Three

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Erano passati tre giorni da quando era tornato numero Cinque, aveva avvertito Vanya dell'eventuale apocalisse cercando di fermarla, ma ormai mancava poco, l'apocalisse stava arrivando e niente poteva fermarla. Questo in realtà era quello che loro credevano, c'era qualcuno che poteva salvare tutti e farla finita, ma ci sarebbe stato un prezzo, come per tutto d'altronde.

Numero Otto's pov

Guardai dentro l'armadio per la millesima volta, gli unici vesiti disponibili erano le divise della umbrella academy,  non volevo indossarle, portavano brutti ricordi, ma non avendo altri vestiti dovetti farlo.
Appena uscita dalla stanza sentì Diego urlare al telefono, come al suo solito, parlava con una donna da quanto avevo capito, e sembrava volesse arrestarlo per la cosa orribile che lui aveva fatto, in vhe guai si era cacciato?

<<Diego>> sussurrai entrando nel grande salone, lui alzò lo sguardo verso di me e poi salutò la donna con cui parlava al telefono <<ciao numero Otto, gli altri hanno detto di raggiungerli, vuoi venire?>> mi chiese titubante, non volevo andare, ma il riposo non faceva per me, e non volevo restare sola a casa.

<<Va bene>> risposi e tornai nella mia stanza cercando di farmi una treccia, nel frattempo mi soffermai sul mio aspetto, trasandato, le occhiaie mi contornavano gli occhi e le labbra erano screpolate, un vizio che ho sempre avuto era quello di mordermi il labbro, a volte finivo anche per romperlo. Stessa cosa per le unghie, non le ho mai avute lunghe come le altre bambine, o come Allyson e Vanya, erano perfette nel loro modo di fare, poi c'ero io, che sembravo un maschiaccio da come mangjavo, dal mio linguaggio di uomo delle caverne e da come mi muovevo, sempre inferiore a loro.
Ad interrompere i miei pensieri era Diego che mi urlava dal piano di sotto che stava uscendo, così mi sistemai un'ultima volta e uscì di casa insieme a lui.

<<dove stiamo andando?>> chiesi curiosa mentre il vento mi
scompigliava i capelli, mi maledì mentalmente per non essermi fatta una coda e iniziai a camminare insieme a Diego, sospirò e mi guardò un secondo negli occhi, si bloccò di colpo sentendo dei rumori.

<<sta dietro di me>> disse indietreggiando, prese il coltello dalla tasca e si guardò intorno.

Il cuore mmartellava forte nel mio petto, avevo uno strano presentimento e la me interiore mi intimava di scappare via il più veloce possibile.

<<buh>> disse una voce dietro di noi. Urlai dallo spavento e mi voltai di scatto sferrando un pugno in piena faccia a quello che alla fine si era rivelato cinque

<<ma che cazzo fai?!>> urlò cinque ormai caduto a terra coprendosi la faccia per il dolore,

<<ehm... Ops?>>

Ops? Perfetto, uccidiamo persone per poi dire ops, dai

Mi fulminò con lo sguardo e si alzò con l'aiuto di Diego

<<la prossima volta non apparire dal nulla>> alzai le spalle guardandolo

<<se vuoi ti spedisco al polo nord>> disse incazzato

Quasi scoppiai a ridere

<<nah, preferisco il polo sud>> strinsi le labbra per non ridere e lui si incazzò di più, fin quando Diego si schiaffeggiò una mano in fronte

<<siete ridicoli, lo sapete?>> disse indicandoci e iniziando ad incamminarsi verso la sua auto.

<<lui è ridicolo!>> urlai di rimando mentre cinque mi mostrò il suo fantastico dito medio.

LEGGETE. IMPORTANTE.

È cortissimo lo so. Solo che, vi dico una cosa, non so più cosa scrivere riguardo la umbrella academy e cose del genere, quindi ho pensato di formulare nuove idee a cui nessuno aveva pensato.
Risultato?
Non so che cosa scrivere e sono arrivata al classico blocco dello scrittore. Comunque ho una nuova storia in mente, si basa in un sogno che ho fatto questa notte. E nulla, buon pomeriggio o sera, da me è mattina dato che sono in Canada ma vabe

//number eight//the umbrella academyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora