One

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Mr. Hargreaves è morto.

Le ultime notizie del giornale dicono solo questo, è morto. Finalmente il vecchio scorbutico se ne è andato, e i  fratelli Hargreaves stanno per riunirsi per il suo funerale.

Numero otto invece, guarda il soffitto della sua stanza, aspettando qualcuno che venga a salvarla, o meglio, lo fa da 17 anni, ma nessuno è mai venuto a farle visita, o magari farle gli auguri di compleanno, niente. Solo il solito signore paffutello che viene a portarle da mangiare e l'altro che le dà le pasticche per la sua malattia.

Già, malattia, nessuno sa esattamente di cosa soffra, ma sono le uniche cure che la fanno calmare, dicono che sia pazza, parla da sola e che fa muovere gli oggetti, avvolte dicono che urla così forte da far sanguinare le orecchie, una maga? Forse, ma lei sa di essere qualcos'altro, e il tatuaggio che ha sul braccio lo dimostra, fa, o meglio faceva parte dell'umbrella academy.

La ragazza sbuffò, tra esattamente venti secondi sarebbe arrivato il nuovo dottore a farle una visita medica, non sopportava più stare in quel manicomio, anche se era un ospedale era orrendo, le finestre erano così piccole che sembrava di stare in una prigione, i letti scomodi, e i bagni non ne parliamo, ma ormai ci era abituata.

Si rigirò nel letto un'altra volta, sperando di trovare una posizione più comoda, senza riuscirci.

Sentì la serratura della porta e socchiuse gli occhi, facendo finta di dormire

<<alzati. Sono venuti a prenderti, finalmente.>>

Appena capì quello che aveva detto si girò di scatto, per poi alzarsi dal letto

<<non provare a urlare o usare i tuoi poteri del cazzo, ora preparati ed esci da qui>>

Senza rispondere  prese il suo zaino, mettendoci dentro il suo diario, l'unica cosa che le era rimasta in quegli anni.

Uscì dalla stanza seguita da qualche dottore e arrivò in un corridoio, non ricordava molto bene il posto, essendo stata tutto il tempo nella stanza, ma quel corridoio lo ricordava, era l'ultima volta in cui aveva visto tutti i suoi fratelli.

<<numero otto>>

Disse una voce a lei sconosciuta, si girò e vide Luther. Era diventato un uomo muscoloso, sembrava quasi un mostro per quanto fosse grosso, pensò lei.

Vide tutti i suoi fratelli; Allison, Vanya, Klaus, e per fino Diego, li guardò, la sua espressione non emanava alcuna emozione, l'avevano lasciata lì a marcire per tutti quegli anni, e ora si aspettavano un saluto da parte sua? No, lei li odiava, con tutta sé stessa

Allison si avvicinò a lei per abbracciarla, ma numero otto si allontanò, non voleva abbracciare nessuno in quel momento, odiava tutto e tutti, ma sopratutto Allison.

Quando erano piccoli la persona che la faceva andare avanti era Allison, le stava sempre accanto, ma quando fu portata nell'ospedale non voleva più parlarle.

<<andiamo a casa dai>> disse Luther incamminandosi verso l'uscita, dopo aver firmato dei fogli

Diego la prese per il braccio per non farla scappare, e dopodiché uscirono da quel posto, erano tutti silenziosi, numero otto era tornata.


Spazio autrice
Primo capitolo di questa storia! Era da tanto che volevo farla e niente, buona giornata

//number eight//the umbrella academyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora