzi
e si librano nel cielo come i petali dei fiori d'estate
i baci dei ragazzi al parchetto.
Si sente da lontano l'odore della pizzeria d'Enzuccio.
Senti il chiacchierio dei pellegrini la domenica di festa,
che da senso alla prima domenica di maggio.
La gente passeggia e giudica la lumata
In una bocca è meglio dello scorso anno
In un'altra è meglio quest'anno.
Alla fine l'importante è che ci sia
un qualcosa che ti ricordi che è festa.
Senti i fuochi alla domenica mattina.
Senti nel cuore una malinconia brutale,
che ti ridisegna l'animo.
Carano la vedrai sempre meno,
la tua vita ha deciso per te.
Vado via lasciando
per le stradicciole di sto paesello
storie da capogiro
di amicizie e di amori maledetti
che purtroppo hanno ben poco di bello.
Non mi rimangono che le foto,
cartoline fatte dall'alto
dove cerchio di rosso casa mia, la Torre
che regna sovrana ed osserva
nei silenzi stellati dei cieli Matesi il paese.
Dai miei occhi cadranno lacrime,
ogni volta che lo penserò,
dalle quali si specchieranno le immagini di una vita passata in Via Torre,
passeggiando al parchetto
e giocando ai Pellegrini.
Niente di più niente di meno.
21 anni di storia
racchiusi in un film tenero e bello,
girato fortunatamente tra le strade di Carano,
il più vivo, ridente e desiderato paesello.