Assonnata
questa domenica mattina:
ho rimandato tutte le sveglie.
Ti stavo sognando,
che strano: da quanto non ti volevo pensare.
Da troppo non ti volevo pensare
ma adesso porti i capelli lunghi
i tuoi tanti capelli nerissimi
come gli occhi
che anche se hai cambiato occhiali
forse so leggere, ancora.
Quei capelli
che a te mi legano
da te mi separano;
mi fai un po' morire
ma non ti ricordavo così bello.
Radici profonde era il nostro amore,
ma anche vento leggero,
come me.
M'illudo d'esser cresciuta
ma forse quei capelli
maledetti
benedetti
mi ricordano le cose che finiscono
continuando
che sfioriscono
rifiorendo, più belle.
Capelli così lunghi, adesso
come la distanza da cui ora
ci osserviamo.
Ancora per un po'
ho deciso di sognarti
e
se posso deciderlo
forse smetterò,
in pace.
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Ophelia
PoetryLa piccola Ophelia vestita di bianco va incontro alla notte, dolcissima e scalza